Paula Morelembaum,
il Brasile prima di Jobim
È deliziosamente retrò questo splendido album di
Paula Morelembaum, una tre le più affermate “nuove” cantanti brasiliane (è nata a Rio 48 anni fa). In realtà, “Telecoteco” (finalmente distribuito anche in Italia dalla Egea, ma registrato due anni fa) sa d’antico solo per la scelta delle canzoni, tutte scritte tra gli anni ’30 e ’60, quindi precedenti al rinnovamento della bossa nova capitanato da A
ntonio Carlos Jobim. Perché i suoni e gli arrangiamenti sono moderni, se non futuristici, anche se sempre rispettosi delle fascinose melodie originali. Alcune canzoni sono famose (“Manha de Carneval), “O samba e o tango”), altre meno, ma tutte bellissime, rese magnificamente dalla voce suadente di Paula, che si fa aiutare da musicisti di gran pregio, come Ryuichi Sakamoto e il marito Jacques Morelembaum, uno tra i più grandi violoncellisti al mondo. Dieci e lode (
a cura di Roberto Parmeggiani).