17/05/2013
«Con l’età ho iniziato a vestirmi di nero e blu, colori chic in ogni occasione. In realtà, però, amo da sempre abiti e capi dalle tonalità accese. Le mie sfumature preferite sono quelle infinite dei viola». Chi parla del suo stile è l’attrice romana Claudia Gerini, 41 anni, arrivata al successo nel 1995 con il film di Verdone Viaggi di nozze e diventata volto simbolo del cinema italiano con la partecipazione al film di Mel Gibson The Passion e in Non ti muovere di Sergio Castellitto.
«Nel mondo del cinema, però, quando arrivo vestita di viola mi guardano malissimo», continua scherzando. «Anzi, sul set, è vietato. Se qualcuno mi rimprovera perché scelgo quel colore, autentico “tabù” sulla scena, allora mi difendo e dico: “Ma non è viola, è prugna (oppure glicine, lilla). Del resto, in Spagna, il colore vietato in teatro è il giallo», aggiunge sul tema della superstizione la Gerini. «Non conosco il motivo del giallo, ma per quanto concerne il viola è da sempre odiato dagli attori, perché è il colore dei drappi funebri. Un tempo, quando c’era un funerale, era lutto cittadino e non si andava a teatro. Del resto, noi diciamo “tocco ferro”, in tutte le altre lingue si dice “tocco legno”. Ognuno, davvero, ha le sue superstizioni. Altro che gatto nero. In Spagna, è un portafortuna!».
Giusi Galimberti
a cura di Paolo Perazzolo