26/06/2010
Celebrazioni per i 150 anni della Birra Moretti un anno fa a Milano.
In Scozia si coltiva orzo e si produce birra da circa 5 mila anni. Eppure qui, come nel resto della Gran Bretagna, una delle birre in bottiglia più richieste nell'ultimo periodo è la Nastro Azzurro. "Non so come mai", dice il barman al bancone di The Ship, uno dei ristoranti di pesce più apprezzati di Leith, il porto di Edimburgo. "Probabilmente perché se è italiano è sicuramente un buon prodotto. Dà un'idea di freschezza e genuinità che altre birre non hanno". La Nastro Azzurro è una premium lager, ovvero un tipo di birra chiara non molto comune nei Paesi anglosassoni, regno delle rosse (dette ale) e delle scure (chiamate porter o stout).
Negli ultimi anni questa birra italiana è sbarcata in 12 nuovi Paesi tra cui Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Giappone e Russia. Proprio in Gran Bretagna è boom, con un +29% per il terzo anno consecutivo, un risultato che la conferma come più venduta nella sua categoria. Dal 2005 i volumi di vendita sono più che triplicati. L'export di birre italiane, nel suo complesso, è cresciuto invece del 100%, secondo le stime diffuse da Assobirra, l'associazione di categoria. Un altro marchio italiano, Birra Moretti, ha festeggiato lo scorso anno 150 anni mettendo sul mercato la "Grand Cru", una birra da intenditori, ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia e con tanto di tappo di sughero, che ormai anche molti vini di qualità stanno abbandonando.
a cura di Gabriele Salari