03/06/2010
Valentino Lembo, direttore sanitario dell’ospedale di Sesto San Giovanni (Milano), specialista in igiene e medicina preventiva.
Una casa linda non è solo bella da
guardare. Stare nel pulito è strategico
per la salute e il benessere di tutti,
in particolare dei bambini che giocano
sul pavimento, toccano tutto quel che
capita a tiro e poi si mettono le mani in bocca.
Parola del dottor Valentino Lembo,
direttore sanitario dell’ospedale di Sesto
San Giovanni (Milano), specialista in igiene
e medicina preventiva. «È importante»,
osserva il medico, «non concentrare le pulizie
solo in primavera, ma programmarle durante
tutto l’anno, in aggiunta alle faccende ordinarie.
Perché lo sporco è sempre in agguato, specie
laddove le polveri che si generano dentro le
abitazioni si sommano alle sostanze inquinanti
provenienti dall’esterno: un cocktail capace di
provocare fastidiose dermatiti, scatenare
allergie e favorire l’insorgere di malattie anche
serie come l’asma».
Si può stabilire un’agenda delle priorità
riguardo alle operazioni domestiche?
«Arieggiare la casa ogni giorno per 15-20 minuti
come minimo. Almeno una volta a settimana,
spolverare e detergere a fondo tutte le
superfici raggiungibili. La polvere va rimossa
con un panno umido per non sollevarla.
Ciascuna superficie va pulita con il prodotto
specifico, seguendo le istruzioni stampate sulle
confezioni. Bisogna curare anche gli angoli e gli
anfratti dove si può accumulare la polvere in cui
prosperano microrganismi come gli acari: le loro
scorie organiche vanno ad aggiungersi agli
inquinanti creando una miscela esplosiva,
appunto, per dermatiti e allergie.
Fare inoltre attenzione ai locali, quali il bagno
e la cucina, in cui ristagna l’umidità e si possono
formare, tra le fughe delle piastrelle
o della doccia, colonie di funghi e muffe,
anch’esse capaci di innescare allergie».
Riguardo ai prodotti per la pulizia, oltre alle
modalità d’uso, cosa occorre tener presente
per una scelta azzeccata?
«Ci sono indicazioni precise in merito alle
sostanze chimiche biocide, sia disinfettanti sia
disinfestanti, il cui impiego è giustificato da
particolari circostanze, per esempio la presenza
di animali e piante che attirano parassiti.
I biocidi, inoltre, sono preziosi per la
sanificazione dell’interno del frigo, dei sanitari
del bagno, dei filtri dei climatizzatori
e dei depuratori dell’aria, allo scopo di
ostacolare la colonizzazione di microrganismi.
Per quanto riguarda i detergenti, c’è maggiore
libertà: si provano vari prodotti, finché si
trovano quelli che meglio soddisfano le
personali esigenze. In linea di massima, è
preferibile scegliere quelli che, opportunamente
diluiti e utilizzati, non lasciano sulle superfici
trattate né aloni né depositi che possono
favorire l'attecchimento delle polveri e la
conseguente proliferazione dei microrganismi».
Sono utili gli apparecchi che generano vapore e gli aspirapolvere di nuova generazione?
«Sì, se utilizzati con proprietà. Il vapore ha
un’azione microbicida riconosciuta, se raggiunge
una temperatura di almeno 100 gradi centigradi
e viene applicato per il tempo necessario: lo
conferma il suo impiego per la sterilizzazione
dei ferri chirurgici. Insomma, ricorrere al vapore
per pulire e sanificare tende, imbottiti,
tappeti va bene, purché siano rispettati
i tempi e le temperature
appropriati. Meglio ancora
sarebbe, laddove si può, passare
prima l’aspirapolvere e poi agire
con il vapore: il gioco di squadra
è più produttivo».
Dossier a cura di Maurizio Bianchi e Giusi Galimberti