03/06/2010
«In caso di incidente», ammonisce la dottoressa Paola Moro, medico tossicologo dell'ospedale Niguarda di Milano, «no agli antidoti
fai da te. Chiamare il più vicino centro
antiveleni o chiedere l’intervento del 118,
descrivendo l’accaduto, anche prima del
manifestarsi dei sintomi di intossicazione:
pallore, brividi, difficoltà respiratorie
e visive, nausea, vomito, diarrea. La
tempestività d’azione può salvare la vita».
ALCUNE RACCOMANDAZIONI
Non cercare di provocare il vomito,
perché il doppio passaggio della sostanza
tossica nell’esofago ne aggrava gli effetti.
Se poi il prodotto è oleoso o schiumogeno,
si rischia il soffocamento perché la schiuma
può finire nei polmoni.
Non dar da bere acqua o altre bibite:
possono innescare conati di vomito. Il latte
peggiora la situazione, perché facilita
l’assorbimento dei veleni che si sciolgono
nei grassi.
Sì, invece, al carbone vegetale attivato,
in quanto limita l’assorbimento del tossico.
E al dimeticone, una medicina che rallenta
l’azione delle schiume. Somministrarli,
però, solo su indicazione medica.
Dossier a cura di Maurizio Bianchi e Giusi Galimberti