25/08/2011
La prima cosa da fare appena si osservano i primi sintomi della cistite è bere molto: 2 litri di acqua al giorno, perché come nel caso delle malattie da raffreddamento, bere permette una diluizione e un’eliminazione dei germi infetti. Questo effetto è particolarmente utile al livello delle vie urinarie e della vescica. Evitare di bere delle bevande gassate o altre bevande frizzanti, privilegiare l’acqua, i succhi a base di mirtillo rosso o tisane a base di piante medicinali specifiche contro le cistiti. Si può anche applicare una borsa con acqua calda sulla parte bassa del ventre per diminuire il dolore.
Nelle infezioni batteriche non complicate sono quasi sempre sufficienti brevi cicli di antibiotici orali a largo spettro d'azione (norfloxacina) sempre dopo visita medica, meglio se accompagnati dall’assunzione di vitamine del gruppo B e fermenti lattici. Come per tutti trattamenti antibiotici bisogna rispettate la durata del trattamento: anche se scompaiono subito i sintomi e il dolore acuto è necessario continuare la terapia come indicato dal medico (finire la scatola delle compresse prescritte, sennò contribuirete ad aumentare la resistenza agli antibiotici).
In caso di fallimento della terapia antibiotica è necessario eseguire l'urinocoltura e l' antibiogramma per individuare a quali farmaci è sensibile il microrganismo.
In caso di dolore acuto possono essere utilizzati farmaci analgesici in associazione alla terapia antibiotica , sempre dietro prescrizione medica.
La fitoterapia propone antisettici come l'estratto di semi di pompelmo e l'uva ursina e piante capaci di rinforzare il sistema immunitario come l’Uncaria Tomentosa ( chiamata anche unghia di gatto per la forma delle sue spine, simili alle unghie del gatto) che stimola un aumento dei globuli bianchi che permettono rinforzare il sistema immunitario.
Il succo di mirtillo rosso ( e di mirtillo rosso americano) inibisce la crescita batterica e rende le urine acide. Ottimi rimedi contro l’infiammazione delle vie urinarie sono : l’equiseto, la betulla e l’ortica in foglie (sotto forma di tisane o capsule ) . Per l’azione diuretica è consigliata la Solidago Virga Aurea ( verga d’oro ), che non solo aiuta ad espellere l'urina in eccesso ma anche le scorie come azoto e acido urico. Inoltre possiede anche proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e antisettiche. Ottimo il decotto a base di Gramigna, Malva e Uva Ursina (20 grammi di Gramigna, 20 grammi di fiori e foglie di Malva, e 20 grammi di Uva Ursina, per un quantitativo di 2 litri d'acqua). In genere se ne usa anche un litro al giorno in fase acuta, mentre si può proseguire ad utilizzarne due bicchieri al giorno per un lungo periodo nelle condizioni croniche. Chi soffre spesso di fenomeni cistitici può tenere in casa un minimo quantitativo delle piante citate per poter iniziare subito un trattamento adeguato. Se infatti si interviene subito sul problema, l'azione disinfettante, diuretica, e decongestionante di questo decotto, può riportare rapidamente alla norma la situazione generale.
I rimedi omeopatici più utilizzati.
Equisetum hiemale 7 o 5 CH: presenza di urine abbondanti con dolore soprattutto alla fine della minzione.
Staphysagria 7 CH: dolori brucianti sentiti soprattutto nell'intervallo tra una minzione e l'altra, ma migliorano nettamente, o addirittura cessano, mentre si urina.
Cantharis 7 CH: dolori violenti che si accentuano subito prima, durante e subito dopo la minzione, con urina generalmente scarsa. E' possibile che sia presente sangue, anche abbondante.
Mercurius corrosivus 7 CH: si usa in condizioni simili a quelle di Cantharis, ove però vi sia anche una intensa contrazione dolorosa al termine della minzione.
Terebentina 5 CH: si usa quando il sangue nelle urine è abbondante, nerastro, e lascia abbondanti sedimenti.
Tutti questi rimedi, da soli o in associazione tra loro, vanno presi subito all'inizio dei sintomi, nella misura di 3 granuli anche ogni 10 minuti, fino a riduzione o cessazione dei dolori.
Stefania Marchisio