04/01/2012
La malaria è la più
importante parassitosi e la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e
mortalità dopo la tubercolosi, con 500 milioni di nuovi casi clinici
all’anno (di cui il 90% in Africa tropicale) e 1 milione di morti
all’anno. Ogni anno circa 10.000-30.000
viaggiatori europei ed americani si
ammalano di malaria. Le donne in gravidanza
sono particolarmente soggette a tale malattia e, malgrado gli sforzi per
ridurre la trasmissione aumentando il trattamento, l'effetto fino a pochi
giorni fa ottenuto non corrispondeva a quello sperato. La malaria è provocata da protozoi del genere Plasmodium
che viene trasmesso attraverso le punture della zanzara “Anopheles” . Fra
le varie specie di parassita Plasmodium quattro sono le più diffuse: Plasmodium
falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium malariae e Plasmodium ovale. I più comuni sono i
Plasmodium falciparum e vivax. Il primo e più diffuso è il più pericoloso , con
il più alto tasso di mortalità fra i soggetti infettati, perché provoca le forme più resistenti di malaria. La
zanzara Anopheles vive soprattutto nei paesi dell’Africa sub-sahariana,
dell’Asia e del Sud America, che non a caso sono anche quelli a maggior rischio
sia per le popolazioni locali sia per i turisti. I parassiti, una volta
penetrati nell’organismo, si annidano nel fegato dove si riproducono. Dopo
10-15 giorni vengono liberati nel sangue e iniziano ad attaccare e distruggere
i globuli rossi che trasportano
l’ossigeno. Se la malaria non viene curata tempestivamente, la cospicua
riduzione del flusso di sangue agli organi vitali può rivelarsi fatale.
Dove è più diffusa
1 In Africa settentrionale la malaria è poco
presente e predomina P. vivax.
2 In Africa
centrale e orientale predomina P. falciparum, ma
sono presenti anche P. vivax e P. malariae.
3 In Africa occidentale predomina P. falciparum,
ma è molto diffuso anche P. ovale; presente ma raro P. vivax.
4 Nelle
isole
dell'Oceano Indiano e nel Sudest
Asiatico predomina P. falciparum, ma sono presenti anche P.
vivax e P. malariae.
5 Nel subcontinente indiano predomina P.
vivax, ma è presente anche P. falciparum.
6 Nelle
isole dell'Oceano Pacifico e in America
centrale sono presenti sia P. vivax, sia P. falciparum,
molto più diffusi in Amazzonia.
Si può classificare anche a zone (vedi allegato):
La
Zona A è caratterizzata dalla presenza di ceppi di plasmodio
sensibili alla clorochina; è ormai limitata all'America centrale, ai Caraibi
e al Medio Oriente.
La
Zona B è caratterizzata dalla prevalenza di P. vivax,
con presenza di ceppi di P. falciparum resistenti alla clorochina, e
comprende il subcontinente Indiano e l'Iran.
La
Zona C interessa tutte le altre regioni malariche, nelle
quali prevalgono ceppi di P. falciparum clorochino-resistenti.
Questa è una classificazione a grandi linee, perché
l'epidemiologia
della malaria e i "pattern" di farmaco-resistenza variano molto, spesso anche
a distanza di pochi chilometri, e sono in continua evoluzione, a causa
dell'impiego intensivo e spesso improprio dei farmaci antimalarici, ma anche influenzati da
sconvolgimenti ecologici
e disastri naturali (per esempio uragani
e tifoni). Inoltre, va considerata la recente
comparsa di meflochino-resistenza nelle zone silvestri al confine tra Thailandia
e Birmania e
Thailandia e Cambogia.
Stefania Marchisio