23/02/2011
(Foto: Greenpeace)
Sono otto gli Stati europei dove vengono coltivati Ogm.
Si tratta di due soli prodotti, un mais e una patata transgenica, per un'estensione molto ridotta e la pubblica opposizione agli Ogm in Europa continua a salire.
Il mais Ogm MON810 è espressamente vietato in 7 Stati membri (Germania, Francia, Austria, Ungheria, Grecia, Lussemburgo e Bulgaria).
La coltivazione della patata Amflora, un Ogm della Basf resistente agli antibiotici, autorizzato da marzo dello scorso anno in Europa, è limitata a 268 ettari in Svezia, Germania e Repubblica Ceca, e ci si aspetta una riduzione a meno di 20 ettari in totale nel 2011.
I rappresentanti degli stati membri Ue, riuniti nel Comitato per la catena alimentare e la salute animale, hanno approvato una proposta della Commissione per armonizzare il controllo dei mangimi per animali che arrivano in Europa dai paesi terzi, applicando la politica di tolleranza zero per gli ogm non autorizzati.
Il problema si pone, visto che solo nella stagione 2008-2009 sono state importate quattro milioni di tonnellate di diversi mais e 33 milioni di prodotti di soia che arrivano soprattutto da Argentina, Brasile e Stati Uniti, Paesi leader nella produzione di Ogm.
La soglia minimale di presenza di Ogm è fissata nello 0,1% (zero tecnico). L’applicazione è limitata a materie prime per mangimi geneticamente modificati per i quali è stata autorizzata la commercializzazione in un Paese terzo e per i quali una procedura di autorizzazione è in corso di esame nell’Unione oppure se l’autorizzazione Ue è scaduta.
Per l'approvazione definitiva del provvedimento da parte della Commissione europea bisogna attendere ora tre mesi, durante i quali verrà sottoposto al Parlamento e al Consiglio europeo.
Gabriele Salari