Abbiamo detto tante volte che nei social network molte persone possono cercare un mondo alternativo, che però può tornare su di loro “pesantemente” perché gli affetti che smuove sono i medesimi della vita reale, e quelli sono più che autentici.
La pagina di Famiglia cristiana su Facebook Essere genitori si avvicina ai 34.000 iscritti, mantenendo così una certa dose di crescita che ci fa davvero molto piacere.
Ultimamente, rispetto a quanto dicevamo, la tendenza è quella del realismo; le tematiche rispecchiano cioè il mondo quotidiano con tutti i suoi cavilli e con tutti gli sfondi che la vita può offrire. Il social network assume così una funzione di specchio del vero, che non diventa fantasia, ma che per lo meno subisce una oggettivizzazione e diviene meno contundente.
Diverso è l’aspetto dei messaggi personalizzati, dove i consigli che sono chiesti riguardano essenzialmente problematiche familiari legate alla crescita, o particolari aspetti pedagogici che, per una ragione o per l’altra, preoccupano intensamente. Le risposte a queste richieste private sono altrettanto private, e cercano di seguire la via del buon senso.
Analizzando quanta gente scrive e i contenuti di quanto è scritto, stiamo cioè assistendo ad una maggior consapevolezza del fatto che lo strumento social network ha molto a che fare con il reale quotidiano. Proprio per questo, in quanto strumento diviene assai delicato; è di facile accesso e utilizzo, si può comunicare in tempo reale, ma quel che si comunica, in immagini, parole, ecc. resta scritto, resta memorizzato nella pagina web.
Ecco, allora che, in realtà, stiamo vivendo la sfida della rete, che diviene quindi una sfida umana, e paradossalmente personale, perché mossa da esseri umani. È una sfida nuova e appassionante perché i rapidi strumenti ci rendono consapevoli di star vivendo nell’“umanesimo del web”.
La via maestra è e sarà sempre l’uomo in quanto tale e l’uomo in relazione con altri uomini.
Pubblicato il 28 aprile 2011 - Commenti (0)