05/05/2013
Lasciare i figli liberi di misurare la propria autonomia o persistere con il controllo costante delle loro azioni? Un dilemma che affligge numerosi genitori italiani, a differenza delle altre coppie europee, più propense ad avviare precocemente l’indipendenza dei loro figli. Per esempio: in Germania il 76% dei bambini non viene accompagnato a scuola; in Inghilterra ci si attesta al 25%; in Italia, invece, i piccoli, a differenza dei coetanei europei, sono sempre scortati dagli adulti, per di più con l’automobile. Solo l’8% di essi torna a casa da solo. La loro autonomia di spostamento, già limitata, si è ulteriormente ridotta negli ultimi anni. E, secondo gli esperti, con ricadute negative sia sul benessere sia sullo sviluppo psicofisico.
A dimostrarlo, una ricerca realizzata dal Cnr e promossa dal Policy studies institute di Londra. Lo studio ha coinvolto campioni provenienti dall’Italia, dalla Germania e da altri 15 Paesi. Considerando i dati più in dettaglio, si osserva che l’autonomia di spostamento dei bambini italiani è passata dall’11% del 2002 al 7% del 2010, mentre l’autonomia dei bambini inglesi è al 41% e quella dei tedeschi al 40%. La differenza con gli altri Paesi sul percorso casa-scuola permane anche per i ragazzi delle medie inferiori: il 34% degli italiani, contro il 68% dei tedeschi e il 78% degli inglesi. In Italia risulta molto basso anche l’uso del mezzo pubblico.
Maggiori differenze si registrano per la scuola secondaria, dove l’Italia resta ferma al 3%, l’Inghilterra passa al 25% e la Germania arriva al 64%, probabilmente per l’efficienza dei servizi pubblici e, forse, anche per una maggiore fiducia dei genitori. I maschi italiani, infine, sono più autonomi delle femmine, a prescindere dall’età.
Simone Bruno
Orsola Vetri