28/06/2011
Rosario Massino dell'Associazione Genitin di Roma
«Il primo problema, paradossalmente, è quello del padre», rivela Rosario Massino, colonnello della Guardia di finanza di stanza a Roma e tra i fondatori dell’associazione Genitin, che opera al Tin del Policlinico Gemelli di Roma. Massino è papà di Davide, bimbo nato prematuro nel 2003 affetto da cecità totale e con qualche anomalia dello sviluppo. Un’esperienza drammatica, che ha affidato a lui e a sua moglie due missioni difficili: essere genitori di un bimbo disabile e aiutare i genitori dei bimbi nati prematuri a orientarsi nella giungla in cui sono paracadutati all’improvviso.
«Spesso in casi come questi la madre e il bambino, per motivi di terapie vengono ricoverati in ospedali diversi e il padre deve decidere chi seguire, dove alloggiare, come sistemare gli altri figli». Genitin (www.genitin.it) è gestita e finanziata da genitori che sono passati per questo calvario e nasce proprio per aiutare chi si trova ad affrontare questa situazione: coppie che traballano di fronte all’evento, solitudine, mediazione tra famiglia e medici, alloggio per chi viene da fuori sede, assistenza nel decorso post-parto del bambino. I fondi raccolti servono per il sostegno ai genitori, per finanziare la ricerca sulle disabilità tipiche dei prematuri e per dotare il reparto di strumentazioni particolari.
Stefano Stimamiglio
Maria Gallelli