08/06/2013
Il direttore del "Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli.
I Comandamenti: icone del passato o princìpi
validi anche oggi? Con questa domanda
il Corriere della Sera in collaborazione con
il Mulino ha lanciato l’iniziativa editoriale
“I Comandamenti”. «In una società che ha
cambiato i suoi riferimenti normativi, restano
il collante del nostro stare insieme», spiega
il direttore Ferruccio de Bortoli. «Sono
princìpi da cui trarre ispirazione per un’etica
comune. Lo dico da cattolico, ma vale pure
da una prospettiva laica».
Per questo ogni volume è affidato
a due autori di differenti sensibilità?
«Il nostro Paese ha dato il meglio di sé, come
nel dopoguerra, quando le sue principali
culture, la cattolica, la socialista, la liberale,
si sono incontrate: non fuse, ma rispettate.
In questi volumi c’è una polifonia di voci che,
purtroppo, manca nel dibattito pubblico».
La collana comprende un undicesimo
volume dedicato al Comandamento
dell’amore: ama il prossimo tuo. Perché?
«È il Comandamento decisivo in una
società dominata dall’individualismo
e dalla competizione che portano a vedere
nell’altro un rivale o, peggio, un nemico».
C’è un Comandamento che le sta
particolarmente a cuore?
«Onora il padre e la madre: secondo me
è il più rivoluzionario. Oggi si parla tanto
di obblighi dei genitori nei confronti
dei figli. Questo Comandamento ribalta
la prospettiva e insegna a non considerare
gli anziani come degli inutili fardelli».
Eugenio Arcidiacono
a cura di Paolo Perazzolo