27/01/2012
Una scena del celebre film "Schindler's list" di Steven Speilberg.
In uno splendido libro uscito un anno fa, La bontà insensata (Mondadori), Gabriele Nissim spiegava bene come le gesta dei giusti abbiano un effetto positivo non solo nei confronti delle persone che ne beneficiano direttamente, ma in un senso molto più ampio e che si protende verso il futuro. L'azione buona del giusto spezza la spirale della violenza, ha uno straordinario valore esemplificativo, emulativo ed educativo, permette alla società - soprattutto a chi è vittima della violenza - di avere fiducia nell'umanità e di coltivare una speranza, libera gli ingiusti da un senso di colpa da cui potrebbe scaturire altro male... L'opera dei giusti, insomma, assomiglia molto a quel piccolo granello di senape della parabola evangelica che, sviluppandosi e crescendo, produce frutti grandiosi e inimmaginabili. Ecco perché è essenziale coltivare la memoria dei giusti, portarli all'attenzione pubblica, studiare le loro vite le loro decisioni: farne un patrimonio dell'umanità per sostenere la causa del bene nel mare della storia.
Va dunque salutato con entusiasmo, e sostenuto in ogni modo, l'appello a istituire una Giornata in memoria dei giusti, presentato al Parlamento europeo da Gariwo - La foresta dei giusti (associazione che ha la missione di ricordare le figure esemplari di resistenza morale ai regimi totalitari nella storia del '900, www.gariwo.net). L'appello contiene anche l'indicazione di una data, il 6 marzo, giorno della scomparsa di Moshe Bejski, presidente della Commissione dei giusti di Yad Vashem, l'Ente israeliano per la memoria dello Shoah, nel 2007.
«Abbiamo voluto lanciare questo
appello perché il concetto di Giusto, impiegato per la prima volta dal
memoriale di Yad Vashem, ha assunto nel corso degli anni un valore universale e
crediamo che sia di fondamentale importanza, per il futuro dell’Europa e dei
suoi cittadini, preservare la memoria del bene», ha detto lo stesso Nissim, presidente di Gariwo. «Ricordare i Giusti in Europa,
infatti, non significa avere gli occhi rivolti al passato, ma trasmettere un
forte messaggio educativo alle nuove generazioni e tramandare i valori più alti
della cultura europea».
Sulla pagina Facebook ufficiale di Gariwo è possibile formare l'appello.
Paolo Perazzolo
A cura di Paolo Perazzolo