Dossier natura: animali che ritornano

Alcune specie scomparse, come lupi e orsi, stanno tornando a popolare il nostro Paese. Ottime prospettive anche per la diffusione delle tartarughe marine. Balene e aquile a rischio.

Lupi e orsi, la convivenza con l'uomo

24/08/2011
L'incontro imprevisto con un lupo. La specie sta tornando anche in Italia, sull'Appennino e sulle Alpi.
L'incontro imprevisto con un lupo. La specie sta tornando anche in Italia, sull'Appennino e sulle Alpi.

Il lupo sta tornando, oltre che sull'Appennino, anche sulle Alpi, dopo essere stato portato vicino all'estinzione da secoli di persecuzione assurda e spietata. Specie protetta a livello internazionale, è presente con non più di 70 esemplari in tutto l'arco alpino piemontese, numeri che non consentono alcun intervento riduttivo senza mettere a rischio la sopravvivenza stessa della specie.

Eppure la Commissione Agricoltura della Camera ha approvato in questi giorni un documento sulla possibilità di abbattere i lupi se minacciano le attività agricole. “Gli attacchi alle greggi che spesso vengono attribuiti ai lupi sono quasi sempre opera di cani rinselvatichiti” spiega Roberto Piana, presidente della Lac (Lega per l'abolizione della caccia) del Piemonte, regione in cui l'assessore alla caccia apre alla possibilità di sparare ai lupi. “Il lupo preda generalmente un solo animale domestico. Per difendere il gregge è sufficiente la presenza del pastore e il ricovero notturno degli animali”.

Ovviamente se le greggi non sono custodite, c'è la possibilità che gli animali perdano la vita precipitando spaventati in dirupi o disperdendosi sulla montagna. I pastori d'un tempo conoscevano le tecniche per difendere le greggi dai lupi e non solo dai lupi, ma anche dagli orsi. La scomparsa dei grandi predatori ha portato all'oblio di pratiche pastorali che oggi sarebbe bene riadottare. D'altra parte, non abbandonare gli animali domestici da soli sugli alpeggi dovrebbe essere pratica normale, anche senza la presenza in zona dei lupi.

Gli animali domestici non dovrebbero mai essere lasciati da soli perché dipendono dall'uomo e dell'uomo possono avere bisogno in qualsiasi momento. In Francia, a partire dal 1994, nel Parco del Mercantour, dove il lupo è tornato si è diffuso l'utilizzo del cane pastore dei Pirenei. Utilizzato correttamente, questo cane è in grado di limitare notevolmente i danni causati dai lupi. Le greggi di pecore della zona tuttora incustodite subiscono invece ancora danni notevoli. Anche il pastore maremmano abruzzese è idoneo a tenere lontani lupi e cani rinselvatichiti.

Un orso in cattività (foto: Gabriele Salari).
Un orso in cattività (foto: Gabriele Salari).


Progetti per l'utilizzo di cani addestrati sono anche stati avviati nel Parco delle Alpi Marittime e si stanno diffondendo in molti paesi d'Europa. In Trentino, intanto, un 'orsa giudicata “pericolosa per la pubblica incolumità e per la sicurezza”, dal nome DJ3, è stata rinchiusa dietro le sbarre. “La rimozione di quest’orsa, di cui non comprendiamo l’urgenza, potrebbe compromettere l’intero programma alpino, trattandosi di una orsa femmina in età riproduttiva, rallentando la crescita e stabilizzazione di una popolazione come quella alpina che solo da pochi anni sta riconquistando tali ambienti e che ha bisogno di un adeguato numero di esemplari e in particolare di quei soggetti fondatori che ne condizionano il futuro” spiega Massimiliano Rocco del Wwf Italia.

La cattura di DJ3 è stata disposta perché sembra si avvicinasse troppo ai centri abitati e avesse mangiato delle pecore, incustodite, in pieno giorno proprio alle porte di un paesino trentino. Il fatto che gli orsi tornino e si facciano vedere trova anche molti entusiasti, ad esempio l'escursionista trentino che aveva “intervistato” DJ3 prima della cattura mettendo il video su Facebook e dicendo “Dai, dillo a tutti che sei buona!”.

Contenti sono gli escursionisti che nel parco nazionale d'Abruzzo partecipano alle escursioni mirate proprio all'incontro con l'orso o con il lupo. Racconta Pietro Santucci, de “La Betulla”, che ha una lunga esperienza come guida: “L'ultima volta, sotto la pioggia, dopo aver vagato per alcune ore, con grande sorpresa e soddisfazione ci siamo imbattuti in due grossi plantigradi (un maschio e una femmina) e abbiamo osservati per oltre un'ora e a soli 100 metri di distanza, ripetuti tentativi di accoppiamento, un'emozione indescrivibile”.

La convivenza tra uomo e orso o tra uomo e lupo sarà sempre più facile con una maggiore conoscenza (lo sapete che l'orso è molto più ghiotto di formiche che di pecore?) e con una gestione del territorio che lasci agli animali i loro spazi e la possibilità di trovare le loro prede che, per fortuna, al pari dei predatori, stanno aumentando, per questo sono in corso anche progetti europei come il Life Arctos.

Gabriele Salari
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