24/08/2011
Il Santuario dei Cetacei del mar Ligure, istituito per proteggere le balene, rimane per ora sulla carta.
Nonostante suscitino grande interesse e simpatia per le balene non ci sono grandi passi avanti. Il Santuario dei Cetacei del mar Ligure, istituito per proteggerle, con un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco rimane ancora solo sulla carta.
Nessun Santuario delle Balene è stato istituito nel Sud dell'Oceano Atlantico nella 63esima Riunione della Commissione baleniera internazionale (IWC), che si è da poco chiusa a Jersey, nel Canale della Manica.
Mentre i Paesi latinoamericani, e tutti quelli che amano le balene, aspettano da dieci anni la creazione di quest'area protetta, i Paesi a favore della caccia baleniera continuano a boicottarne la creazione. Stavolta, per evitare di votare sul tema, hanno abbandonato l'incontro.
Per Greenpeace l'unica nota positiva di tutta la riunione è stata l'adozione di nuove regole per il pagamento delle quote di partecipazione all'IWC, che si spera servano a ridurre episodi di corruzione e compravendita di voti tra i membri della Commissione.
Condannati anche in appello in Giappone due attivisti che avevano denunciato il contrabbando di carne di balena.
"Il pagamento in contanti della quota di partecipazione ha permesso per
anni a nazioni come il Giappone di comprare voti per sostenere la caccia
commerciale alle balene. Si spera che l'adozione di queste nuove regole
segni per l'IWC l'inizio di una nuova epoca, caratterizzata dalla
trasparenza e da obiettivi di conservazione delle popolazioni di balene
in pericolo" afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare per
Greenpeace.
Solo pochi giorni fa si è concluso il giudizio di appello di due
attivisti giapponesi dell'associaizone, Junichi Sato e Toru Suzuki, con
una conferma dell'ingiusta condanna ricevuta nel settembre 2010. I due
sono stati processati per aver denunciato il contrabbando di carne di
balena nel programma di caccia baleniera del Giappone.
Gabriele Salari