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Libia: i ribelli marciano a Tripoli

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Postato da dino avanzi il 28/02/2011 13:28

Al Sig. RT57, non sono un berlusconiano, però stiamo attenti a non esagerare con certe analogie; il confronto va mantenuto entro limiti ragionevoli, senza esagerare, per non alimentare tensioni inutili. Anche il sociologo Alberoni ha paragonato Hitler a Berlusconi, perchè entrambi sono saliti al potere con libere elezioni, ma in contesti e periodi storici completamente diversi.
Dino 51

Postato da Franco Salis il 26/02/2011 06:48

Vi è un'altra analogia,caro RT57,entrambi hanno una corte potentissima fatta di beneficati che non so se hanno lo stesso coraggio di chi si è rifiutato di sparare e per questo è stato ucciso. Buona giornata

Postato da Andrea Annibale il 26/02/2011 05:55

Dovrebbe essere sufficiente un semplice referendum votato dalla maggioranza dei cittadini per estromettere dal potere un leader non più gradito. Ecco che invece, inopinatamente, ci troviamo di fronte a rivolte popolari corredate da sanguinose repressioni. I leader contestati si arroccano ancora di più nella torre del potere, specie in quei Paesi dove c’è un deficit di democrazia e dove è sconosciuta una tradizione come la mozione di sfiducia e/o la responsabilità giuridica comune del Capo di Stato e/o l’impeachment. L’ONU dovrebbe favorire una fuoriuscita dei Capi di Stato dal potere se non più graditi alla popolazione locale ma questo viene reso a vote impossibile dal comportamento degli interessati che si coprono di crimini osceni. Più che esaltare le rivolte popolari, che non sappiamo dove portano, forse alla libertà o forse, invece, in un vicolo cieco peggiore del regime precedente, dovremmo limitarci a condannare i crimini orribili dei regimi non democratici e le loro guerre civili o militari insensate. Ad esempio, per quanto riguarda l’Italia dovrebbe essere possibile una transizione guidata ad un sistema politico diverso mentre tutto è bloccato con l’aggiunta di ironie pesanti da parte del Premier, personalmente sgradite e rinviate al mittente. Eppure sarebbe sufficiente prevedere che un terzo del Parlamento possa promuovere un referendum popolare sulla persona del Premier per poterlo estromettere. Non sarebbe un grande sogno democratico? Ciao.

Postato da RT57 il 25/02/2011 19:07

Vi è una altra analogia tra le tra le sponde del Mediterraneo che sta a Sud con le spnde italiane che stanno a Nord : vi sono tantissimi giovani che attingendo notizie e comunicazioni via internet, non legati quindi al potere costituito, si accomunano, si uniscono nelle aspirazioni e e nella speranza di una realtà ed un futuro migliori che gli veda protagonosti e non vittime dell'ingiustizia sociale. Se poi aggiungiamo anche il ruolo delle donne e madri è giunta l'ora che anche in ITALIA CI LIBERIAMO DAL TIRANNO del bunga bunga asseragliato nel suo bunker mediatico e politico, protetto da ministri e parlamentari che stanno sparando sulle istituzioni senza pietà alcuna.

Postato da RT57 il 22/02/2011 11:28

Osservo una analogia evidente tra il regime di Gheddafi ed il regime di Berlusconi... Gheddafi arriva a bombardare le propria gente che protesta per ottenere una maggiore democrazia. Berlusconi bombarda da mesi le istituzioni dello stato italiano per salvaguardare la propria sopravvivenza incurante delle proteste diffuse in tutte le città. Ricordo che Gheddafi è il padre del Bunga Bunga... Entrambi sono dei rais/sultani. Fa ribrezzo nel vedere il video e le foto del baciamano di Berlusconi all'amico Gheddafi. Eppure questo bacio sta facendo il giro del mondo e accomuna due persone che sono molto simili nel disprezzo verso le donne !

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