Il Governo che c'è e non c'è

Berlusconi ha ottenuto la fiducia, ma è tenuto artificialmente in vita dai finiani. Ecco perché nessuno, a parte Di Pietro e Bossi, vuole le elezioni (di Beppe del Colle).

29/09/2010
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Parlamento per la fiducia.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Parlamento per la fiducia.

La cosa più importante in gioco alla Camera dei deputati era il rischio delle elezioni anticipate: nessuno le voleva, nessuno le desiderava, tranne Bossi. Non le voleva primo fra tutti il presidente Berlusconi, per il quale sarebbero state la drastica fine di ogni speranza di bloccare i tre processi nei quali è tuttora coinvolto. Non le voleva il suo alter ego Fini, che non è ancora in grado di condurre una campagna elettorale perché non ha ancora un partito (ma ha annunciato che lo fonderà martedì 5 ottobre).

Non le voleva l’opposizione (tranne forse Di Pietro, almeno a giudicare dalla foga violenta e dissacrante con cui ha definito Berlusconi uno “stupratore della democrazia”) in tutte le sue componenti, dal Pd (checché abbia detto Bersani nel dibattito che ha preceduto il voto di fiducia, ribaltando sul Pdl la “paura” dello scioglimento anticipato del Parlamento), all’Udc, ai frammenti del centrodestra siciliani, che preferiscono giocare a rimpiattino con un Governo che, se sopravvive, potrà far loro molti favori. Non per nulla nel discorso del mattino il Cavaliere ha promesso mari e monti proprio al Governo regionale di Lombardo.

Detto questo, i numeri con cui si è chiuso il voto di fiducia (342 sì contro 275 no) hanno dimostrato con aritmetica freddezza che la maggioranza del Governo non c’è più: se si tolgono i 35 deputati “finiani”, che hanno detto sì,  si sta ben al disotto dei 316 che garantiscono la maggioranza assoluta a Montecitorio. Di quei trentacinque, quasi tutti sono pronti a sgambettare il”premier” su un qualsiasi argomento, ma soprattutto sulla Giustizia, come del resto ha esplicitamente  detto nel suo intervento il capogruppo Bocchino. Così come è sempre più difficile per l’Udc di Casini restare in bilico fra centrodestra e centrosinistra, dopo aver sperimentato la defezione filogovernativa dei suoi deputati siciliani.

Il 29 settembre 2010 di Montecitorio sarà ricordato come un evento che più prevedibile e previsto non avrebbe potuto essere. La violentissima polemica fra Berlusconi e Fini nelle  settimane precedenti aveva chiarito che non c’erano possibilità di riaccostamento, dopo l’espulsione del secondo dal Pdl e la sua dichiarazione “il Pdl non c’è più”. Con l’esito del 29 settembre si è fatta cadere ogni illusione, manifestata fra l’altro anche da personalità importanti della Chiesa, che fra i contendenti tornassero un minimo di reciproca lealtà e di buon senso (come si era augurato lunedì scorso un “angustiato” presidente della Cei cardinale Bagnasco).

Adesso, nonostante che nessuno (tranne Bossi e forse Di Pietro) lo voglia né lo desideri, si andrà quasi certamente alle elezioni anticipate. Su Famiglia Cristiana abbiamo scritto recentemente che l’evento sarebbe “da brividi” per il Paese, in un momento internazionale come questo, in  cui la speculazione finanziaria non esita ad approfittare di ogni debolezza di ogni singola Nazione. Non abbiamo cambiato idea.  

Beppe Del Colle
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Postato da giuseppe.distefano il 02/10/2010 13:34

è una fortuna per l'Italia che il governo "c'è e non c'è" grazie a Fini ad ai suoi 35 coraggiosi. Potremo così, mi auguro, evitare la approvazione di proposte di legge per la salvezza del cavaliere che sarebbero altamente dannose al resto (60milioni) di italiani.

Postato da Chiara Borsato il 30/09/2010 23:16

Un governo che non governa a cosa serve se non a fare ancora danni ? Non ho sentito nel discorso di Berlusconi nessun progetto per il lavoro, per la giustizia , quella vera, che fa uguali tutti i cittadini, per le famiglie se non acenni a programmi vecchi che non ha nessuna voglia di tirare fuori dai cassetti.Ho percepito solo livore, astio e mania di persecuzione.Vorrei un governo che sia democratico.Sono troppo esigente?

Postato da degrel0 il 30/09/2010 17:07

forse il PDL è morto ma questo è l'unico governo possibile in questo momento.Berlusconi non ha alternative:è condannato a governare data la pochezza dei suoi oppositori.può piacere o no ma nessun altro è in grado di succedergli.

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