16/04/2013
Giorgio e Clio Napolitano. All'inizio del mandato Livia Turco commentò: "sarà un inedito mix tra lei molto autonoma e loro due molto coppia" (Olycom).
«Il Quirinale? Non me lo aspettavo,
vedevo la mia vita su binari
più lievi». Così aveva detto Clio
Napolitano rievocando l’elezione di suo
marito a presidente della Repubblica. Come
previsto, i binari quirinalizi non devono
essere stati tanto lievi per una
donna abituata all’indipendenza, che
da allora sarebbe stata soggetta agli obblighi
istituzionali del cerimoniale che
circonda la più alta carica dello Stato.
I giornali si chiedevano che tipo di
prima signora della Repubblica sarebbe
stata: sempre assente come Carla Pertini,
che al palazzo non mise mai piede
e continuò imperterrita a fare il suo lavoro
di psicologa? O sempre presente e
un po’ impicciona come Franca Ciampi?
La risposta più azzeccata fu della deputata
Livia Turco, che la conosceva bene:
«Sarà un inedito mix tra lei molto
autonoma e loro due molto coppia».
Clio Napolitano, nata Bittoni, compirà
il 10 novembre 79 anni, nove meno
del marito. La coppia presidenziale ha
festeggiato il cinquantesimo anniversario
di matrimonio nel 2009, insieme ai
due figli, Giovanni e Giulio, e ai due nipoti,
Sofia e Simone. Laureata in Giurisprudenza
a 24 anni, Clio Napolitano
ha esercitato la professione di avvocato
specializzandosi in Diritto del lavoro e
poi dirigendo l’Ufficio legislativo della
Lega delle cooperative. Incarico che lasciò,
per scrupoli di correttezza, quando
Giorgio Napolitano divenne presidente
della Camera: «Non mi sembrava
il caso di continuare, visto che nel mio
ruolo professionale avevo come interlocutori
i presidenti delle commissioni
parlamentari».
Da allora, è stata sempre defilata. I
giornali si sono occupati di lei in due
occasioni, una ammirevole, l’altra tragica.
La prima fu quando venne fotografata,
lo scorso settembre, in fila con
tanti altri per acquistare il biglietto alle
Scuderie del Quirinale dove erano
esposti i capolavori del pittore olandese
Jan Vermeer: fatto davvero raro nel
Paese in cui i personaggi “importanti”
entrano gratis dappertutto, a teatro come
allo stadio.
L’occasione tragica risale
al 28 giugno 2007: mentre, come al
solito, se ne andava in giro da sola,
venne investita sulle strisce pedonali
davanti a un’uscita secondaria del Quirinale;
fratture della tibia sinistra e
dell’omero destro, doppia operazione
all’ospedale del Celio e poi i gessi per
diverse settimane.
La sua foto pubblica più recente risale
alla Messa di inaugurazione del pontificato
di papa Francesco: seduta al primo
banco, indossa l’abito nero d’obbligo,
però ravvivato da un lunghissimo
scialle azzurro. È lo stile di Clio Napolitano,
che obbedisce all’etichetta istituzionale
ma riesce a moderarla con il suo
personale tocco di autonomia.
Franca Zambonini
a cura di Francesco Anfossi e Fulvio Scaglione