21/03/2013
Era il 27 luglio del 2012, il giorno di apertura delle Olimpiadi di Londra. Ai microfoni di Radio3 Pietro Mennea ci confidò i suoi ricordi della vittoria olimpica nei 200 metri ai Giochi di Mosca nel 1980. Una vittoria che aveva fatto balzare in piedi gli italiani che seguivano la gara davanti alla televisione, come se tutti insieme dovessero spingere Mennea nella sua straordinaria rimonta in ottava corsia nei confronti del velocista scozzese Allan Wells. Andò in onda l'audio della palpitante telecronaca di Paolo Rosi (“Mennea cerca di recuperare, recupera, recupera, recupera, ha vinto!”), poi Mennea cominciò a parlare: “Proprio domani, il 28 luglio, sono 32 anni anni esatti dalla mia vittoria. A rivederla con il commento di Rosi mi emoziono ancora, perché resta una delle gare più entusiasmanti della storia dei Giochi olimpici.
Fu una gara difficile, molto sofferta, ma la mia fu una vittoria voluta. Io avevo vinto la semifinale e di solito chi la vince corre la finale nella corsia centrale, io invece mi sono ritrovato in ottava corsia, in una posizione sfavorevole. Ma lasciamo da parte le polemiche. L'importante era portare a casa la medaglia d'oro e ci sono riuscito. Quella di Mosca fu la mia terza partecipazione olimpica. Dopo i Giochi di Mosca partecipai ad altre due Olimpiadi, ma non ero più competitivo come a Mosca”.
Roberto Zichitella