Tagliamo le ali ai nostri caccia F-35

Con il costo di un solo aereo F-35 si potrebbero aprire 143 asili nido, impiegando oltre duemila educatrici e assistenti. Nessun alibi perché non si possa rinunciare a questo acquisto.

La scure di Monti risparmia le spese militari

10/01/2012

La scure che il presidente Monti ha calato, con chirurgica precisione, su lavoratori e pensionati, con altri è stata più leggera. I sacrifici non sono stati equamente ripartiti. E non tutti sono stati chiamati a partecipare, secondo la propria capacità contributiva. Certo, la ricchezza non va demonizzata. Ma neanche divinizzata. Quando il Paese chiede uno sforzo straordinario, per non precipitare nel burrone, non si può ignorare che il 10 per cento delle famiglie italiane possiede il 50 per cento della ricchezza nazionale. I soldi si vanno a prendere dove ci sono. Non si toglie il pane di bocca a chi fatica ad arrivare a fine mese.

Discorso a parte è il capitolo dei politici. Prodighi nello spremere i cittadini. Avari con sé stessi nel rinunciare a qualche privilegio. Se la Manovra costerà uno stipendio alle famiglie italiane, perché la “casta” si ostina a non pagare il proprio tributo? Tra bizantinismi e furbizie, riusciranno a convincerci che 16 mila euro al mese sono pochi per “fare politica”. Sarà necessaria una colletta nazionale, per evitare loro l’onta della povertà. Eppure, non c’era bisogno di una commissione per capire che chi ha alte responsabilità deve dare, per primo, il buon esempio. Purtroppo, l’impegno politico è solo un’opportunità per un lauto stipendio. Senza più un orizzonte etico. E anche i politici cattolici paiono non distinguersi più di tanto.

Un cacciabombardiere F-35 (foto: Ansa).
Un cacciabombardiere F-35 (foto: Ansa).

Ma c’è un settore che, quanto a sacrifici, è stato graziato dalla scure di Monti. E non si capisce perché. È quello militare. Eppure, di cose da mettere in ordine ce ne sarebbero tante. A cominciare dai bilanci, di sempre più difficile lettura. Si sa, comunque, che complessivamente nel 2012 l’Italia spenderà per la difesa 23 miliardi di euro. Con un esercito dove abbondano, a dismisura, i comandanti: 467 generali per un esercito di 190 mila militari. Un’enormità. Negli Stati Uniti di generali ne hanno 900, ma per Forze armate di un milione e mezzo di soldati.

Per risparmiare davvero, in realtà, basterebbe un piccolo gesto: non acquistare i 131 cacciabombardieri F-35. Che ci costano 15 miliardi di euro. Una montagna di soldi. Col costo di un solo caccia (150 milioni di euro) si potrebbero aprire 143 asili nido, impiegando più di duemila tra educatrici e assistenti. Non c’è alcun alibi né penalità da pagare perché non si possa rinunciare all’acquisto. Altre nazioni l’hanno già fatto.

Ma a che cosa ci servono 131 caccia F-35? Chi dobbiamo bombardare? Educhiamo i giovani, piuttosto, alla pace e alla giustizia. «Le armi uccidono anche quando non vengono usate», ricordava il teologo Bonhoeffer. «Il mondo», ci ha appena detto Benedetto XVI, «ha bisogno della pace come e più del pane». Così come restano un monito indimenticabile le parole di Paolo VI: «Quando tanti popoli hanno fame, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo ». Tanti buoni motivi, quindi, per trasformare i contratti degli F-35 in più innocui e simpatici aeroplanini di carta.

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Postato da folgore il 18/01/2012 00:46

Caro Rodolfo Vialba, la NATO non è un organismo super partes che ci difende a prescindere dalla nostra situazione militare. Non è come una società di guardie giurate che un tale paga per avere difesa la sua proprietà. Le guardie sono evidentemente armate dalla loro ditta ed il beneficiario non ha alcun onere su tale armamento e non ha manco la necessità di esserlo. La NATO è invece formata dai vari eserciti e ha disposto che ogni Stato (anche l'Italia col suo articolo 11 della Costituzione che vale dal 1948) di dare un 2% del PIL per la Difesa. Se ci piace va bene, altrimenti si esce dalla NATO, ma lo si dice e non ci si appella all'ombrello NATO come un tempo a quello USA. Si esce dalla NATO, si ritirano le truppe dalle missioni (troppo comodo dire che è un altro argomento, con cosa si va a fare queste missioni se non colle armi?) e si applica una difesa senza esercito. Se poi qualcuno ci invade (e gli Hitler abbonderanno sempre....) non si piange perchè chi causa il suo mal pianga se stesso.

Postato da folgore il 16/01/2012 23:17

Scusate, ma taglia....taglia e taglia ora siamo al limite e dobbiamo decidere. E' da mo' che si taglia e siamo ridotti, in Italia, a circa lo 0,89% del PIL (la cifra più alta comprende anche quanto destinato all'Arma dei CC che è una Forza di Polizia). Ora occorre deciderci se seguire la via della NATO che avrebbe detto di arrivare al 2% o almeno della GB che destina il doppio di noi. Almeno andiamo coll'Europa che in media fa 1,34%. Poi possiamo fare tutte le elaborazioni che vogliamo, e anche le belle frasi che ci pare (anche a me piacerebbe che il "male" scomparisse, ma non è così). Siamo con armi vecchie e soldati poco addestrati e spese per l'addestramento basse e ancora parlate di tagli. Allora facciamola breve....aboliamo l'esercito e che sia finita. Avere un esercito che va allo sfascio o non averlo sai che differenza. E siete tanto sicuri che le eventuali spese che non verranno fatte per quell'aereo finiranno in asili? ILLUSI! O lo sapete già dove finiranno?

Postato da Rodolfo Vialba il 16/01/2012 14:09

Franco Salis 14/01/2012 14.22. Mi spiace utilizzare questo spazio offerto da FC per questioni che possono sembrare personali ma mi corre l’obbligo di precisare che stiamo discutendo dell’acquisto di 131 cacciabombardieri F 35 del costo stimato di 15 miliardi e delle ragioni, le mie che lo riconosco sono soggettive, per le quali tale acquisto non deve essere fatto. A parte le altre ragioni, forse più importanti, il riferimento all’art. 11 della Costituzione, tutto il testo, è fatto per motivare la mia posizione anche in base ai Principi Fondamentali sui quali si regge il vivere e il convivere nel nostro Paese, mentre il richiamo alla NATO è motivato dal fatto che la sicurezza non è un problema solo dell’Italia, ma quantomeno dell’Europa e di questa alleanza militare che la Nato e che, dunque, le decisioni relative alla difesa del proprio territorio, come alle modalità di attuazione della seconda parte dell’art. 11 debbano coinvolgere ed essere assunte almeno a questo livello. Diverso è il tema della partecipazione dell’Italia alle “missioni internazionali” che non avendo a che fare con l’acquisto del F 35 meriterebbe una discussione a parte. Nella discussione vorrei tenere separati questi due livelli altrimenti si crea solo della confusione.

Postato da Franco Salis il 14/01/2012 14:22

@Rodolfo Vialba il 13/01/2012 10.15,mi pare che le risposte che chiedi,te le dà lo stesso articolo 11 Cost. letto per intero, che copio-incollo di seguito: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Fatta questa puntualizzazione costituzionale,rimane il problema di vedere se gli interventi dell’Italia siano da considerarsi all’interno del secondo comma oppure no,cioè che si tratti solo di guerra fine a se stessa. E’ questione di opinione,sempre partendo dal presupposto della buona fede. Certamente non posso credere alla buona fede a chi orina sopra i cadaveri .L’Italia fa parte della NATO e come tale è chiamata a mantenere gli impegni assunti. Se crede che tali impegni siano in contrasto con la sua cultura,dovrà prima uscire dalla NATO. Altra cosa è l’equazione costi-benefici,e pertanto la spesa per gli F.35 potrà senz’altro essere limitata. Se devi portare aiuti alimentari e sanitari al corno d’Africa,ci mandi i camion pieni di merce? E in mano a chi finiscono gli aiuti? ciao.

Postato da cokino il 13/01/2012 13:32

L'articolo è condivisibile. Apprezzabile, infine, perchè è un organo di stampa qual è Famiglia Cristiana che affronta tale problematica. Mi piacerebbe che tale posizione venisse amplificata nelle omelie e nelle posizioni di tutta la chiesa: dalla curia.....ai fedeli.

Postato da Rodolfo Vialba il 13/01/2012 10:15

Caro Franco Salis, ci mancherebbe che si scambi il confronto di idee e di opinioni per polemica. Premesso che Don Renato Sacco non ha bisogno di essere difeso da me, essendo sicuramente in grado di difendersi da solo, ma ribadisco che non può essere ritenuto responsabile delle affermazioni che fanno altri e che lui riporta al solo fine di motivare la sua contrarietà e le ragioni del suo dissenso. Condivido la tua avversione contro ogni forma di inquisizione e, per quanto mi riguarda, aggiungo che sono contro ogni forma di integralismo avendo sperimentato e praticato per tutta la vita il metodo del confronto e della mediazione, della ricerca del compromesso possibile rispetto alle posizioni in gioco tra le parti. Non nego, pertanto, che vi sia della verità nella tua affermazione “purtroppo bisogna essere realistici, il bisogno di difesa è una triste realtà ma è ineludibile”, ma mi chiedo come, da cristiano, posso ammettere una simile decisione, come ciò si giustifica rispetto all’Art. 11 della Costituzione, e soprattutto se e quali alternative esistono, o possano esistere, per garantire la sicurezza del nostro e degli altri Paesi. Ad esempio, l’Italia che ci sta a fare nella Nato se poi deve armarsi e difendersi da sola?, il problema della sicurezza contro gli attacchi militari non riguarda tutti Paesi europei?, qual è lo stato del dibattito e del confronto su questo tema a livello europeo?. Credo che anche queste domande abbiano diritto di cittadinanza e soprattutto di risposte che consentano di costruire il necessario compromesso tra la necessità di difesa e i principi fondamentali del vivere e convivere in un mondo sempre più interdipendente.

Postato da Franco Salis il 12/01/2012 15:35

Scusa, Rodolfo Vialba, il tuo commento è apparso (oppure l'ho visto)appena ho inviato il mio.Confermo la premessa,in un certo senso con un purtroppo. Però non ho polemizzato da don Renato,ma semplicemente espresso dissenso avvalendomi della sua stessa espressione.Certamente sarebbe stato più giusto se avessi posto Intelligente tra virgolette.La parte finale,io non metto in discussione il tuo orientamento cattolico,rimango contro la inquisizione,nel modo più assoluto,per il secondo punto devi leggere l'art.11 Cost. per intero e non fermarti a metà:errore in cui incorrono moltissimi,per il punto tre ti rimando al mio precedente post. NON E', O QUANTO MENO NON VUOLE ESSERE POLEMICA ,ma semplicemente confronto.Una vita vissuta (dalla nascita) in "trincea" purtroppo mi ha reso "ruvido",è vero,ma reclamo cittadinanza.Sai cosa ci sta scritto sul mio foglio matricolare del servizio militare coscritto? "Tende a mettere in discussione ordini e ordinamenti".Ciao

Postato da viaggiatore il 12/01/2012 15:31

Siamo proprio dei cristiani all'acqua di rose, lasciamo che gli interessi economici distruggano vita e ideali, a capo chino e in silenzio. Che tristezza! cordiali saluti

Postato da Franco Salis il 12/01/2012 15:05

@DOR1955 il 11/01/2012 10.22 e altri,Che bello! Annibale non è più alle porte,Paolo VI ha pacificato tutto il mondo,non è più immaginabile, se non ad uno “che ha problemi non di natura economica”, che si renda necessaria la difesa armata. Infatti all'interesse di un Gheddafi di islamizzare l’Europa,ci ha pensato la diplomazia di un Martinetti,il quale non ha detto “questa notte non ho sentito bombardamenti” ma semplicemente “non hanno bombardato” e oggi ci sarà qualche altro diplomatico che penserà a trattenere le mire egemoniche di un Mahmud Ahmadinejād .Ah quello si che è indipendente dall’America! Prova tu a toccarlo e poi vedi i cioccolatini che ti mandano dal cielo i Russi e i Cinesi. Ma perché ti stupisci del prezzo più basso verso altre nazioni,quelle non hanno i costi dell’Italia,ti sei dimenticato di una voce che si chiama “tangente”? Bravo, al posto degli F.35 (io conosco solo F 24 perché F23 lo devo fare in banca) costruisci una scuola e/un ospedale,che poi ci pensa Ahmadinejād a buttartela giù se non assumi la posizione sajda cinque volte al giorno o dieci frustate per volta,se ti rifiuti. Macché,queste sono fantasie giornalistiche. Quell’attrice (?) seminuda è sparita,macché sono invenzioni giornalistiche per vendere più numeri. Ma il nostro cielo non può essere violato,vero! A chi lo viola,offri… bah, facciamo un barattolo di marmellata. PURTROPPO BISOGNA ESSERERE REALISTICI,IL BISOGNO DI DIFESA E’ UNA TRISTE REALTA’. MA E’ INELUDIBILE. Altra cosa è fare l’equazioni costi-profitti e quindi valutare se veramente necessaria tale enorme spesa e dirottare eventuali risparmi in altre direzioni. Ciao

Postato da Rodolfo Vialba il 12/01/2012 14:23

Prescindendo dal linguaggio spesso ruvido e non elegante che usa Franco Salis per esporre le sue tesi, che come lui stesso ammette, riflette il suo carattere, mi pare opportuno osservare che nella sua polemica ha probabilmente colpito il bersaglio sbagliato. Non riesco infatti a capire la ragione per la quale si chiede se Don Renato Sacco sia intelligente o meno. Don Renato riporta una dichiarazione del Presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani che al giornale La Stampa dice: «Gli F-35 non devono essere visti come armi…», una dell’ex Ministro Maroni fatta a Pontida che a proposito dei missili lanciati contro la Libia dice che “non sono intelligenti” e infine cita Roberto Cota, Presidente della Regione Piemonte, che non perde occasione per osannare questi cacciabombardieri F-35, predisposti a lanciare anche ordigni nucleari. Caro Franco, e mi pare un errore attribuire a Don Renato dichiarazioni e posizioni espresse dai rappresentanti dalla Lega, soggetti con i lui quali se la prende per contestarli. Nel merito delle argomentazioni portate nel tuo commento a sostegno delle tue tesi non ho nulla da dire ma difendo, come ho sempre fatto, il diritto di tutti di esprimere il proprio pensiero di sostenerlo come meglio crede. Personalmente motivo il mio dissenso e la mia contrarietà alla scelta di acquistare gli F 35 con tre argomentazioni fondamentali: 1) cerco di essere un cattolico che prende sul serio, e cerca di applicarlo pur se con scarso successo, quanto e scritto nei Vangeli; 2) cerco anche di essere un buon cittadino e come tale mi riconosco nell’art. 11 della Costituzione Italiana che afferma che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”; 3) perché non capisco da chi e da cosa dobbiamo difenderci e contro chi e cosa dobbiamo armarci per fare la guerra. Dopo di queste, ma solo dopo, ci sono per me tutte le ragioni di natura etica, economica, occupazionale, di ricerca e sviluppo scientifico che altri hanno sostenuto per contestare le decisione di acquistare gli F 35 e che condivido.

Postato da folgore il 12/01/2012 13:27

Sono completamente d'accordo. Occorre non solo abolire quel progetto ma anche cancellare l'esercito (sai anche i fucili mica lanciano Pavesini, vero reverendo!). Poi quando ci sarà qualcuno che bloccherà le frontiere o ci saranno problemi per l'economia pregheremo. L'unico problema è che gli Hitler di turno non sono finiti, e che anzi sembrano esserci in abbondanza. Ma se questi sono i risparmi non ci sono problemi.

Postato da CZAR il 11/01/2012 20:43

Sembra che il parroco Don Renato Sacco sia stato abbastanza intelligente, visto che il Governo gli ha dato retta, secondo quanto si apprende questa sera. Coraggio, è solo un primo passo. Cominciamo adesso a prendere in considerazione la partecipazione del nostro Paese alle attività di guerra in Afganistan.

Postato da giogo il 11/01/2012 18:00

Martinporres...ancora parli dei cattocomunisti.... mi pare di tornare agli anni 60/80 ...dati na smossa... perchè allora potremmo parlare di cattofascisti...o cattoconservatori, io di aerei ne comprerei di..meno ma è bene ricordare comunque a tutti che l'acquisto è stato deciso dal governo del bunga-ruby. Saluti

Postato da DOR1955 il 11/01/2012 10:22

Probabilmente qualcuno pensa che le armi, tutte, siano “strumenti” indispensabili per la vita di un paese, un paese poi come l’Italia che forse solo qualche “pazzo dittatore” potrebbe ipotizzare di attaccare e invadere. Verosimilmente, se questo è il “governo-pensiero”, di ieri e di oggi, questi nostri governanti credono che Attila sia sempre oltre le Alpi, i vari barbari del nord Europa stiano organizzando le loro orde crudeli, gli infedeli siano già a bordo delle loro flotte a remi pronti a sbarcare sulle sponde della nostra penisola. Se a questi ipotetici insensati pensieri si somma la situazione economica in cui versa l’Italia e nonostante ciò si persevera con l’idea di acquisire questi “giocattolini” da 150 milioni di Euro cadauno, si potrebbe desumere che da tempo, tanto, troppo, tutti i politici (?) che hanno governato (distrutto è la parola giusta) questo paese qualche problema lo potrebbero avere, e non intendo di certo a livello economico. Lungi da me dal solo pensare che le armi, in questo caso gli F-35, siano assolutamente necessari per il mantenimento della pace, anzi, come dicono i politicanti di turno, per garantire la sicurezza all’Italia, un piccolo fondo di verità però potrebbe anche esistere. Noi, come Italiani (e non voglio innescare nessuna polemica politica), tanti anni fa abbiamo fatto la sciagurata scelta di entrare in guerra a fianco di un folle (anzi due, visto che uno era tedesco e l’altro giapponese) con l’idea di conquistarci un “pezzetto” di mondo e “dominare cielo – terra – mare”. Menti bacate o più probabilmente menti offuscate dal male che si manifesta nei modi più impensabili. Purtroppo da quella avventura siamo usciti con le “ossa rotte” e come perdenti costretti a sottostare alle regole imposteci dai vincitori, Però, insieme a noi, ci sono stati altri due perdenti, forse con conseguenze peggiori delle nostre (Germania e Giappone) ma a differenza di noi, seppure costretti a essere controllati passo passo in tutto quello che facevano, a un certo momento si sono “sganciati” da questo vincolo e hanno imparato a camminare con le loro gambe, senza continui “riverisco”, “obbedisco”,”mi inchino”. La differenza allora penso stia tutta qui; paese governato da, come dicevo prima, troppo tempo, persone incapaci e senza il necessario carisma per poter saper dire “no, basta!”. Questo non significa che gli Americani debbano diventare nostri nemici, significa solo che vogliamo e pretendiamo di essere considerati un popolo sovrano e non un “ennesimo” stato confederale USA. Si dirà che esistono trattati ben precisi, impegni sottoscritti che vanno mantenuti; di certo esistono come esistono, anche più restrittivi, per la Germania e il Giappone, ma non mi risulta che questi due paesi si prestino a essere sempre e comunque a disposizione dello “zio Sam” come zerbino dove pulirsi le scarpe. Se i nostri politicanti invece di fare da sempre i loro sporchi interessi, quelli dei loro amici (tanti e presenti dappertutto come le pulci, vedasi anche l’ultimo caso di un sottosegretario) avessero lavorato (lavorato e non occupato la poltrona per il potere fine a se stesso) per il bene del popolo italiano, azzardo che il nostro paese potrebbe essere stata la seconda o terza economia mondiale fino almeno a due-tre anni fa. Invece oggi arranchiamo, abbiamo gli occhi degli speculatori mondiali addosso, pronti ad accaparrarsi con pochi denari quel poco che resta. In compenso intendiamo acquistare 131 cacciabombardieri F-35. Si dirà, anzi si sostiene, che anche l’Italia ne beneficerà, in termini di posti di lavoro, dalla produzione di questi “giocatolini” (non sono armi, come dice diego sozzoni); bene, se la mettiamo su questo argomento quanti saranno i posti di lavoro che si creeranno?. Forse 1.000 – 5.000?. Se invece investiamo questi 15 miliardi di Euro in posti di lavoro di diversa natura, quanti se ne possono creare?. Facendo il conto della “serva”, ipotizzando un costo di 100.000 Euro (assurdo) per posto lavoro se ne potrebbero creare 150.000, oppure si creano 75.000 posti di lavoro e con i restanti 7,5 miliardi si investe nella Sanità pubblica (PUBBLICA) o in settori di interesse generale. Troppa faciloneria; in questo modo come si alimenta il sistema della corruzione, dell’evasione, dell’elusione che hanno distrutto l’Italia?. Da questo punto di vista paese (Italia) tutto da ripensare; forse fra 2.000 anni si troverà una soluzione!. Ritornando a diego sozzoni, ha ragione quando dice che “gli F-35 non devono essere visti come armi ….”; basta però che vengano costruiti e collocati davanti a ogni “Ossario, Cimitero di guerra, Fosse comuni” per ricordare che le armi “uccidono”. Ma da chi siamo governati?. Povero paese, povero mondo. Tutti, credenti e non, a qualsiasi nazione apparteniamo, dovremmo tenere presenti sempre e comunque le indimenticabili parole di Paolo VI: “Quando tanti popoli hanno fame, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile”. Il male purtroppo regna sovrano, e non solo fra gli atei o i miscredenti.

Postato da Franco Salis il 11/01/2012 08:26

Io mi chiedo se don Renato Sacco, parroco, Commissiona Giustizia e pace della diocesi di Novara sia intelligente o meno. Prima di fare certe affermazioni banali e soprattutto facili a digerirsi,bisognerebbe che si chiedesse quanti morti ha provocato, per es., il fu Saddam Hussein.Si ricorda don Renato che Saddam,dopo aver fatto rientrare i generi, assicurando loro il perdono, li ha fatti ammazzare facendoli strangolare ? “Quei due generi” non avevano il volto di Cristo? Perché si permette di parlare di “Quando si incontra il Cristo nel volto di tanti fratelli e sorelle non si può familiarizzare con progetti di violenza. Neppure in chiave di pseudo-sicurezza internazionale”. Ha detto qualcosa sulle sevizie cui erano sottoposti anziani in un istituto gestito da “cristiani” nell'Italia meridionale? Ha protestato quando la Chiesa non ha firmato il progetto avanzato dalla Francia sulla moratoria della pena di morte degli omosessuali ?Come fa il Papa aparlare di Pace,quando il CCC prevede la pena di morte? Queste contraddizioni sono quelle che allontanano i giovani e meno giovani dalla Chiesa,perché i giovani non fanno distinzione fra Chiesa e uomini di Chiesa. A proposito leggiti sulla Repubblica .it di oggi le dichiarazioni di Monti e il pericolo che incombe,quello allontana la pax Christi,molto più dei cacciabombardieri F35. Certamente si può rivedere il progetto al ribasso Altra pia illusione “dibattito serio in Parlamento”.Ma ti sembra serio chiedere a questo Parlamento un dibattito serio?,ma ti ricordi chela maggioranza ha votato la mozione secondo cui Ruby è davvero la nipote di Mubarak ? Ma non sono gli aderenti alla Pax Christi che hanno eletto questo parlamento? Certo strappiamone quello che è possibile strappare senza pretendere troppo. Ricordo ancora con quanta soddisfazione nel 1962 (l’errore può essere anno più anno meno) leggendo il bilancio dello Stato ho preso atto che il bilancio della P.I. aveva superato quello della difesa. Ma son passati 50 anni! Fa’ una cosa,dalla titolo della tua associazione togli “Christi” e lascia “pax” almeno non bestemmi.Ciao

Postato da martinporres il 11/01/2012 02:51

I movimenti pacifisti, dati per scomparsi a causa del loro assordante silenzio durante la guerra libica, hanno improvvisamente ripreso vita per contestare l’adesione italiana al programma F-35. I movimenti catto-comunisti, il mondo delle Ong e in genere le anime belle che, con il consueto innesco a orologeria, si infiammano e si indignano per alcune guerre e alcune armi ma tacciono per altre.

Postato da CZAR il 10/01/2012 20:48

Sono d'accordo su tutto e ci mancherebbe altro. Però vorrei che mi si spiegasse perchè i bombardieri F-35 no, perchè ci costano molti milioni di euro, mentre la guerra in Afganistan sì, anche se ci costa non solo altrettanti milioni ma soprattutto ci è costata sinora decine di giovani vite stroncate non si sa in nome di cosa.

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a cura di Pino Pignatta

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