30/05/2012
Ovunque, nel mondo, bisogna alzare il livello di attenzione
sul rispetto dei diritti umani: secondo Claudileia l'intervento delle
associazioni di volontariato è fondamentale ma è altrettanto importante che la
società civile sia costantemente informata e vigile. «Denunciare le
ingiustizie, anche quando ci si trova all'estero, è un dovere morale: non è
ammissibile giustificare certi comportamenti con il fatto che ci si trova in un
altro Paese solo perché si ritiene abbia semplicemente altre abitudini. Intendo dire che un
italiano che va in Brasile e vede ragazzine molto giovani sposate e con figli
non deve limitarsi a credere che sia normale come se si trattasse di una
tradizione culturale differente dalla sua. Io dico: non è normale per niente.
Anche noi stranieri in Italia abbiamo la tendenza a pensare che un'ingiustizia
che ci passa accanto sia "roba" da italiani. Non è così: bisogna
parlare, scrivere, denunciare». E, altra faccia dello stesso problema,
Claudileia non risparmia dalle critiche nemmeno tutti quegli scrittori migranti «che non danno il loro
contributo intellettuale agli avvenimenti dei Paesi in cui vivono, rimanendo
anche per comodità ancorati alle battaglie dei loro Paesi d'origine. Questo
atteggiamento non aiuta. Dobbiamo imparare a preoccuparci delle cose che
abbiamo davanti agli occhi».
Alberto Picci