04
nov

Olivia e un devastante crollo psico-fisico

OLIVIA, 53 anni, separata, con tre figli di 25, 13 e 10 anni. Sebbene affetta da ipotiroidismo autoimmune, macroadenoma ipofisario e diverse altre patologie, la donna ha sempre cercato e svolto svariati lavori per mantenere i figli e mandarli a scuola. Negli ultimi anni, col peggiorare della salute, ha perso ogni possibilità di lavoro. E’ stata riconosciuta invalida al 71%, ma la modesta pensione assegnatale non è nemmeno sufficiente a coprire il costo delle cure necessarie. A tanta precarietà si è aggiunta la preoccupazione per la salute dei figli: il maggiore, colpito da emiparesi, a causa delle lesioni riportate è ancora oggi in terapia e sotto stretto controllo medico. La casa in cui vivono è popolare, ma in questi anni difficili per pagare affitto e utenze di casa Olivia ha accumulato debiti. Ora, malattia e collasso economico stanno conducendo l’intera famiglia verso un devastante crollo psico-fisico.

Pubblicato il 04 novembre 2010 - Commenti (0)
27
ott

Gelsomina e la figlia hanno bisogno di noi

GELSOMINA, 48 anni, tecnico di laboratorio part-time in una ditta di cosmetici. Dopo una dolorosa separazione dal marito, vive in un modesto alloggio in affitto con i due figli di 10 e 13 anni. La grave preoccupazione che angustia la donna è lo stato della figlia minore, nata con una malformazione cerebrale e rimasta, fisicamente e mentalmente, una bimba di otto mesi. La piccola respira grazie a un ventilatore meccanico e va assistita fin nei più semplici atti quotidiani della vita. La difficile situazione di Gelsomina si è aggravata da quando il Centro di degenza diurna con scuola interna speciale che seguiva la bambina non ha più i requisiti socio-sanitari per continuare a tenerla. Il Comune di residenza interviene mensilmente sul caso con un contributo economico, che però non riesce a coprire i costi dell’assistenza domiciliare alla bambina da parte di personale infermieristico competente. Diamole una mano!

Pubblicato il 27 ottobre 2010 - Commenti (0)
20
ott

Francesco, la malattia e il dramma del figlio

FRANCESCO, 41 anni, sposato e padre di due bambini di 5 e 7 anni. Affetto da cirrosi epatica con malformazioni delle vie biliari, è stato sottoposto ad intervento chirurgico per perforazione dell’intestino tenue. La malattia ha raggiunto uno stadio critico e i medici gli hanno, però,  escluso la possibilità di effettuare il trapianto del fegato. Da un paio d'anni in famiglia è subentrata anche l’incognita della salute del figlio minore. Il bambino, colpito da rara malattia genetica tuttora in via di identificazione, richiede continui viaggi verso strutture specializzate con spese non indifferenti. Il disagio economico in cui il padre già si dibatteva si è fatto ancor più gravoso. Francesco, semplice operaio in cassa integrazione, causa l'esiguità del reddito, ha dovuto ricorrere spesso ad anticipi sulla paga per curarsi e anche per salvaguardare l'uso dell'abitazione. Ora non ha più mezzi per affrontare la situazione creatasi ed ha estremo bisogno d’essere aiutato.

Pubblicato il 20 ottobre 2010 - Commenti (0)
13
ott

Elena, una madre coraggiosa senza lavoro

ELENA, 38 anni, ha tre figli: un bambino di 5 anni e due ragazze di 16 e 18 anni che studiano ancora. Si è separata dal marito dopo anni di bugie, soprusi e maltrattamenti sopportati pazientemente sperando, per amore dei figli, in un ravvedimento dell’uomo. Adesso è sola e deve provvedere a tutto. L’ex-marito da tempo non versa il contributo mensile che per legge deve a lei e ai figli. La donna, che occupava un posto di commessa presso il mercato rionale del suo paese, ha perso anche il lavoro e si è dovuta indebitare per pagare affitto e utenze di casa. Tuttavia la più grande pena che oggi la affligge è la conferma circa la malattia di entrambe le figlie, risultate affette da epilessia e disturbo da attacchi di panico. Le ragazze necessitano di visite e terapie specialistiche che la madre non è in grado di assicurare loro. Elena ha bisogno di aiuto ma, soprattutto, spera di riuscire a trovare un lavoro per poter garantire così alla famiglia il diritto di vivere un’esistenza il più normale possibile.

Pubblicato il 13 ottobre 2010 - Commenti (0)
07
ott

Cira e lo sfratto dall'alloggio popolare

CIRA è una donna di 55 anni molto provata dalla vita a causa della salute. Già sottoposta a mastectomia, presenta tiroidite cronica nodulare, mentre il diabete le ha compromesso la vista. Il marito, sessantenne, è da sempre occupato in lavori precari e senza contributi. La situazione familiare di Cira si è maggiormente complicata allo stabilirsi in casa sua della nuora con i suoi due nipotini di 6 e 4 anni e del figlio che ha perso il lavoro; questi, suo malgrado, da mesi non riesce a trovare che occupazioni precarie. L’unica entrata sicura è la pensione d'invalidità di Cira, insufficiente per vivere e pagare le utenze di casa. Adesso, per morosità nel pagamento di utenze e affitto, incombe anche lo sfratto esecutivo dall'alloggio popolare dove vivono. La tragica condizione della famiglia di Cira ci viene segnalata dal suo parroco, pastore quotidianamente interpellato dai numerosissimi casi di povertà presenti nella zona.

Pubblicato il 07 ottobre 2010 - Commenti (0)
29
set

Luciana e i suoi tre figli, senza più il papà

LUCIANA, 43 anni, tre figli rispettivamente di 9, 15 e 21 anni. Da aprile è vedova per l’improvvisa morte del marito, deceduto di infarto. L'uomo aveva solo 47 anni ed era un papà molto presente ed affettuoso, nonché l'unico sostegno della famiglia. Nello smarrimento per la prematura perdita subíta, Luciana e i figli vivono condizioni di precarietà estrema. Il marito non ha maturato contributi sufficienti per la pensione e lei non ha diritto ad alcuna reversibilità. Pur nel grande dolore e conoscendo la difficoltà di trovarne nella zona in cui vive, la donna ha iniziato subito a cercar lavoro, ma ancora oggi nessuna prospettiva di occupazione. La famiglia può contare solo su piccole entrate da lavori precari del figlio maggiore e sulla Parrocchia, che fa quel che può in viveri. Luciana è disperata: sa bene che se non paga subito, almeno parte degli affitti arretrati, da un giorno all'altro rischiano di trovarsi sulla strada.

Pubblicato il 29 settembre 2010 - Commenti (0)
22
set

Mirko e il sogno di una vita normale

MIRKO, 14, anni, è affetto da encefalopatia metabolica che lo costringe a muoversi con una sedia a rotelle e a essere alimentato tramite sondino. Dalla sua nascita, tanto desiderata da una coppia di coniugi siciliani, è stato un susseguirsi di ricoveri e visite specialistiche. L'unico reddito che entra nella sua famiglia è dato dal lavoro del papà, appena sufficiente per le necessità primarie e per assicurargli i controlli e le cure indispensabili. I coniugi hanno esaurito così tutte le loro risorse: schiacciati dai prestiti bancari, cui sono dovuti ricorrere per approntare al figlio una serie di attrezzature speciali e l'agibilità della casa. Ora, per venire incontro al naturale desiderio di uscire di Mirko, i genitori vorrebbero approntargli un'automobile munita di piattaforma e sollevatore meccanico, necessaria per movimentare la pesante e rigida carrozzina su cui il ragazzo è costretto a vivere. Da soli però non ce la potranno fare mai e, pieni di speranza, chiedono il nostro aiuto.

Pubblicato il 22 settembre 2010 - Commenti (0)
15
set

Martina non c'è più, la famiglia chiede aiuto


E' per MARTINA, la primogenita, che la famiglia decide di scrivere al nostro settimanale, fiduciosa di ottenere conforto e sostegno. A 18 anni, con tanta voglia di vivere e un lavoro di estetista, Martina stava vivendo una situazione drammatica: colpita da leucemia acuta mieloide, ha dovuto sottoporsi a estenuanti esami presso l'ospedale locale. Poi, per la gravità delle sue condizioni, è stato necessario il ricovero presso una struttura specializzata, lontana da casa. Qui, è stata dapprima sottoposta a forti cure farmacologiche e, in seguito, a un trapianto di cellule staminali da donatore familiare. La grave situazione era già pronta per essere da noi pubblicata quando Martina è mancata all'affetto dei suoi cari. Adesso è la sua famiglia che presentiamo, semplice e modesta. I genitori, con altri tre figli di 5, 13 e 16 anni, per seguire Martina avevano perso il lavoro e prosciugato i pochi risparmi che avevano. Oggi, esaurita ogni loro forza fisica e morale, non riescono più a far fronte a tutte le necessità familiari e all'affitto di casa.

Pubblicato il 15 settembre 2010 - Commenti (0)
08
set

Gregorio, invalido al 100 per cento


GREGORIO, 51 anni, sposato e con una figlia di 17 anni ancora studente. E’ stato riconosciuto invalido al 100% per grave scompenso glicometabolico in diabete mellito, epilessia e cardiopatia ischemica. L’uomo si trova in gravi difficoltà economiche per un forte indebitamento dovuto al licenziamento dal posto di lavoro che occupava. Ancora senza alcun reddito da pensione, adesso è iscritto nelle liste di collocamento speciale, in attesa di un’occupazione adatta alle sue menomate capacità. La moglie lavora saltuariamente, ma quanto ricava non è neppure sufficiente a coprire le necessità quotidiane. La famiglia, da mesi senza entrate, si è rivolta alla Caritas parrocchiale da cui riceve aiuti in vestiario e alimenti ma, avendo già subíto lo stacco di luce e gas per bollette inevase, è a rischio di perdere anche l'alloggio a causa della protratta morosità nell'affitto.

Pubblicato il 08 settembre 2010 - Commenti (0)
27
ago

Melania, 4 figli, abbandonata dal marito

MELANIA, 35 anni, vive coi suoi quattro figli di 10, 12, 13 e 14 anni. Il marito se ne è andato di casa, lasciandola senza alcun aiuto, né sul piano affettivo né economico. Oggi, debilitata da fatiche e ristrettezze, sta crollando sotto tutti i punti di vista. Sostegno dalle istituzioni non ne ha, e i figli soffrono molto per la mancanza inspiegabile del padre. Con un lavoro part-time di collaborazione domestica e un compenso mensile che non copre l’affitto di casa, Melania è stata costretta a chiedere prestiti, senza peraltro riuscire a sopperire alle continue necessità del vivere quotidiano e alle esigenze dei figli in crescita. Il nucleo familiare è in graduatoria per una casa popolare, ma i tempi prospettati per ottenerne l’assegnazione sono lunghissimi. Sopraffatta dallo sconforto, Melania sta lottando con una grave forma di depressione che peggiora ancor di più la situazione sua e dei quattro ragazzi.

Pubblicato il 27 agosto 2010 - Commenti (0)
26
ago

Luigi, in attesa di trapianto

LUIGI, 46 anni, sposato, con due figli di 13 e 16 anni entrambi ancora studenti. L’uomo è affetto da cirrosi epatica hcv correlata. Faceva il muratore e da qualche anno era seguito in regime ambulatoriale per le cure del caso, ma, con l'aggravarsi dei sintomi, sempre più debilitanti, ha dovuto smettere di lavorare. Dal mese di maggio Luigi è entrato nelle liste d'attesa di una struttura pubblica del Nord per il trapianto di fegato e, insieme alla speranza di essere chiamato al più presto, è seriamente preoccupato, perché non assolutamente in grado di far fronte ai costi dell'eventuale trasferimento. La domanda di pensione inoltrata non ha ancora avuto riscontro e intanto la situazione economica è agli estremi. Le pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana della famiglia ne fanno un caso drammatico, meritevole di un forte e solidale sostegno.

Pubblicato il 26 agosto 2010 - Commenti (0)
23
ago

Stephan, la malattia improvvisa

STEPHAN, senegalese di 47 anni, dopo una serie di malesseri e accertamenti, è risultato colpito da glomerulonefrite cronica, grave disfunzionalità dei reni. La malattia ha sconvolto in breve tempo la sua vita insieme a quella dei suoi cari: moglie e quattro figli fra 6 e 18 anni. La figlia maggiore non studia più, ma è disoccupata, mentre un’altra tredicenne, è affetta da ritardo cognitivo.

     L’uomo, in Italia dal 1998, con regolare permesso e contratto lavorativo - autista di professione, ha prestato servizio da volontario anche nella Croce Rossa – a causa della malattia ha perso il lavoro. La moglie ora si arrangia come può, offrendosi a servizio o assistendo anziani, ma la famiglia ha più che mai bisogno di aiuto. In particolare Stephan vorrebbe procurarsi un furgone, anche usato, indispensabile per mettersi in proprio come trasportatore ed evitare così il pericolo che, per mancanza di reddito, non gli venga rinnovato il permesso di soggiorno.

Pubblicato il 23 agosto 2010 - Commenti (0)
11
ago

Pino e la preoccupazione per le figlie

PINO, 50 anni, sposato con tre figlie di 17, 15 e 12 anni. Gli è stata amputata la coscia sinistra per una grave infezione. Adesso allarma lo stato depressivo che l'affligge, dovuto alla menomazione dell'intervento, ma anche alla consapevolezza delle gravi difficoltà economiche in cui si dibatte la famiglia per assicurargli controlli e cure, avendo come unica entrata fissa il suo assegno di invalidità. La moglie appena trova si offre a servizio, ma pagare affitto e bollette è sempre più difficile. Ultimamente hanno subito il distacco dell'energia elettrica. A tanta precarietà si aggiunge la preoccupazione per le figlie che manifestano difficoltà di apprendimento e gravi turbe comportamentali. La figlia maggiore, in particolare, richiede una vigilanza costante per evitare che compia qualche altro gesto insano. In casa manca sempre più spesso il necessario e Pino chiede una mano per superare questo angoscioso momento.

Pubblicato il 11 agosto 2010 - Commenti (0)
05
ago

Tina e la figlia senza un padre

TINA, 52 anni, separata, vive con la figlia ventiduenne che ha cresciuto da sola e fra mille difficoltà. La ragazza ha vissuto con profondo disagio psichico l'assenza del padre, che non ha mai provveduto ai suoi bisogni. Tina, assistente di anziani, ha fatto salti mortali per sopravvivere e onorare da sola le rate del mutuo acceso insieme al marito per l'acquisto della casa. Le sue precarie condizioni sono andate peggiorando allorché si è trovata ad affrontare i gravi problemi della figlia, ora ricoverata in un Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare. Le cure mediche, il programma di riabilitazione psico-nutrizionale, i medicinali e l'assistenza che richiede la condizione di salute della figlia, sono costosi e solo una parte di questo cumulo di spese è coperta dal Servizio Sanitario nazionale. Per la situazione creatasi, Tina ha dovuto ricorrere a prestiti che non sarà mai in grado di restituire senza la generosità di persone sensibili e solidali.

Pubblicato il 05 agosto 2010 - Commenti (0)
29
lug

Nerina, due figli e due nipoti da mantenere


NERINA, 46 anni, separata, con due figli di 8 e 14 anni. L’ex-marito non ha mai versato nulla per il mantenimento dei figli e si è reso irreperibile. La situazione, già precaria, peggiora quando alla donna vengono dati in affido due nipotini i cui genitori sono stati inseriti in una comunità di recupero. Adesso anche il peso della loro crescita e educazione grava sulla donna, le cui modeste condizioni economiche sono divenute insostenibili; ciò, nonostante, Nerina si sia sempre data da fare, prestandosi a servizio per lavori anche pesanti.

     Da qualche tempo però, per il susseguirsi di dolorosi attacchi di lombosciatalgia e relativa difficoltà nella deambulazione, la donna non riesce a lavorare. La famiglia  vive in casa d'affitto e soffre la mancanza del necessario, soprattutto riguardo alle mille necessità dei bambini. Riceve qualche aiuto in alimenti e vestiario dalla Caritas parrocchiale, che la presenta anche a noi per un sostegno straordinario.

Pubblicato il 29 luglio 2010 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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