22
lug
ANTONIA, 51 anni, separata dal 1998. I due figli, allora di 6 e 9 anni, furono affidati a lei, con l'obbligo al padre di corrispondere l'assegno mensile di mantenimento. L’uomo non ha mai onorato il suo impegno, rendendo così questi anni un calvario di sofferenze per Antonia e i bambini. Il maggiore, ora ventunenne, ha subito il contraccolpo più pesante, la scoperta di una massa di cellule tumorali che si riproducono in maniera incontrollata (seminoma). Il ragazzo, ricoverato in un Centro, molto lontano da casa, si sta sottoponendo a pesanti cicli di chemioterapia per fermare la malattia.
La madre, collaboratrice domestica, per seguirlo ha perso il lavoro e si è fortemente indebitata con l’affitto e le utenze di casa. Il gruppo di Volontariato Vincenziano che, concretamente e moralmente, ha sempre aiutato Antonia nelle sue drammatiche vicissitudini, non riuscendo più a sostenerla in tutte le emergenze che continuano a moltiplicarsi, l'affida anche alla nostra generosità.
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22 luglio 2010 - Commenti
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15
lug
DANIELE, 37 anni, sposato e padre di due figli di 8 e 12 anni. E’ rimasto senza lavoro per termine di contratto e da oltre due anni la sua condizione psicologica rasenta la disperazione, frutto della umiliante ricerca del necessario per sopravvivere ogni giorno e per le continue promesse, mai realizzate, di ottenere una qualsiasi occupazione.
Per questa incertezza lavorativa, Daniele vive in costante stato di ansia, soprattutto per i figli. In particolare, il bimbo di 8 anni presenta gravi problemi psico-somatici e disturbi del linguaggio derivanti dalla precaria situazione familiare, ed ha urgente bisogno di sostegno medico per evitare il peggio. Inoltre, adesso incombe su Daniele l'incubo dello sfratto esecutivo, in quanto il padrone di casa, visti gli arretrati d'affitto, ha deciso di procedere per vie legali.
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15 luglio 2010 - Commenti
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10
lug
ENZA, 43 anni, con due figli di 9 anni e 13 anni. E’ separata dal marito a causa di maltrattamenti e lesioni fisiche. L'uomo, denunciato e processato, è stato condannato alla pena di due anni di reclusione. Tuttavia la preoccupazione maggiore della donna è per i figli, il secondogenito in particolare, risultato essere affetto da dislessia. La disfunzione, non subito riconosciuta, lo ha reso irrequieto e irritabile. Il bambino è stato bocciato nelle prime due classi elementari frequentate e necessita ora di un percorso, non facile da affrontare, che la madre dispera di potergli assicurare. La donna lavora poche ore in una Cooperativa di servizi e l'ex marito, senza entrate verificabili, non ha mai versato il contributo mensile che per legge deve a lei e ai figli. Enza sempre più spesso si vede mancare anche dello stretto necessario, per i costi della vita quotidiana e per assicurare una normale crescita ai bambini.
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10 luglio 2010 - Commenti
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28
giu
PIERO, 41 anni, sposato, ha tre figli di 7, 11 e 13 anni. Fino a qualche tempo fa la sua era una famiglia normale, che viveva molto modestamente, ma serena e con dignità. L’uomo, un bravo carpentiere edile, all’occorrenza aiutava anche la moglie che, oltre ad accudire figli e casa,si occupava di un piccolo pezzo di terreno coltivato a orto.
All’inizio del 2009 Piero accusa strani disturbi, abbassamento dell’udito e frequenti mal di testa che, sempre più spesso, gli impediscono di lavorare. Dopo mesi di ansie e visite la diagnosi: carcinoma del rinofaringe. Piero ora sta sottoponendosi a cicli di radio e chemioterapia e ha bisogno di assistenza. Dichiarato invalido al 46 per cento, è iscritto nelle liste di collocamento in attesa di un lavoro adatto alle sue menomate capacità. La famiglia, da oltre un anno senza entrate e sostenuta solo dalla Caritas parrocchiale, è al collasso.
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28 giugno 2010 - Commenti
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24
giu
LAVINIA, 24 anni, sposata, è madre di due gemelli. Per una malattia infiammatoria cronica intestinale (morbo di Crohn), la donna sta vivendo dei problemi di salute con grave deperimento fisico, difficili da accettare e gestire per la sua giovane età e anche per le condizioni economiche in cui si trova la famiglia. I necessari controlli e periodi di cura che Lavinia deve affrontare in ospedale, distante più di 150 km da casa, hanno deteriorato in modo preoccupante le condizioni di vita di questo nucleo familiare che già viveva stentatamente, e che non ha mai potuto contare nemmeno sull'aiuto delle famiglie di origine, anch'esse in situazione più che precaria. Ora che il marito ha perso il lavoro, la situazione s'è fatta estremamente critica, sia per quanto concerne i normali bisogni quotidiani del vivere, sia per la morosità nel pagamento dell'affitto, che fa temere ai coniugi anche lo sfratto di casa.
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24 giugno 2010 - Commenti
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