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Il mare di Bering nella morsa del ghiaccio



       Il ghiaccio che stringe d’assedio l’Alaska.

Mentre buona parte del continente Nord Americano viveva una delle stagioni più miti dell’ultimo periodo, per quasi tutto l’inverno 2011/2012 il Mare di Bering è rimasto gelato, stretto nella morsa del ghiaccio che ha bloccato il traffico marittimo diretto alle coste occidentali dell’Alaska. Benchè sulla superficie di questo tratto di Oceano il ghiaccio si formi ogni anno, durante questo ultimo inverno si è esteso su una superficie insolitamente ampia, e secondo le analisi del National Snow and Ice Data Center degli Stati Uniti si tratta di un vero e proprio record: durante tutta la stagione la superficie occupata dal ghiaccio è rimasta di circa il 20-30% al di sopra del valore medio dell’ultimo ventennio del XX secolo e addirittura mai prima d’ora a febbraio la superficie occupata dal ghiaccio era stata tanto grande quanto quest’anno!

Ghiaccio che ancora adesso fa fatica a ritirarsi, come confermato anche da questa immagine raccolta agli inizi della scorsa settimana dal satellite Aqua della NASA. Il Mare di Bering è caratterizzato quindi da una situazione opposta a quella dell’Oceano Artico, dove a causa di temperature insolitamente miti in questo inizio di 2012 la superficie della banchisa è rimasta costantemente al di sotto dei valori normali.

Pubblicato il 28 marzo 2012 - Commenti (0)
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Alaska sepolta dalla neve


Colpa di un inverno piuttosto mite ma anche molto umido.

La scorsa settimana l’ennesima intensa perturbazione (visibile nell’immagine ripresa dai satelliti della NOAA) ha portato copiose nevicate in Alaska, dove nell’ultimo mese la neve è caduta assai abbondante, creando molti disagi anche in questo stato abituato ai rigori dell’inverno artico. La neve difatti in tutto il territorio alaskano è caduta con più abbondanza di quanto non faccia normalmente in questo periodo, e nella principale città dello stato, Anchorage, sono già caduti quasi due metri di neve, circa il doppio del normale.

Come mai così tanta neve? Paradossalmente, la colpa è di un inverno che in Alaska si sta mostrando piuttosto mite, con il continuo afflusso di correnti relativamente miti ma, a causa della loro provenienza, anche decisamente più umide del normale (sono masse d’aria che arrivano dal Pacifico anziché dall’Oceano Artico): poiché in Alaska, nonostante le temperature al di sopra della norma, fa comunque piuttosto freddo (lo stato si trova ai margini del Circolo Polare Artico), le insistenti precipitazioni si sono inesorabilmente trasformate in abbondanti nevicate.

Del resto il freddo era già arrivato a novembre quando, al contrario dell’ultimo periodo, le temperature hanno fatto registrare in tutta la regione valori decisamente al di sotto delle medie stagionali: per l’Alaska quello del 2012 è stato difatti il sesto novembre più freddo degli ultimi 100 anni, caratterizzato tra l’altro da nevicate insolitamente copiose per tale periodo dell’anno.

Pubblicato il 18 gennaio 2012 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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