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Aumenta la quantità di calore accumulata dai mari di tutto il Pianeta
Grazie alla elevata capacità termica dell’acqua (capacità cioè di immagazzinare calore) gli oceani, che di questa sostanza contengono enormi quantità, contengono molta più energia di quella presente nell’Atmosfera o nella superficie dei continenti: in effetti nei primi due metri di oceano è immagazzinato tanto calore quanto quello presente in tutta la colonna atmosferica che gli si poggia sopra. Ecco perché, grazie alla capacità di immagazzinare e rilasciare calore lentamente su lunghi periodi di tempo, gli oceani svolgono sul clima terrestre una fondamentale azione stabilizzatrice.
Tuttavia negli ultimi decenni la quantità di calore conservata negli oceani è progressivamente aumentata e recenti analisi svolte dai ricercatori della NOAA hanno dimostrato che nel 2011 l’energia contenuta negli oceani del Globo ha raggiunto un massimo senza precedenti nell’ultimo mezzo secolo.
In particolare, come evidenziato dall’immagine che descrive le analisi degli studiosi della NOAA, nel 2012 in gran parte dei mari del Pianeta la quantità di energia immagazzinata si è rivelata maggiore (aree colorate della tonalità dell’arancione) rispetto alla media del periodo compreso fra il 1955 e il 2006.
Poche le zone marine in cui nel primo strato marino si è osservata una concentrazione di energia inferiore rispetto alla media: fra queste soprattutto il Pacifico Tropicale, dove però era in atto un intenso episodio di Niña, che comporta il raschiamento e lo spostamento delle acque più calde, direttamente riscaldate dal sole, sul settore più occidentale di questo bacino.
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08 agosto 2012 - Commenti
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