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Un’ondata di gelo e neve da record


L'ondata di gelo e neve è paragonabile a quelle storiche del 1929, 1956 e 1985.

Nell’ultima settimana all’improvviso l’inverno ha alzato prepotentemente la voce e l’Italia è piombata in un’ondata di gelo e neve che si può tranquillamente considerare fra le più intense degli ultimi 100 anni, paragonabile a quelle del 1929, 1956 e 1985. La neve è caduta abbondante in molte zone dell’Italia, specie nel versante adriatico della penisola: numerosi paesi nell’entroterra di Romagna, Marche, Abruzzo e Molise risultano difatti bloccati da oltre un metro di neve, ma la neve sta creando grandi disagi anche in altre regioni del Paese mentre Roma, con la copiosa nevicata di venerdì 4 febbraio, ha dovuto far fronte a un’emergenza assai insolita per una città che anche in inverno gode normalmente di un clima relativamente mite. Insomma, tanta neve già dagli inizi della settimana passata.

Il gelo invece ha raggiunto l’apice nel fine settimana, con le temperature che hanno toccato valori anche di oltre 10 gradi sotto zero e che in molte zone del Centro nord son rimaste negative per tutto il giorno. L’ondata di forte maltempo invernale, oltre all’Italia, in realtà ha interessato anche buona parte dell’Europa Orientale e Centrale, ed è stata scatenata dalle gelide correnti siberiane provenienti dai confini più orientali del continente. L’immagine, che descrive le analisi degli studiosi della NOAA, mostra in particolare come nella settimana tra il 29 gennaio e il 4 febbraio quasi tutta l’Europa abbia dovuto sopportare temperature inferiori alla norma, in alcuni casi anche di 9-10 gradi (tonalità del blu scuro), mentre in Italia a battere i denti dal freddo sono state soprattutto le regioni del Centro nord.

Pubblicato il 07 febbraio 2012 - Commenti (0)
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Fine del caldo, in arrivo il gelo

Dopo un periodo di caldo anomale, il gelo scenderà sulla penisola italiana.
Dopo un periodo di caldo anomale, il gelo scenderà sulla penisola italiana.

L’anticiclone delle Azzorre che ha insistito sull’Italia per più di un mese, portando tempo in prevalenza bello e temperature miti, comincerà tra venerdì e domenica ad indebolirsi, per une debole perturbazione in arrivo dalla Spagna.
Poi alla fine di domenica arrivano sull’Italia correnti polari che porteranno fino al 20 gennaio freddo evento su tutta la penisola e anche nevicate fino a quote molto basse su Abruzzo, Molise Puglia, Lucania a Calabria.

Venerdì 13: un po’ di nubi su regioni tirreniche, Veneto Marche, Umbria, Media Puglia, Lucania, Ovest Sardegna, Nordest Sicilia. Sereno sulle altre regioni. Nella notte nebbie e gelate al Nord.

Sabato 14: nubi su Liguria, Emilia,Lazio, rilievi abruzzesi, Campania, Lucania, Calabria e Isole. Piogge in Calabria. Nebbie e gelate di notte e al primo mattino al Nord, Umbria e Toscana.

Domenica 15: nubi su Basso Piemonte, Levante ligure, Emilia, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e al Sud. Sereno sulle altre regioni. Piogge su Calabria, Est Sicilia. Deboli venti di Bora sull’Adriatico, in sensibile aumento dalla sera.

Lunedì 16: sereno su Alpi e Toscana. Nubi sul resto d’Italia. Piogge su Sardegna, Sicilia, Puglia. Nevicate fino a quote di 300-500 metri su Abruzzo e Molise e oltre 500 m sul Nord della Sicilia. Possibili nevicate anche lungo le coste abruzzesi.

Pubblicato il 12 gennaio 2012 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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