03
apr

Primavera: record di meteoropatici

Con l’arrivo della primavera le statistiche mediche dicono che sei italiani su dieci con età tra i 30 e i 60 anni rischiano di andare incontro ad un esaurimento nervoso con i tipici sintomi di stanchezza cronica, umore basso, abulia, insonnia, disturbi digestivi. Insomma un mixing temibile di sintomi che talvolta sfociano in una depressione.
La causa? In marzo e aprile siamo inondati all’improvviso di luce, tepore e la natura ci chiede di partecipare al suo risveglio, di seguire i suoi frenetici ritmi, di liberare la vitalità e gli istinti primordiali, primi tra i quali quelli di natura sessuale.

Ma la nostra cultura, attraverso millenni di generazioni, ci ha abituato ad imbrigliare, attraverso il rigoroso controllo della mente, i nostri istinti. Insomma, ormai per abitudine da tempo acquisita, tendiamo a reprimere l’ondata di desideri, di emozioni e di sensazioni che sgorgano dal nostro subconscio.
 Anche i giovani sono vittime di questa sindrome primaverile perché a scuola giocano troppo poco e a casa sono pressati da continui impegni o di studio o sportivi. Così quando arriva la primavera non siamo in grado di rompere la routine quotidiana e di uscire dal nostro guscio perché abbiamo già esaurito tutte le nostre forze in inverno, ossia nella stagione nella quale invece la natura ci chiedeva di riposare e di assecondare i ritmi. Unica consolazione per i “meteoropatici da primavera”: via via che la stagione assume connotati più stabili e più estivi, anche i sintomi dell’esaurimento tendono a dissolversi.

Pubblicato il 03 aprile 2012 - Commenti (0)
24
gen

Perturbazione in arrivo

Un fine settimana scialbo, dal punto di vista meteo nonostante il passaggio di due perturbazioni atlantiche. La prima perturbazione, giunta ieri, giovedì, al Centro nord, insisterà sull’Italia anche oggi e domani; la seconda arriverà domenica con riflessi anche sul lunedì. Entrambi le perturbazioni però saranno sospinte da forti correnti nord occidentali le quali però, costrette ad aggirare la barriera alpina, lasceranno all’asciutto il Nord Italia, per raggiungere invece le regioni centro-meridionali, ma con pochi fenomeni di rilievo. In compenso le miti e intense correnti Nord atlantiche terranno lontane il gelo e le nebbie e faranno risalire ovunque le temperature.

Fase 1: condizioni di alta pressione, con scarsa nuvolosità. E’ da poco andata via una perturbazione; belle giornate con venti freschi e cielo limpido;
 
Fase 2: alta pressione, cielo limpido, con temperature più elevate. Le perturbazioni sono ancora molto lontane. Questa fase può durare qualche settimana; belle giornate senza vento, tiepida di giorno, freddina di notte;
 
Fase 3: pressione atmosferica in lieve calo, lento aumento della nuvolosità alta e sottile, caldo in aumento. La parte più consistente della perturbazione è ormai ad appena 500-800 km di distanza; giornate un po’ “pesanti”, con elevata umidità, sole pallido, cielo lattiginoso, spesso nebbioso;
 
Fase 4: pressione in sensibile calo, nubi in aumento, pioggerella in intensificazione, umidità elevata, temperatura ancora relativamente alta, venti dai quadranti meridionali; giornate grigie e tristi perché cariche di nuvole con pioggerella insistente;
 
Fase 5: arrivano i venti freddi settentrionali, le piogge assumono carattere di rovescio o temporale, la pressione riprende a salire e l’umidità diminuisce; giornate “pazzerelle” con rovesci intermittenti, in genere fredde ma anche con i primi scorci di cielo azzurro;
 
Fase 6: la pressione continua a salire, le nubi si diradano e torna il sole, ma la temperatura rimane piuttosto bassa; giornate frizzanti, piene di colori, con aria fresca di notte e al primo mattino.

Ebbene sembra esservi uno stretto legame tra le sei fasi meteorologiche e il nostro stato psicofisico:

Le fasi 3, 4 e 5 sono sicuramente le più critiche, sostanzialmente perché offrono un alto numero di stimoli ambientali mutevoli al nostro corpo;

Gli infarti sono più ricorrenti nelle fasi 3 e 4 e nei casi di caldo afoso, mentre il loro numero raggiunge il minimo nelle fasi 1 e 6;

Ulcere e mal di testa si aggravano nella fase 4;

Malumore, nervosismo e depressione si accentuano nelle fasi 3 e 4;

Anche le nascite sono legate a questa classificazione: per le donne gestanti, le doglie sopravvengono spesso proprio in concomitanza con la fase 3 e il parto con la fase 4.

Il raffreddore o l’influenza sono molto spesso collegati al passaggio di fronti freddi (fase 5), specie se il loro arrivo avviene dopo un lungo periodo di siccità. E l’aria fredda che segue il fronte (fase 6) spinge le persone a rintanarsi in luoghi chiusi, dove il contagio diventa di conseguenza più rapido.

Pubblicato il 24 gennaio 2012 - Commenti (0)
14
set

Autunno, curarsi di più e sentirsi meglio

L’autunno con primi bruschi, seppure temporanei,  freddi, con le numerose giornate nebbiose o caliginose e,  soprattutto, con molte giornate grigie e piovose,  è, notoriamente, la stagione che più delle altre induce momenti di tristezza e di malinconia fino a alla ricomparsa di stati depressivi che si erano sopiti nel resto dell’anno.

Tuttavia per tenere lontano il malumore scatenato dal tempo uggioso non vi è migliore cura che sentirsi in forma e in armonia con il proprio corpo.

Molte persone reagiscono con la tristezza all'arrivo dell'autunno. La soluzione? Volersi bene.
Molte persone reagiscono con la tristezza all'arrivo dell'autunno. La soluzione? Volersi bene.

Ecco perché per la malinconia sono un efficace antidoto gli esercizi ginnici, la palestra, la cura del viso e della pelle.
Insomma se di fronte allo specchio ci vediamo un po’ più belli del solito, ci sentiremo senz’altro ricaricati anche di dentro.
Per questo non vanno trascurati soprattutto i capelli che proprio in autunno entrano in crisi e divengono opachi e spenti, indeboliti dal cambio del nostro metabolismo e dalle intemperie stagionali, con conseguente perdita di volume e lucentezza.
Un consiglio da parte del vostro parrucchiere e l’impiego di prodotti ad hoc, purché di qualità, sono gli strumenti più efficaci per mantenere i capelli al massimo splendore. Sentirsi a posto dalla… testa ai piedi è insomma il modo migliore per contrastare l’abbassamento della soglia umorale.

Pubblicato il 14 settembre 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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