26
mar

Perché le nuvole non cadono

Il vapore liberato da oceani, mari, laghi, fiumi e vegetazione, viene trasportato verso l’alto dalle correnti aeree ascendenti di varia natura: moti convettivi al di sopra delle superfici più soleggiate, sollevamento forzato sul lato sopravvento agli ostacoli orografici, sollevamento di origine frontale (ovvero aria fredda che si incunea sotto l’aria calda che incontra oppure aria calda che è costretta a sollevarsi quando incontra aria più fredda).

Nell’ascesa la massa d’aria, viaggiano dalla pressione, più elevata,  al suolo verso quella, più bassa, in quota, si espande. Ma l’espansione fa sì che essa si raffreddi di 1°C ogni 100 metri di ascesa, fino a raggiungere, prima o poi, la saturazione. A questo punto l’ulteriore ascesa e il  conseguente ulteriore raffreddamento della massa d’aria ormai satura,  determini l’unione delle molecole di vapore eccedente, generando in tal modo goccioline di nube (droplet).

Le neonate gocce di nube hanno diametri intorno a 10-50 millesimi di millimetro e concentrazioni di 300-600 milioni per metro cubo. 

Ma come fa la nube a restare sospesa nel cielo. Insomma perché, seppure lentamente, il peso delle sue goccioline non la fa cadere a terra?

Ebbene, le sue microscopiche goccioline galleggiano nell’aria perché sostenute dalle stesse correnti ascendenti che hanno portato alla saturazione il vapore acqueo.

Pubblicato il 26 marzo 2013 - Commenti (0)
17
mag

Meteo da venerdì 18 a lunedì 21 maggio

Tra oggi, venerdì, e lunedì, tre perturbazioni atlantiche porteranno nuvole e qualche pioggia sulle regioni di Nordovest e poi, tra domenica lunedì, rovesci e temporali diffusi, anche di forte intensità, su tutto il Centronord. Temperature al di sotto della media tra domenica lunedì sul Nord Italia. Sulle regioni meridionali invece si affaccerà di nuovo l’anticiclone Nord africano il quale tra sabato e lunedì, oltre portarvi tempo bello e soleggiato, darà luogo anche ad una breve moderata ondata di caldo con temperature massime per lo più comprese tra 27 e 30 gradi.

Ma ecco in dettaglio il tempo fino a lunedì:

Venerdì 18: Al mattino nubi su regioni di Nordovest ma con poche piogge, limitate alle Alpi occidentali e alla Val d’Aosta. Nel pomeriggio rasserena sulle regioni di Nordovest; nubi invece su Sardegna, regioni di Nordest e centrali ma senza la minaccia di altre piogge. Bel tempo al Sud per tutto il giorno.

Sabato 19: Al mattino nubi su regioni di Nordovest con deboli piogge sulle Alpi occidentali. Al pomeriggio schiarite sulle regioni di Nordovest; nubi in aumento su regioni di Nordest, regioni tirreniche e Isole maggiori ma senza piogge. Bel tempo al Sud.

Domenica 20: Al mattino nubi su tutto il Centronord, rovesci e temporali diffusi su Toscana, Umbria, Marche , Sardegna e tutto il Nord Italia, tranne le Dolomiti e le Venezie. Nel pomeriggio e nella sera ancora rovesci e temporali , anche di forte intensità, su tutto il Centronord e sulla Sardegna. Dalla sera rovesci anche in Campania e Puglia. Ancora bel tempo sul resto del Sud.

Lunedì 21: Molte nubi su tutta l’Italia. Al mattino ancora rovesci e temporali diffusi su tutto il Centronord, Foggiano, Campania, anche di forte intensità. Al pomeriggio rovesci su Umbria Toscana, Ovest Sardegna e tutto il Nord, tranne Ponente ligure ed Emilia. Nella sera ancora rovesci su Alta Toscana; qualche pioggia su Lombardia, Alpi centro-orientali.

                                                                                                             www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 17 maggio 2012 - Commenti (0)
24
apr

Modifica artificiale del clima

Bufala o realtà?

Nel novembre del 2009, dopo un’abbondante nevicata che ha imbiancato la città di Pechino, i meteorologi cinesi hanno annunciato che tutta quella neve era... farina del loro sacco! Almeno questo è ciò che sostenne in tale occasione il direttore dell’Ufficio Modificazione del Tempo della Cina, una vera e propria agenzia governativa che lavora nel tentativo di modificare gli eventi atmosferici. In realtà non è chiaro se il lavoro di tale Ufficio abbia in effetti ottenuto simili risultati o se, molto più probabile, la nevicata sia coincisa solo per caso con un esperimento degli scienziati cinesi: ciò che invece è certo è che i tentativi di controllare il tempo sono iniziati molto tempo fa, e i primi risalgono addirittura alla fine del XIX secolo.

In particolare già nel 1871 Edward Powers, un ingegnere civile di Chicago, pubblicò un libro dal titolo eloquente: “La Guerra e il Tempo, o La Produzione Artificiale della Pioggia”. Nelle pagine del libro egli esortava il governo a finanziare un progetto che consentisse di causare la pioggia a comando, e indicava come possibile metodo di controllo del tempo l’utilizzo di batterie di cannoni che potessero in qualche modo generare correnti di aria calda e fredda. E sul finire del XIX il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti finanziò effettivamente diversi test in cui venivano rilasciati esplosivi all’interno delle nuvole con l’intento di scatenare la pioggia: i risultati però non dovettero essere soddisfacenti se è vero che il Chicago Times scrisse che sarebbe stato meno ridicolo spendere tali soldi se fossero stati “utilizzati nel tentativo di produrre fischietti utilizzando code di maiale”.

Eppure i tentativi continuarono e qualcuno acquistò anche notevole fama spacciandosi per novello stregone del tempo: nel 1916 ad esempio la città di San Diego, sofferente per un grave periodo di siccità, per risolvere il problema chiamò Charles Mallory Hatfield, celebre perché sosteneva di poter scatenare la pioggia utilizzando un particolare miscuglio di sostanze chimiche. Tuttavia egli ebbe in tale occasione anche troppo successo, perche dal cielo arrivò un vero proprio diluvio d’acqua che produsse danni e vittime in quantità: chiaramente il novello stregone non venne pagato e dovette anzi darsela a gambe in tutta fretta.
Ebbe sicuramente più successo Vincent Schaefer, dipendente della General Electric che nel 1946, in volo nei dintorni di New York, ottenne la neve spargendo tra le nubi qualche chilo di ghiaccio secco. Ma come scoprì assai presto, anche il successo può essere amaro. L’anno successivo difatti, assieme al premio Nobel per la chimica Irving Langmuir, tentò di deviare il corso di un uragano in movimento verso la Florida spargendo grosse quantità di ghiaccio secco nell’occhio del ciclone: la tempesta in effetti cambiò direzione e risparmiò la Florida, ma investì con inaudita violenza la Georgia dove causò danni per oltre 5 milioni di dollari. In ogni caso negli anni ’50 l’inseminazione delle nubi con sostanze quali ghiaccio secco o ioduro d’argento divenne pratica piuttosto diffusa, e ancor oggi viene utilizzata, con risultati tuttavia incerti, in alcuni paesi del Mondo.

Pubblicato il 24 aprile 2012 - Commenti (0)
26
gen

Freddo e neve al Nord, piogge al Sud

Un fine settimana che minaccia di essere all’insegna del maltempo con freddo intenso al Nord, neve anche in pianura su Piemonte e Ovest Lombardia, piogge su Liguria, Medio Adriatico, Isole e al Sud. Il ritorno di una fase di tempo prettamente invernale è collegata all’arrivo di un vortice di bassa pressione, ora sulle Isole britanniche ma che, sabato 28, raggiungerà il Sud della Francia, per poi sfociare nel Mediterraneo Nord occidentale, ad Ovest della Corsica. Il freddo intenso entro la fine del mese si propagherà a tutta l’Italia ove insisterà fino a tutta la prima settimana di febbraio. Per di più è probabile, intorno al 31 gennaio, un secondo episodio nevoso che, questa volta, dovrebbe coinvolgere non solo il Piemonte e la Lombardia ma anche l’Emilia e la Toscana. Insomma quest’anno la tradizione popolare dei “giorni della merla” è stata pienamente rispettata.

Ma ecco in dettaglio il tempo per il fine settimana.

Venerdì 27: nubi su Alpi, regioni di Nordovest, Isole maggiori, deboli nevicate in Val d’Aosta; sereno sul resto d’Italia; gelate nelle zone interne del Centro; freddo su Puglia, Calabria ionica;

Sabato 28: cielo molto nuvoloso o coperto su tutte l’Italia; piogge in Liguria, Sudest Sardegna;; nevicate moderate su Val d’Aosta e anche in pianura dal pomeriggio sul Piemonte e dalla sera anche sulla Lombardia occidentale; nevicate fino a bassa quota anche sui rilievi liguri. Freddo su tutto il Nord Italia.

Domenica 29: coperto su regioni di Nordovest; sereno su Toscana e Lazio; nuvoloso sul resto d’Italia; piogge sul Ponente ligure, Marche, Abruzzo Molise e su tutto il Meridione (tranne la Campania); temporali sulle Isole; neve su Val d’Aosta e al mattino ancora anche sul Piemonte; neve anche sui rilievi emiliani e vicine zone pedemontane. freddo su tutto il Nord Italia.

Lunedì 30: nuvoloso o molto nuvoloso su tutta l’Italia; piogge su Lazio e coste abruzzesi; temporali sulle Isole; neve oltre 300 metri su Abruzzo e Molise; freddo su tutta l’Italia per gelidi e intensi venti orientali dai Balcani.

                                                                                                             www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 26 gennaio 2012 - Commenti (0)
02
mag

Perché le nuvole… non cadono

Il vapore liberato da oceani, mari, laghi, fiumi e vegetazione viene trasportato verso l’alto dalle correnti aeree ascendenti di varia natura: moti convettivi al di sopra delle superfici più soleggiate, sollevamento forzato sul lato sopravvento agli ostacoli orografici, sollevamento al passaggio di un fronte freddo e o di un fronte caldo, risucchio dell’aria verso l’alto là dove sta passando la bassa pressione di una perturbazione atlantica o nord africana.

     Nell’ascesa verso pressioni via via minori, l’aria si raffredda, per espansione, di 1° C circa ogni 100 metri, fino a raggiungere, prima o poi, la saturazione. A questo punto sarebbe naturale attendersi che, qualora l'ascesa prosegua, l’ulteriore raffreddamento determini la condensazione del vapore acqueo ovvero l’unione delle molecole di vapore eccedente, generando in tal modo goccioline di nube (droplet). Ma come fa la nube a restare sospesa nel cielo? Insomma perché, seppure in modo lento, il peso delle sue goccioline (diametri intorno a 10-50 millesimi di millimetro e concentrazioni di 300-600 milioni per m3)  non la fa cadere verso il suolo?

     Ebbene, in realtà le microscopiche droplets galleggiano nell’aria perché sostenute dalle stesse correnti ascendenti che hanno portato alla formazione della nube stessa.

Pubblicato il 02 maggio 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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