27
giu

Brucia la Russia

La scorsa settimana le autorità russe sono state costrette a dichiarare lo stato di emergenza in diverse zone della parte centrale della nazione a causa di numerosi furiosi incendi. In particolare, come mostra anche l’immagine raccolta dal satellite Terra della NASA, lunedì 18 giugno si contavano ben 198 focolai di incendio fuori controllo, mentre gli ettari andati in fumo nel corso dei giorni precedenti ammontavano già a 8300 e sono ulteriormente cresciuti negli ultimi giorni. Secondo le autorità russe la crisi si è scatenata quando alcuni agricoltori hanno perso il controllo delle fiamme utilizzate per ripulire i campi, ma senza dubbio un contributo importante lo hanno avuto anche i fulmini, che hanno trovato un ambiente ideale per innescare gli incendi che ancora adesso divampano in molte zone. L’emergenza incendi infatti è stata favorita dalle piogge relativamente scarse degli ultimi mesi e dal maggio eccezionalmente caldo di quest’anno: in effetti, secondo le analisi della NOAA, a livello planetario quello di quest’anno è stato il secondo maggio più caldo di sempre (superato solo da quello del 2010), e fra le zone del mondo che hanno fatto registrare temperature maggiormente al di sopra della norma ci sono anche le regioni centrali russe, dove anche aprile è stato incredibilmente caldo, caratterizzato da temperature eccezionalmente elevate per quel periodo. Del resto alcuni degli incendi che stanno bruciando grosse fette di territorio nel cuore della Federazione Russa sono fuori controllo addirittura da diverse settimane, con i vigili del fuoco che combattono contro le fiamme oramai dalla fine di aprile.

Pubblicato il 27 giugno 2012 - Commenti (0)
21
lug

I satelliti meteorologici che salvano la vita

Hai visto mai


I numerosi satelliti meteorologici in orbita attorno alla Terra, oltre a fornire una gran quantità di preziose informazioni utili per la ricerca scientifica e per le previsioni del tempo, vengono talvolta utilizzati anche per un altro importantissimo scopo, di cui però la maggior parte delle persone non è a conoscenza: le operazioni di ricerca e soccorso che si svolgono attraverso tutto il Pianeta. Tutto avviene all’interno di un programma internazionale, il COSPAS-SARSAT, che fornisce sostegno alle operazioni di salvataggio in atto in ogni luogo del Mondo: ideato da Canada, Francia, USA e Russia il sistema è progettato per assistere, attraverso l’utilizzo di diverse reti satellitari (fra cui appunto quelle normalmente utilizzate per scopi meteorologici), le operazioni di soccorso e nel corso degli anni ha raccolto l’adesione di numerosi altri paesi, fra cui anche l’Italia.

L’internazionalità del programma si riflette anche nella sua sigla, che per descriverne le principali attività unisce un acronimo russo e uno americano: COSPAS sta difatti per "Cosmichheskaya Sistyema Poiska Avariynich Sudov", che in russo significa Sistema Spaziale per la Ricerca delle Navi in Pericolo, mentre il termine SARSAT indica le parole inglesi “Search and Rescue Satellite Aided Tracking system”, ovvero Sistema Satellitare di Localizzazione per la Ricerca e Soccorso. Ebbene nel corso del 2010 il programma COSPAS-SARSAT ha contribuito a salvare nel Mondo la vita di 2338 persone, in diverse missioni di soccorso indicate, nella mappa riprodotta dagli analisti della NOAA, dai pallini di colore verde.

Pubblicato il 21 luglio 2011 - Commenti (0)

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Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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