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Una tempesta di sabbia su Israele e Palestina
(Immagine: NOAA)
Lo scorso mercoledì 1 maggio il satellite americano Suomi NPP, gestito da NOAA e NASA, nel sorvolare il Medio Oriente ha raccolto questa immagine, immortalando così la grande tempesta di sabbia che quel giorno ha parzialmente oscurato i cieli di Israele e Palestina, per poi finire la sua corsa al di sopra delle acque del Mediterraneo Orientale. L’enorme nube che ha avvolto la regione si è formata sul Deserto del Sinai, dove una perturbazione in transito ha sollevato nell’atmosfera grandi quantità di polvere e sabbia. Questa tempesta di sabbia non ha creato in realtà particolari disagi e segue a esattamente un mese di distanza quella che, ben più imponente, ha investito queste stesse zone il primo di aprile e che almeno in Israele è considerata al contrario la peggiore degli ultimi 4 anni: in tale occasione infatti in gran parte del paese la visibilità orizzontale è scesa al di sotto del chilometro (paragonabile quindi all’effetto della nebbia) e le autorità israeliane sono state costrette a chiudere i principali aeroporti civili, compreso quello di Tel Aviv, mentre il Ministero per l’Ambiente di Israele ha provveduto a lanciare un allerta a livello nazionale per le elevate concentrazioni di polveri nell’aria, con alcune città come Gush Dan e Haifa in cui si sono registrati livelli di inquinamento addirittura 40 volte superiori alla norma.
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08 maggio 2013 - Commenti
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