07
set
Dopo 6 giorni consecutivi di piogge ora qua ora là su quasi tutta l’Italia, da oggi e per altri 4-5 giorni ritorna il bel tempo per merito di un’alta pressione centrata sulla Britannia ma estesa a tutta l’Italia. Quindi tempo ovunque soleggiato sia ai mari che ai monti e per di più con temperature gradevoli perché le massime si manterranno ovunque sotto 31 gradi.
Ma ecco in dettaglio il tempo fino a lunedì:
Venerdì 7
Poche nubi innocue su Calabria e Nord della Sicilia. Sereno sul resto d’Italia. Temperature massime intorno 27-30 gradi. Ventoso sui mari del Sud per venti di Maestrale.
Sabato 8
Un po’ di nubi su Alpi occidentali e Val d’Aosta ma senza la minaccia di pioggia. Sereno sul resto d’Italia. Temperature massime intorno 27-30 gradi con qualche rara punta di 31 gradi al Sud. Venti ovunque deboli.
Domenica 9
Un po’ di innocue nuvole sul Piemonte. Bello soleggiato sul resto d ‘Italia. Temperature massime intorno 27-30 gradi. Venti deboli.
Lunedì 10
Ancora bel tempo su tutta l’Italia. Temperature massime invariate. Venti deboli.
Pubblicato il
07 settembre 2012 - Commenti
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24
apr
Bufala o realtà?
Nel novembre del 2009, dopo un’abbondante nevicata che ha imbiancato la città di Pechino, i meteorologi cinesi hanno annunciato che tutta quella neve era... farina del loro sacco! Almeno questo è ciò che sostenne in tale occasione il direttore dell’Ufficio Modificazione del Tempo della Cina, una vera e propria agenzia governativa che lavora nel tentativo di modificare gli eventi atmosferici.
In realtà non è chiaro se il lavoro di tale Ufficio abbia in effetti ottenuto simili risultati o se, molto più probabile, la nevicata sia coincisa solo per caso con un esperimento degli scienziati cinesi: ciò che invece è certo è che i tentativi di controllare il tempo sono iniziati molto tempo fa, e i primi risalgono addirittura alla fine del XIX secolo.
In particolare già nel 1871 Edward Powers, un ingegnere civile di Chicago, pubblicò un libro dal titolo eloquente: “La Guerra e il Tempo, o La Produzione Artificiale della Pioggia”. Nelle pagine del libro egli esortava il governo a finanziare un progetto che consentisse di causare la pioggia a comando, e indicava come possibile metodo di controllo del tempo l’utilizzo di batterie di cannoni che potessero in qualche modo generare correnti di aria calda e fredda. E sul finire del XIX il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti finanziò effettivamente diversi test in cui venivano rilasciati esplosivi all’interno delle nuvole con l’intento di scatenare la pioggia: i risultati però non dovettero essere soddisfacenti se è vero che il Chicago Times scrisse che sarebbe stato meno ridicolo spendere tali soldi se fossero stati “utilizzati nel tentativo di produrre fischietti utilizzando code di maiale”.
Eppure i tentativi continuarono e qualcuno acquistò anche notevole fama spacciandosi per novello stregone del tempo: nel 1916 ad esempio la città di San Diego, sofferente per un grave periodo di siccità, per risolvere il problema chiamò Charles Mallory Hatfield, celebre perché sosteneva di poter scatenare la pioggia utilizzando un particolare miscuglio di sostanze chimiche. Tuttavia egli ebbe in tale occasione anche troppo successo, perche dal cielo arrivò un vero proprio diluvio d’acqua che produsse danni e vittime in quantità: chiaramente il novello stregone non venne pagato e dovette anzi darsela a gambe in tutta fretta.
Ebbe sicuramente più successo Vincent Schaefer, dipendente della General Electric che nel 1946, in volo nei dintorni di New York, ottenne la neve spargendo tra le nubi qualche chilo di ghiaccio secco. Ma come scoprì assai presto, anche il successo può essere amaro. L’anno successivo difatti, assieme al premio Nobel per la chimica Irving Langmuir, tentò di deviare il corso di un uragano in movimento verso la Florida spargendo grosse quantità di ghiaccio secco nell’occhio del ciclone: la tempesta in effetti cambiò direzione e risparmiò la Florida, ma investì con inaudita violenza la Georgia dove causò danni per oltre 5 milioni di dollari. In ogni caso negli anni ’50 l’inseminazione delle nubi con sostanze quali ghiaccio secco o ioduro d’argento divenne pratica piuttosto diffusa, e ancor oggi viene utilizzata, con risultati tuttavia incerti, in alcuni paesi del Mondo.
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24 aprile 2012 - Commenti
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03
mag
Un'antico barometro.
Chi non ha provato emozione e stupore di fronte a un temporale, un arcobaleno , una nevicata , una ovattata giornata nebbiosa! E non c’è da meravigliarsi, visto che i più affascinanti fenomeni naturali sono proprio quelli atmosferici. Ecco perché, d’altronde, non c’è poeta che sia rimasto indifferente al loro fascino.
Ma sono moltissimi anche coloro che, al di là del loro contenuto poetico, si interrogano anche sul perché dei fenomeni atmosferici. E tra i curiosi dell’atmosfera sono molti gli appassionati che scrutano in modo scientifico il cielo onde riuscire, addirittura, a cogliere tutti quei sintomi precursori di un imminente mutamento del tempo locale. Questo atteggiamento, del resto, è lo stesso tenuto da sempre dal contadino allo scopo di meglio proteggere dalle avversità atmosferiche il raccolto dei campi.
Ma per prevedere l’evoluzione del tempo oggigiorno i meteofili possono contare non solo, come ha fatto per secoli il contadino, sulle “osservazioni a vista” del cielo, ma anche su una serie di strumenti, ormai accessibili a tutti, come l’anemometro, il barometro, l’igrometro e il termometro. E così, attraverso i dati di vento, pressione, umidità e temperatura dell’aria misurati, istante per istante, da tali strumenti, non solo potrete meglio comprendere i fenomeni meteo ma riuscirete anche ad azzardare previsioni locali fino a 6-12 ore.
Insomma con questi strumenti potrete improvvisarvi meteorologi, seppure…in erba. Noi comunque in questo corso di “meteorologia on line” vi aiuteremo non solo a comprendere meglio i fenomeni osservati a vista e con gli strumenti, ma vi sveleremo, appunto, anche… i trucchi per fare una buona previsione locale sulla base delle misure della vostra stazione meteorologica o di quella a voi più vicina o sulla base di altri dati reperibili su Internet, come quelli relativi ai radiosondaggi in quota, ai satelliti e radar meteorologici e alle mappe previste di pressione, temperatura, umidità e vento.
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03 maggio 2011 - Commenti
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