03
lug
Condizionatori: amici o nemici?
(foto Thinkstock)
E’ appena iniziata una nuova ondata di caldo che interesserà quasi tutta la penisola e allora in queste situazioni è necessario aiutare il corpo a raffreddarsi.
Per questo anche l’uso di condizionatori d’aria può essere utile, sempre se fatto con cautela e intelligenza, perché non solo è in grado di fornire un comfort adeguato, ma è di fondamentale aiuto per i cardiopatici perché riduce di molto gli sforzi cardiocircolatori necessari per combattere eccessivi sbalzi di temperature o ondate di caldo eccezionali. Ma il condizionatore è un’arma a doppio taglio e, se usato impropriamente, è molto più probabile ricavarne un danno piuttosto che un beneficio. Il problema è lo sbalzo di temperatura che il nostro organismo deve sopportare passando da un ambiente caldo e umido a un ambiente condizionato in maniera esagerata (macchina, ufficio, abitazione).
Il nostro corpo infatti non sopporta sbalzi termici superiori ai 6/7 °C: passare ad esempio da una temperatura di 34 °C a una di 22/23 °C è veramente pericoloso. Per evitare danni alla nostra salute bisognerebbe impostare la temperatura in modo che non ci siano più di 5-6 gradi di differenza rispetto all’ambiente esterno.
Anche la velocità con cui l’aria esce dal condizionatore va regolata con attenzione: mai puntarsi il getto addosso e comunque mai tenerlo troppo forte. Altrimenti torcicollo, raffreddore, otite, laringite, bronchite sono subito in agguato. Gli stessi disturbi possono essere causati anche da altre nostre disattenzioni: rimanere bagnati dopo una nuotata quando soffia un “bel venticello”, viaggiare in auto con i finestrini abbassati, tenere le finestre spalancate mentre si dorme, uscire nelle ore più calde del giorno, dopo essere rimasti a lungo in un locale condizionato.
Pubblicato il 03 luglio 2012 - Commenti (0)