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feb
Il ciclone tropicale Gino
Tempesta potente, ma lontana da zone abitate
La settimana passata l’Atmosfera ha prodotto un mostro meteorologico di grande potenza, il ciclone tropicale Gino. Questa tempesta si è formata già lunedì scorso al di sopra delle calde acque dell’Oceano Indiano Meridionale, e si è rapidamente intensificato, al punto da divenire già il giorno successivo un ciclone tropicale maturo.
In base ai dati raccolti e alle analisi dei meteorologi del Joint Typhoon Warning Center, giovedì scorso nel momento di massima potenza il ciclone tropicale ha alimentato venti a circa 130 chilometri orari, ma con raffiche fino a 155 chilometri orari. Fortunatamente, come confermato anche dall’immagine, raccolta dal sofisticato strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) installato a bordo del satellite Terra della NASA, il violento ciclone tropicale si è mosso lontano dalla terraferma e nel suo percorso al di sopra delle acque dell’Oceano Indiano il luogo abitato cui si è avvicinato di più è l’Isola di Diego Garcia, nell’Arcipelago delle Isole Chagos, da cui comunque si è tenuto a oltre 2000 chilometri di distanza.
Nell’Oceano Indiano Sud-Occidentale Gino è l’ottavo ciclone tropicale della stagione 2012-2013 (in questa regione del Mondo i cicloni si formano durante tutto l’anno e la stagione va dal 1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo), durante la quale a causa di questi violenti fenomeni atmosferici ci sono già state 11 vittime e circa 46 milioni di dollari di danni.
Pubblicato il 20 febbraio 2013 - Commenti (0)