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L'inverno vulcanico che decimò l’umanità
Le più grandi eruzioni degli ultimi 2000 anni si sono verificate, tra il 1600 e il 1800, durante la piccola era glaciale.
La più violenta a memoria d’uomo è quella del Tambora, in Indonesia, che nel 1815 vomitò circa 100 km3 di roccia e portò buio e freddo sull'emisfero Nord tanto che il 1816 viene ricordato come "l’anno senza estate". Appena inferiori per intensità fu nel 1883 l’eruzione del Krakatoa, sempre in Indonesia. Nel secolo scorso le eruzioni più violente furono quelle del monte Agung nel 1963.
Più distruttiva l’eruzione nel 1980 il Monte St. Helens, la più disastrosa di sempre in termini di vite umane e di danni per gli USA. In tempi più recenti memorabile fu l’eruzione del Piñatubo, nelle Filippine, 10 volte più intensa di quella del mote St.Helens. Ma è niente in confronto a quello che avvenne in Indonesia circa 73 mila anni fa, quando il vulcano Toba espulse quasi 2.800 km3 di rocce (28 volte di più del Tambora, e più di 2000 volte il Mount St. Helens).
E' la più grande eruzione negli ultimi 25 milioni di anni. L’evento catastrofico immise così tante polveri nella stratosfera che oscurare il sole per una decina di anni, cosicché durante tutto tale periodo di tempo sulla terra si instaurò ininterrottamente un clima invernale, di origine vulcanica, e che decimò, oltre ad altri essere viventi, la popolazione mondiale fino a ridurla, sembra, a poche decine di migliaia di unità
Pubblicato il 26 febbraio 2013 - Commenti (0)