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Un ritmo stagionale anche nelle fecondità
Studi scientifici hanno dimostrato che anche la fertilità ha un ritmo stagionale. In effetti sembra che la concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale maschile segua un preciso andamento stagionale: bassa in estate fino a raggiun-gere il minimo in settembre ( -20 % rispetto alla media ); più elevata in autunno inoltrato e in inverno, con massimi valori a fine novembre e in febbraio ( + 10% ).
La conferma verrebbe dal fatto che , almeno in USA, il tasso di natalità decresce tra aprile e maggio.
Tuttavia al calo di natalità in primavera inoltrata concorrerebbero anche alcune abitudini alimentari delle donne, per la maggior parte delle quali la stagione estiva diviene un ottima occasione per rientrare “nella linea”, un obbiettivo che viene raggiunto soprattutto riducendo l’apporto di grassi.
Ma questo danneggerebbe la fecondazione perché, sembra che, affinché il ciclo mestruale sia regolare, occorrerebbe che i grassi concorrano al peso corporeo almeno nella misura del 30 %.
Sotto questa soglia il ciclo femminile va incontro a scompensi.
Conclusione:volete aumentare la probabilità di avere un bebè? Ebbene, programmatelo in novembre o in febbraio!
Pubblicato il 08 gennaio 2013 - Commenti (0)