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Un “uragano” sul Mediterraneo


Una perturbazione per qualche ora ha mostrato caratteristiche quasi tropicali

Agli inizi della scorsa settimana, tra lunedì 7 e martedì 8, sui mari compresi fra la Sardegna e le Baleari si è formata una tempesta assai insolita, che mischiava in sé gli elementi tipici delle perturbazioni delle medie latitudini e alcune caratteristiche proprie dei cicloni tropicali: un classico esempio di TLC (Tropical Like Cyclone, letteralmente “quasi un ciclone tropicale”).

I TLC più intensi, che nel Mediterraneo sono anche noti come Medicane, dall’unione dei termini Mediterranean e Hurricane (cioè “uragano”), sono tempeste solitamente molto violente, accompagnate da piogge torrenziali e venti assai forti. In effetti il profondo vortice di bassa pressione della scorsa settimana, a cui è anche stato assegnato il nome Rolf, ha portato abbondanti piogge in Liguria e lungo le nostre regioni tirreniche, mentre in Costa Azzurra sono stati registrati venti che soffiavano a oltre 100 chilometri orari. Quella che era una normale depressione delle medie latitudini si è trasformata in una tempesta ibrida, con caratteristiche quasi tropicali (appunto un TLC), perché ha trovato di fronte a sé il muro dell’alta pressione che occupava l’Europa Orientale, ed è quindi rimasta bloccata per più giorni sopra le acque ancora decisamente calde del Mediterraneo, che le hanno fornito enormi quantità di calore e umidità, in modo simile a quanto avviene con gli uragani nei mari tropicali.

Nel Mediterraneo i TLC, benché siano piuttosto rari, non sono comunque un evento eccezionale, e nelle annate in cui in autunno le acque del mare sono più calde, come avvenuto ad esempio nel 1996 e nel 2005, se ne può formare anche più d’uno nel corso della medesima stagione.

Pubblicato il 16 novembre 2011 - Commenti (1)

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Postato da daniele_bianchino il 02/12/2011 15:31

La ciclogenesi che si è formata nella prima settimana di questo Novembre 2011 non aveva caratteristiche "quasi tropicali", ha difatti perso tutte le carateristiche extratropicali e poi subtropicali e si è trasformata in un vero ciclone tropicale con intensita' di tempesta tropicale, tanto che il Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha classificato il sistema come tempesta tropicale 01M (Rolf). Dunque ne like ne simile ma un vero ciclone tropicale. IL termine improprio TLC è stato coniato negli anni 80 per indicare cicloni di tipo tropicale ma in un mare diverso, e quindi tradotto "come i cicloni tropicali" e non "quasi o simili ai cicloni tropicali". Questo errore è assai ricorrente in molti articoli. Questi cicloni infatti non hanno soltanto "alcune" caratteristiche tropicali ma si trasformano in veri cicloni tropicali con sole caratteristiche tropicali a fenomeno maturo. Lo stesso accade nel medio Atlantico, quando ciclogenesi subtropicali si trasformano in cicloni tropicali (tropical transition), vedi i cicloni tropicali Vince o Grace per esmpio. IL Mediterraneo fra luglio e settembre ha temperature che possono anche superare i +28°C. La soglia di formazione di un ciclone tropicale è un mare di +26°C ma ci sono noti molti casi di cicloni tropicali atlantici occorsi su acque di 20-25°C. Il Mediterraneo non puo' certamente formare uragani di categorie 2-5 ma puo' comunque produrre raramente un uragano di categoria1 e vari sistemi ibridi o del tutto tropicali. Oltretutto, i cicloni tropicali, non hanno dimensioni definite (100-500 km) e se piccoli e quasi-stazionari possono anche continuare ad intensificarsi su un mare chiuso e apparentemente piccolo. Uragani alle medie latitudini e su acque non caldissime sono rari ma possono accadere; vedi i cicloni tropicali Karl 1980, Vince 2005, Grace 2009 e nel Mediterraneo puo' accadere lo stesso identico fenomeno. Uragani nel mediterraneo di categoria 1 sono occorsi nel 1947, 1969, 1982, 1983, 1995, 1996, 2005. Evidenti depressioni o tempeste tropicali sono accadute nel 1986,1990, 1994, 1997, 1999, 2003, 2004, 2006, 2007, 2011.

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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