Scheda - Ecco chi sono i 115 porporati elettori, tutto il mondo è rappresentato

08/03/2013

Il folto gruppo  di grandi elettori - 115 in tutto (clicca qui per vedere chi sono) che dovranno eleggere il successore di Joseph Ratzinger, rappresentano in modo completo l’universalità della Chiesa. Provengono infatti da tutti e 5 i continenti in rappresentanza di ben 65 Paesi diversi. Tuttavia la preponderanza degli europei è consistente, sono infatti ben 62 i cardinali del Vecchio continente con diritto di voto in Conclave. Seguono i nordamericani (Usa e Canada) con 14 voti, quindi incontriamo i cardinali dell’America Latina, che comprendono il Messico, in totale arrivano a 19. L’Africa e l’Asia hanno rispettivamente 11 e 10 voti a disposizione, uno solo invece tocca all’Oceania; si tratta dell’australiano George Pell, arcivescovo di Sydney.


All’interno di questi grandi insiemi geografici si distinguono alcuni gruppi nazionali che prevalgono per numero sugli altri. In particolare va sottolineata la forte presenza di porporati elettori italiani, in tutto sono ben 28. Al secondo posto troviamo gli Stati Uniti con 11 cardinali elettori. Importante anche la rappresentanza di lingua tedesca, 6 infatti sono i cardinali della Germania con diritto di voto in Conclave, ai quali si deve aggiungere un austriaco, l’arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn.


Non è detto che il prossimo Pontefice esca per forza da uno di questi Paesi, e tuttavia è evidente che senza l’appoggio e il sostegno di uno dei gruppi in questione sarà ben difficile eleggere un Papa che abbia i favori dei due terzi del collegio cardinalizio come stabilito dalla legge della Chiesa scritta nel 1996 da Giovanni Paolo II – la Universi dominci gregis – e ulteriormente rafforzata nel senso dell’obbligatorietà di una maggioranza qualificata da Benedetto XVI nel 2007. Subito dopo i gruppi nazionali di testa, troviamo ancora due Chiese di grande tradizione che hanno una rappresentanza abbastanza significativa in Conclave, si tratta di Brasile e Spagna che hanno entrambe 5 cardinali elettori in Conclave. Dietro di loro Polonia e Francia con 4 berrette rosse.


E’ una geografia che vede un baricentro della Chiesa universale ancorato nell’area europea e nord americana con l’eccezione del Brasile. Tuttavia proprio l’Europa registra il calo di vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa più consistente, così come una caduta della fede a livello popolare assai significativa. Altrove, in Asia, Africa e America Latina ma anche in nord America, i dati sono più positivi. Nello scegliere il successore di Benedetto XVI i cardinali terranno presenti anche di questi elementi generali. L’Africa sembra ancora sottorappresentata, la Nigeria è l’unico Paese del africano con più di un cardinale elettore, ne può contare infatti 2. Leggermente differente la situazione in Asia, qui l’India la fa da padrone con i suoi 5 porporati con diritto di voto. In questo caso parrebbe, al contrario, che il Sacro collegio rappresenti bene una delle grandi nazioni del mondo in forte ascesa.


Francesco Peloso

Dossier a cura di Alberto Chiara
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