18/09/2011
Un innovativo modello a scala globale permetterà di studiare l’evoluzione del clima nei prossimi decenni e prevederne gli impatti sull’ambiente e sulla società è stato sviluppato da un consorzio europeo di università ed enti di ricerca, tra cui l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche.
I ricercatori hanno da poco portato a termine una prima simulazione dell’andamento climatico su tutta la Terra dal 1850 al 2009, che ha richiesto 95.000 ore di calcolo mentre sono in corso l’analisi dettagliata dei risultati e le proiezioni per stimare la variabilità climatica fino al 2100, che verranno poi messe in comune con i dati raccolti dagli altri gruppi di ricerca. “La simulazione ha confermato l’aumento di quasi un grado della temperatura globale della superficie della Terra avvenuto negli ultimi 150 anni, già rivelato dalle misure sperimentali”, spiega Antonello Provenzale, del Cnr. “Anche la temperatura media dell’acqua oceanica fino a circa 300 metri di profondità è aumentata globalmente di quasi un grado, con una crescita più rapida negli ultimi 30 anni. I risultati hanno evidenziato inoltre il ritiro dei ghiacci marini artici, passati a fine estate dai più di 8 milioni di chilometri quadrati del 1950 ai circa 5 milioni del 2005". E le proiezioni per i prossimi decenni sono tutt’altro che incoraggianti: è prevista un’ulteriore diminuzione.
Il modello è stato utilizzato anche per studiare la precipitazione su tutto il globo (1850-2009), fondamentale per l’analisi del ciclo idrologico e della disponibilità di acqua. “È uno strumento importante e il suo utilizzo permetterà di iniziare anche in Italia le attività di “climate services” raccomandate dall’Organizzazione meteorologica mondiale, necessarie per un’efficace programmazione delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici” conclude il ricercatore del Cnr.
Gabriele Salari