20/07/2011
L’American Diabetes Association (ADA) ha pubblicato delle nuove linee di condotta per i viaggi aerei della Federal Aviation Association (FAA). Queste linee di condotta, che riguardano solo i viaggi negli Stati Uniti, sono disponibili online. Secondo le linee di condotta aggiornate della FAA, salire a bordo di un aereo con siringhe o altri sistemi di somministrazione dell’insulina è accettabile solo se le fiale/penne/cartucce di insulina hanno un’etichetta ufficiale stampata di una società farmaceutica che identifichi chiaramente il medicinale.
La FAA raccomanda che i passeggeri portino la scatola originale dell’insulina, con l’etichetta e le istruzioni sull’uso. Avere con sé lancette per il monitoraggio della glicemia è accettabile purché le lancette siano ricoperte e portate insieme con un glucometro che abbia stampato il nome del produttore (es. “One Touch”). La FAA raccomanda inoltre che i passeggeri che viaggino con un kit di glucagone lo tengano chiuso nella confezione originale che porti l’etichetta stampata della società farmaceutica. Sebbene ricette e lettere scritte dai medici possano essere utili quando il viaggiatore arriva a destinazione, la FAA, a causa della possibilità di falsificazione, non le accetta più come prova sufficiente della necessità di insulina.
L’insulina rimane stabile in condizioni normali negli aeroporti, ai controlli di sicurezza dei passeggeri e nel passaggio attraverso le macchine a raggi X che controllano il bagaglio a mano. Tali macchine non dovrebbero avere effetti neanche sui reflettometri attuali e sui microinfusori. Se vi fosse qualche dubbio, i passeggeri possono chiedere che il loro bagaglio sia controllato a mano.
Tipi diversi di insuline e siringhe
Come già detto è sempre consigliabile portare con sè l'insulina abitualmente usata in quantità tale da coprire il fabbisogno per 5-7 giorni oltre il tempo previsto per il viaggio.
Se, comunque, la scorta di insulina venisse a mancare, bisogna porre molta attenzione, oltre che al tipo, anche alla concentrazione dell'insulina che si può trovare all'estero.
Infatti in alcuni Paesi extraeuropei sono in commercio insuline a concentrazioni diverse da quelle che si trovano in Italia. E' facilmente comprensibile la differenza tra la somministrazione di una soluzione contenente 40 U.I. di insulina per ml o di una contenente sempre in un ml il doppio di insulina (80 U.I./ml) o più del doppio (100 U.I./ml come quelle vendute in Italia e nei paesi aderenti all'Unione Europea).
Qualora si dovesse ricorrere necessariamente all'uso di insuline a concentrazioni diverse da quella di 100 U.I./ml è importante usare siringhe appropriate (riportanti sulla scala graduata la concentrazione corretta) per prelevare, senza commettere errori, la dose abituale di insulina, qualunque sia la concentrazione di insulina nel flacone.
Analoga attenzione andrà posta qualora si presentasse la necessità di acquistare siringhe monouso all'estero: accertarsi che riportino stampigliata la scala corrispondente alla concentrazione di insulina usata (40 U.I./ml oppure 80 U.I./ml oppure 100 U.I./ml).
Le scorte
Portate con voi l'insulina o gli ipoglicemizzanti orali, le siringhe e le strisce reattive per la misurazione della glicemia in quantità sufficienti a coprire un periodo leggermente più lungo del viaggio e della permanenza in vacanza, soprattutto se all'estero. Dovrebbero essere inclusi due glucometri (messi in bagagli separati) con batterie in più; lancette, strisce per i test e siringhe; per chi usa il microinfusore, gli accessori necessari, batterie di ricambio e insulina e siringhe in caso di guasto del microinfusore. In alcuni Paesi infatti procurarvi quello che vi serve potrebbe crearvi qualche problema per denominazioni o dosaggi diversi.
Non spedite a parte la scorta né mettetela in valigia: la possibilità che i bagagli vengano smarriti, se non addirittura rubati, deve essere messa in conto. È perciò molto più sicuro tenere i farmaci con sé, nel bagaglio a mano.
L'insulina può essere conservata per un mese a temperatura ambiente. Se si soggiorna in climi molto caldi tuttavia, è bene conservarla ugualmente in frigorifero o, almeno, in contenitori termici.
Se usate il glucometro per la misurazione della glicemia, accertatevi di non dimenticarlo e prendete anche delle pile di ricambio.
Nella preparazione dei bagagli prevedere sempre il kit di emergenza per le crisi ipoglicemiche (caramelle, gel, bibite zuccherate, snacks a base di carboidrati complessi come crakers, merendine cerealei…e gucagone..) con una scorta aggiuntiva per gli imprevisti (cancellazione volo aereo, ritardi…) da tenere sempre con sé.
Riassumendo
Due glucometri con batterie di scorta, sistemati in bagagli separati.
Abbastanza insulina, siringhe, lancette e strisce reattive da bastare per l’intero viaggio.
Per chi usa il microinfusore, abbastanza riserve di ogni cosa necessaria, tali da essere sufficienti per l’intero viaggio, batterie di ricambio e scorte di insulina ad azione ritardata (ultralenta o glargina) e di insulina regolare o ultrarapida (lispro o aspart) e siringhe da usare in caso di malfunzionamento del microinfusore o di difetto delle batterie.
I medicinali prescritti (compreso un kit di glucagone di emergenza), per il diabete e per altri problemi di salute.
Alcune provviste di carboidrati semplici, come tavolette di glucosio, caramelle e bevande non dietetiche per alleviare le ipoglicemie.
Provviste di carboidrati complessi, come merendine, crackers al formaggio, barrette ai cereali o altro da usare come spuntini, se un pasto è saltato o ritardato.
Insulina regolare o ultrarapida per intervenire in caso di iperglicemie o per gestire periodi di malattia, anche se esse non facessero parte del normale trattamento del paziente.
Mezzi di identificazione (carta di identità diabetica, collana o bracciale di Medical Alert).
Documenti assicurativi (farsi confermare prima del viaggio quale copertura medica sia resa disponibile da parte dell’assicurazione in caso di malattia all’estero).
Medicinali contro vomito e diarrea.
Consigli per coloro che usano un microinfusore
I pazienti che usano un microinfusore possono continuare la loro routine normale di dosi basale e di bolo, cambiando l’ora sul loro microinfusore una volta arrivati a destinazione. Può dare maggior sicurezza lasciar salire leggermente più del normale i propri valori glicemici per i primi uno o due giorni, piuttosto che rischiare un’ipoglicemia.
I pazienti con microinfusore dovrebbero portare con sé scorte di insulina ad azione lenta (ultralenta o glargine) e di insulina regolare o di un analogo ad azione ultrarapida (lispro o aspart), con siringhe e batterie di riserva da usare in caso di malfunzionamento del microinfusore o di difetto delle batterie. In tali casi, i pazienti dovrebbero essere istruiti su come somministrarsi una dose giornaliera di glargine equivalente alla dose basale totale delle 24 ore. Se il paziente ha un’insulina ultralenta, la dose totale (ancora una volta equivalente all’intera quantità basale) dovrebbe essere divisa fra mattina e sera. Tutte le dosi di insulina ad azione rapida dovrebbero rimanere uguali e devono essere somministrate prima di ogni pasto, come al solito.
Consigli per coloro che prendono medicinali antidiabetici orali
La sincronizzazione degli antidiabetici orali non è così importante come quella dell’insulina. Se il paziente deve assumere due volte al giorno metformina (Glucophage), un tiazolidinedione, o una sulfonilurea, per esempio, può essere più semplice saltare una dose e avere una leggera iperglicemia per 6-8 ore piuttosto che prendere due dosi troppo ravvicinate, rischiando un’ipoglicemia. I pazienti che assumono degli inibitori dell’assorbimento dei carboidrati (ad es. acarbose [Precose]) o uno dei più recenti secretagoghi non sulfoniluree come la repaglinide (Prandin) o la nateglinide (Starlix) possono continuare a prenderli con la normale scadenza prima dei pasti.
Stefania Marchisio