Dossier - Cenone "bio" e sostenibile

Tanti modi stuzzicanti per servire la cena di fine anno in famiglia. E qualche consiglio per sposare gusto e salute. Con un occhio all'ambiente e ai cibi che rispettano la Terra.

Abbuffata di fine anno, procedere con gusto

30/12/2011

Volete preparare delle crespelle farcite? Prevedete per il ripieno spinaci o una bella crema di zucca. Invece di acquistare le crespelle pronte fatele voi, ma con il trucco: versate la pastella base in una teglia larga e bassa, foderata con carta da forno. Fatela cuocere a 180° per circa 20 minuti, poi tagliatela a quadrati (che saranno più facili da arrotolare). I ravioli di carne potranno essere sostituiti da quelli di magro, di cui il mercato offre un ampio assortimento; ottimi per esempio radicchio o zucca, conditi a crudo con burro di montagna e parmigiano.

Se propendete per un risotto unite i funghi, se preferite le tagliatelle prevedete un sugo ricco di verdure, per esempio una crema vellutata di broccolo romano. Idem per quanto riguarda le lasagne e i cannelloni. Per un piatto speciale, preparate l'impasto base per i bignè e distribuitelo a cucchiaiate in una teglia tonda unta, formando una corona. Disponete al centro una besciamella arricchita con verdure di vostro gradimento (per esempio spinaci), cotte e frullate, infine infornate a 190° per circa 40 minuti. Il tacchino o il pesce possono essere affiancati da verdure grigliate, come radicchio o finocchi.


Per una presentazione d'effetto fate cuocere separatamente zucca e broccoli
, schiacciateli sempre separatamente e mescolateli con albumi montati a neve e formaggio grattugiato. Ungete degli stampini, sistemate al centro un po' di zucca e intorno i broccoli, cuoceteli in forno caldo per 15-20 minuti. Sformate le verdure su un piatto di portata e servitele. Non dimenticate poi una bella insalata riccia o scarola, amarognola e rinfrescante. Spazio anche per le tradizioni regionali.

In Campania si prepara fin dalla vigilia di Natale la così detta insalata di rinforzo, con cavolfiore cotto al vapore, pappacelle (peperoni rossi tondi, sottaceto) e olive nere; quando sta per finire la si “rinforza” con gli stessi ingredienti, e si va avanti così fino all'Epifania. Sempre dalla Campania arriva la pizza di scarola, pinoli, capperi, acciughe e olive, mentre la Sicilia ci offre la squisita caponatina invernale (sedano, olive verdi, mandorle, uvetta, capperi, aceto e miele).


Da ricordare:


Nei giorni successivi non impigriamoci, copriamoci bene e andiamo a fare delle belle passeggiate al parco.

Beviamo soprattutto acqua, non esageriamo con il vino e scegliamolo di qualità.

Quanto ai superalcolici... beviamoli in un ditale!

Mettiamo regolarmente in pratica le nostre abilità culinarie, e trasmettiamole alle giovani generazioni perché le tradizioni non vadano perdute.

                                                 Giuliana Lomazzi

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