22/07/2011
Nello svolgimento di questa riflessione,
siamo dunque venuti identificando
questa civiltà dell’amore con il
termine di “fecondità familiare” che
ora si prospetta come “fecondità ecclesiale”.
I caratteri della fecondità
che siamo venuti via via elaborando
così si possono esprimere:
- fecondità come essere in comunione;
- fecondità come essere in altro;
- fecondità come lasciar essere l’altro
come altro da sé;
- fecondità come ricevere da Dio il
figlio per sé stesso;
- fecondità come compito spirituale;
- fecondità come legame tra generazioni;
- fecondità come collegamento in
forza della civiltà dell’amore. Saremo
infatti giudicati sull’amore.
Scoprire e vivere in quale senso tutto
questo porti alla Chiesa è sicuramente
un compito urgente sia delle
famiglie sia del Ministero ordinato;
già nel 1994 un profeta polacco ce ne
ha aperto ampiamente la via.
Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini