18/05/2011
La famiglia è uno dei luoghi in cui
la scelta di intraprendere e continuare
a svolgere attività come volontari
può essere favorita oppure ostacolata:
il dato emerge da alcune ricerche che
si sono occupate dell’influenza degli
stili e delle pratiche educative della famiglia
di origine sulla scelta dei giovani
di fare volontariato8. Tra le condizioni
favorenti segnaliamo:
- l’esistenza di affinità tra famiglia
e mondo del volontariato; particolarmente
influenti sembrano essere le
proprietà relazionali che dovrebbero
permeare entrambi i gruppi: dono, reciprocità
e fiducia;
- il radicamento della famiglia nella
comunità;
- il patrimonio di rapporti sociali
solidi e positivi.
Risulta, invece, ostacolante un’eccessiva
sollecitazione a intraprendere
tale esperienza, in quanto assumerebbe
i contorni di oppressione sociale.
La famiglia, in ogni caso, dovrebbe
essere supportata dalle altre istituzioni
educativo-culturali con le quali condivide
e persegue obiettivi comuni:
contribuire alla crescita di giovani responsabili,
solidali e inclini all’impegno
per il bene sociale. È necessario
che fin dall’infanzia l’essere umano
respiri un clima prosociale, viva avvolto
dalla cultura della solidarietà, abbia dei validi modelli di riferimento e
maturi la capacità di operare scelte
consapevoli, compresa quella di diventare
volontario.
Di pari passo con
l’azione educativa andrebbe promossa
l’azione legislativa, fondamentale
per il riconoscimento a livello istituzionale
del valore sociale del volontariato
e per agevolarne l’azione, l’organizzazione
e la diffusione.
Rossella Semplici