Guido Bodrato: «E' stato l'uomo della coerenza»

30/01/2012
Guido Bodrato (a destra) con l'ex Presidente dela Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (foto Ansa).
Guido Bodrato (a destra) con l'ex Presidente dela Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (foto Ansa).

Ha appena ascoltato la notizia dalla televisione, nella sua casa in Piemonte. Guido Bodrato, politico storico della democrazia cristiana, comincia da qui, dalla sua terra a ricordare Oscar Luigi Scalfaro. “Quando da giovane entravi nella Democrazia cristiana, in Piemonte, due figure di riferimento erano lui e Giulio Pastore. L’ho conosciuto proprio nei miei primi anni di impegno politico. Ricordo che c’era chi aveva più simpatie per Pastore e chi seguiva Scalfaro. Entrambi sono stati personaggi molto importanti per il Piemonte e per la democrazia cristiana”.

Quali sono i suoi ricordi di allora?
   «Mi è sempre rimasta impressa la sua grande oratoria. Allora non c’era la televisione e ascoltare, vedere questi grandi personaggi nei comizi, nel rapporto con la piazza, le masse, era entusiasmante. I rapporti con gli elettori erano diretti, passavano attraverso queste manifestazioni. E lui era davvero un padrone della piazza, era molto bravo. Poi molti anni dopo siamo stati colleghi in Parlamento. Lui era ministro, presidente di assemblea, un personaggio di riferimento. Le posizioni tra di noi erano un po’ diverse. Io avevo più simpatie e poi ho militato nella sinistra democristiana, mentre lui era un centrista».

Anche se dicono che poi anche lui si è “convertito” alla sinistra...

   «Non è così. Lui è stato sempre rigorosamente centrista anche negli ultimi anni. Da questo punto di vista non ha cambiato opinione. Lui era per una democrazia che faceva riferimento agli anni di De Gasperi, era un degasperiano rigoroso, un seguace molto attivo di Mario Scelba. A differenza di quanto dice la polemica politica, sulle cose essenziali, era rimasto coerente fino in fondo ed erano di centro. Le sue posizioni facevano riferimento alla Costituzione repubblicana e credo che l’abbia difesa dai rischi di logoramento soprattutto per quanto riguarda il ruolo del parlamento che nella Costituzione ha un ruolo centrale».

La Costituzione è stata la sua bussola?
   «Si può dire certamente di sì. Questa associazione, il Comitato Salviamo la Costituzione, è stato il suo impegno principale e ci dice che per lui la Costituzione era il centro di tutto. Vorrei però ricordare anche un’altra cosa e cioè che non si è mai tolto dalla giacca il simbolo dell’Azione cattolica. Questo dice la coerenza dell’uomo e la sua capacità di essere presente nella storia. La storia è fatta di contraddizioni e non sempre si riesce a capire in quale modo facciamo i conti con queste contraddizioni. Ma se pensiamo a Scalfaro dobbiamo dire che ha ragione il presidente Giorgio Napolitano a dire che Scalfaro è stato l’uomo della coerenza».

                                                                                  Annachiara Valle

a cura di Pino Pignatta
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