29/09/2010
Una danza tradizionale di indigeni Wayuu nella penisola Guajira, in Colombia.
Almeno 34 tribù indigene colombiane sono a rischio estinzione. È la denuncia di un rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati - diffuso dall'associazione Survival International - che lancia l’allarme per l’aumento di omicidi, le minacce di morte e il reclutamento forzato di giovani indigeni nei gruppi armati. Il problema dei rifugiati in Colombia rimane particolarmente elevato e preoccupante fra le comunità degli indios: su 4 milioni di rifugiati colombiani, gli indigeni sono il 15%, nonostante rappresenti appena il 2% di tutta la popolazione. La popolazione nomade Nukak dell’Amazzonia, ad esempio, ha subito un’espropriazione delle sue terre, prese per essere destinate alla coltivazione della coca.
Anche nella penisola Guajira, nell’estremo nord del Paese dove il mare si incontra con il deserto, i fieri indigeni Wayuu, che popolano la regione conservando con tenacia il loro patrimonio culturale, continuano a subire una persecuzione: il leader wayuu Luis Socarràs Pimenta sarebbe stato ucciso davanti a casa sua da un paramilitare. Questo, mentre è ancora vivido il ricordo della tortura e del massacro di quattro donne Wayuu nel 2004 a Bahìa Portete, da parte dei gruppi paramilitari che volevano assicurarsi il controllo della zona, strategica per il narcotraffico. Così, mentre il Governo fa grandi passi avanti nella lotta alla guerriglia armata e al narcotraffico, la violazione dei diritti umani, nei confronti degli indios soprattutto, rimane una ferita aperta nel cuore della Colombia.
a cura di Giulia Cerqueti