10/04/2013
Riportiamo il testo integrale dell'appello inviato a al presidente della Camera, Laura Boldrini, da parte del Movimento Rifugiati e Profughi.
Egregio Presidente Boldrini,
siamo quelle donne, quegli uomini, bambini e famiglie a nome dei quali Lei
per anni ha lavorato. Proprio quelle persone, prima costrette a lasciare i
propri cari per via di guerre, conflitti e carestie e poi trattenute nei
vari campi di detenzione alle porte della fortezza Europa.
Come Lei ben sa, in seguito al conflitto in Libia, siamo stati costretti a
fuggire ancor una volta sulle *carrette* della speranza affrontando il mar
Mediterraneo ormai diventato un vero cimitero.
Giunti sulle coste italiane, abbiamo creduto che il nostro calvario fosse
finito. Credevamo nell’Italia e nell’Europa come terre di democrazia,
giustizia e solidarietà. Invece siamo stati "imbarcati" in un piano
chiamato “Emergenza Nord Africa” il 6 aprile 2011 che doveva servire come
strumento di accoglienza ed assistenza.
Dopo due anni tale progetto, costato 1 miliardo 300 milioni di euro, è "
naufragato" e noi con esso. Siamo finiti per le strade della Regione
Piemonte, nelle stazioni dei treni e sotto i ponti, nell’indifferenza
generale, mentre i signori della "pseudo-accoglienza" si spartivano il
denaro a scapito delle nostre vite.
Egregio Presidente come Lei ben sa, oggi tutto è reso merce di scambio.
Però la dignità umana deve essere salvaguardata in ogni istante. Ed è in
nome di quella dignità che donne, uomini e bambini hanno occupato alcuni
stabili dell’Ex Villaggio Olimpico quando altre centinaia sono ancora sotto
le stelle al freddo.
Egregio Presidente, Lei per anni avrà sicuramente conosciuto le nostre
storie e provato a sentire le nostre voci, mentre i vari governi si
tappavano le orecchie. Oggi come alta carica dello Stato, confidiamo che
Lei non si limiterà ad una mera constatazione del nostro disaggio e dramma,
ecco perché chiediamo un impegno concreto e urgente verso quelle donne,
quegli uomini, bambini e famiglie dei quali per anni si è occupata.
Torino, 10 aprile 2013
Movimento Rifugiati e Profughi
Dossier a cura di Eugenio Arcidiacono