09/01/2013
Come ti sei avvicinata a Fab?
«Informandoci sul mondo della cooperazione e consultando il
sito della cooperativa sociale Itaca abbiamo trovato le informazioni su Fab e
l’occasione per la creazione di nuove imprese. Abbiamo partecipato alla
giornata di presentazione e all’Open Day per ricavare le notizie del caso.
Successivamente, abbiamo presentato la nostra idea di progetto, che è stata
valutata positivamente e che ci ha dato la possibilità di passare alla fase
successiva dell’Academy».
Da quali fasi è scandita la vita quotidiana nel
generatore d’impresa?
«All’interno di Fab seguiamo corsi specifici, un paio di
volte alla settimana, tenuti da diversi professionisti su temi come la
progettazione, il business & social plan, l’amministrazione generale, il
sociale, coaching, problem solving relazionale, sviluppo personale e lavoro di
gruppo, e tutto ciò che più in generale in questa fase ci servirà per avere
un’ampia visione d’insieme, che ci permetta di rendere concreto il nostro progetto.
Nelle giornate libere abbiamo a disposizione lo spazio di Fab con le
attrezzature necessarie per il lavoro, uno spazio ricreativo per la pausa
pranzo e l’ interazione con gli altri partecipanti, con i quali si è instaurato
un bel rapporto di complicità e collaborazione».
Come si sta sviluppando la tua idea imprenditoriale?
«Siamo partiti dal bisogno di crearci un lavoro stabile e
l’abbiamo unito alla passione per l’ambiente che accomuna il nostro gruppo. Il
nostro progetto di Parco rurale sinergico è a buon punto, da un’idea “grezza”
ora siamo arrivati ai dettagli e stiamo ultimando il business and social plan.
Stiamo anche allacciando relazioni con le realtà del
territorio, ma non solo (cooperative, imprese, associazioni), indispensabili
allo sviluppo della nostra futura rete sociale e commerciale. I professionisti
che ci aiutano, e ci offrono le loro consulenze, sono utili per un confronto
con le realtà imprenditoriali esistenti. Siamo prossimi alla registrazione di
un video di presentazione della nostra idea imprenditoriale che sarà visibile
al pubblico e, quindi, anche agli eventuali investitori e partner».
Alberto Picci