20
mar

Primavera: che sonno!

La primavera, come noto, impone ritmi incalzanti al nostro organismo e che si traducono in un surplus di stress e in un maggiore consumo di energie fisiche e psichiche. E’ pertanto normale che, alla fine di una normale giornata di lavoro e dopo il rilassante e tanto atteso pasto serale consumato con i propri famigliari, venga a molti la voglia irresistibile di distendere le stanche membra sul proprio divano con l'intenzione dichiarata di volere vedere il programma preferito in TV ma in realtà, inconsciamente, più per godere di quella straordinaria sensazione di pace e di tranquillità e di distacco dal modo che ci prende nel dopocena.

Ma il nemico è dietro l’angolo perché con il fisico, debilitato dal lavoro e dallo stress primaverile e con la TV che ci fa da ninna-nanna e da racconta-favole, ci si addormenta in un attimo. E quando dopo una o due ore ci si risveglia, ci sente come un pugile suonato: ci riesce difficile sollevarsi dal divano, si raggiunge barcollanti il bagno e si fa una fatica immane spogliarsi per mettersi il pigiama e per sollevare le coperte, convinti però di riprendere il sonno appena interrotto nel divano e di godersi il meritato riposo.

Ma ecco a questo punto la grande delusione: il desiderio di dormire che sembrava così forte ed ineliminabile, improvvisamente svanisce e ci ritrova stranamente incapaci di addormentarsi anche per qualche ora.. Ebbene sono molti coloro che ogni anno debbono fare i conti con questi inconvenienti, frutto, in gran parte, della incipiente primavera. Insomma avrete capito che è un abitudine scorretta addormentarsi nel divano, specie nella stagione del “dolce dormire”. Appena si avverte sonno e si stenta a tenere gli occhi aperti è meglio andare subito al letto.

Pubblicato il 20 marzo 2012 - Commenti (0)
18
mag

Clima primaverile e pressione sanguigna

La primavera, si sa, è la stagione più capricciosa, mutevole e imprevedibile. Ma l’incessante altalena, da un giorno all’altro, della temperatura, dell’umidità e della pressione dell’aria – tipica appunto della stagione - si ripercuote anche sulla nostra pressione sanguigna la quale in genere diviene mutevole e instabile come il tempo.
Quando il barometro cala bruscamente oppure quando fa caldo, la pressione sanguigna tende a scendere al di sotto dei normali valori e questo è il motivo per cui, in tali situazioni, ci si può sentire stanchi e svogliati. Se il giorno dopo il barometro è in rapida salita oppure fa freddo, potete essere certi che la vostra pressione tenderà a portarsi al di sopra dei valori normali, una situazione non certo ideale per gli ipertesi e che è fonte spesso di fastidiosi mal di testa, perché l’organismo non fa in tempo ad adeguare la propria risposta a mutamenti così rapidi della pressione atmosferica.

Il balzo all’insù della pressione sanguigna è in genere tanto accentuato quanto più si abbassa la temperatura rispetto al giorno prima.
Ma la pressione può subire sbalzi anche nel corso della medesima giornata perché in primavera non sono infrequenti le situazioni in cui fa caldo nel tardo mattino e nelle ore centrali del giorno mentre nel tardo pomeriggio la temperatura si abbassa bruscamente per l’arrivo di qualche acquazzone.
Comunque, finché dura la variabilità primaverile, i medici raccomandano agli ipertesi di non cambiare la quantità prescritta di farmaci, perché, per rincorrere gli umori del tempo, sarebbe necessario correggere la dose di giorno in giorno, una cosa ovviamente irrealizzabile. Solo verso la fine di maggio, quando il caldo diviene sempre più frequente e durevole, può diventare consigliabile, in alcuni casi, ridurre le dosi, specie se ci si sente molto affaticati nelle gambe.

Pubblicato il 18 maggio 2011 - Commenti (0)
11
mag

La primavera, stagione dell’amore

CLIMA E SALUTE



La maggiore luminosità e il maggiore tepore della primavera provocano anche un’iperattività in tutte le nostre funzioni vitali e una maggiore produzione di ormoni, come quelli che regolano la riproduzione. Ecco perché nell’uomo, così come negli animali, in primavera esplode la libido. Ma uomo e donna rihanno reazioni diverse. L’uomo raggiunge il top del desiderio nelle giornate primaverili un po’ più fredde e, di solito, di primo pomeriggio.

Per la donna il momento sessualmente più stimolante cade quando inizia il tramonto e nelle giornate primaverili un po’ calde. Tuttavia le stagioni influenzano non solo il desiderio ma anche la fecondazione perché la concentrazione di spermatozoi segue un preciso andamento stagionale: bassa in estate fino a raggiungere il minimo in settembre (-20 % rispetto alla media ); più elevata in autunno inoltrato e in inverno, con massimi valori a fine novembre e in febbraio ( + 10% ).

Pubblicato il 11 maggio 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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