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dic
La scorsa settimana, in Italia abbiamo dovuto affrontare una grave emergenza inquinamento, con l’aria delle nostre principali città caratterizzata da concentrazioni di agenti inquinanti davvero preoccupanti. Una situazione testimoniata anche dai satelliti meteorologici, e in particolare dal satellite MetOp-2 della ESA (European Space Agency): il sensore GOME-2, montato a bordo del satellite, come descritto anche nell’immagine ricostruita dagli analisti della NOAA, ha indicato l’Italia come una delle regioni del Mondo in cui erano presenti maggiori concentrazioni di NO2 (biossido di azoto), un gas nocivo che, prodotto dalla combustione di idrocarburi, fornisce un chiaro indizio dell’inquinamento atmosferico.
In realtà, in base alle misurazioni effettuate grazie al satellite ai primi di dicembre, l’emergenza inquinamento, oltre al nostro Paese, interessava molte altre regioni dell’Europa Centrale e Meridionale, ovvero tutta quella vasta zona su cui, per giorni, ha insistito l’alta pressione che, tenendo lontani piogge e vento, e schiacciando verso il basso la colonna atmosferica, ha favorito l’accumulo di sporcizia e gas nocivi proprio in prossimità del suolo. Nei primi giorni di dicembre però, la zona del pianeta con l’aria più inquinata, come confermato anche dall’immagine, era un’altra: il nordest della Cina. Qui, difatti, si trova la metropoli forse più inquinata al mondo, ovvero Pechino, le cui enormi nubi di smog avvolgono spesso una vasta regione tutt’attorno alla metropoli.
Pubblicato il
07 dicembre 2011 - Commenti
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12
ott
Inquinamento urbano e incendi di natura agricola sono la causa del fenomeno
Durante la domenica appena trascorsa a Milano le macchine sono rimaste ferme, bloccate dal divieto di circolazione imposto in seguito allo sforamento, la settimana scorsa, dei livelli di inquinamento.
Se è vero che quello dell’inquinamento urbano è un problema serio per numerose nostre città, fortunatamente però l’emergenza non raggiunge ancora i livelli tipici di alcune grandi metropoli poste all’altro capo del Mondo. E’ ad esempio il caso di Pechino, una delle città più inquinate del Pianeta: nella capitale cinese di frequente le concentrazioni di sostanze tossiche nell’aria raggiungo livelli addirittura cinque volte superiori ai valori definiti nocivi per la salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ne è un chiaro esempio ciò che è successo la settimana passata, come testimoniato anche dall’immagina scattata dai satelliti della NASA lo scorso venerdì 7 ottobre: un’enorme nube di smog, costituita di pulviscolo, ceneri e gas tossici, ha difatti avvolto una grossa fetta di territorio cinese nei dintorni di Pechino. L’enorme nuvola inquinata, diffusa dal vento, si è difatti sparpagliata su una vasta regione a sud della capitale, coprendo un tratto di costa lungo oltre 100 chilometri, dalla Baia di Bohai ai litorali affacciati sul Mar Giallo. La densità della sporcizia presente nell’aria era tale da nascondere addirittura alla vista del satellite alcuni tratti di costa! L’enorme nube di smog, come spesso accade nei dintorni di Pechino, è stata generata sia dalle grandi quantità di sostanze inquinanti prodotte dalla città che dagli incendi appiccati a scopi agricoli dai contadini delle campagne tutt’attorno la capitale.
Pubblicato il
12 ottobre 2011 - Commenti
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