25
nov

Nebbie al Nord, migliora il tempo al Sud

Alta pressione per il fine settimana su quasi tutta l’Italia
Alta pressione per il fine settimana su quasi tutta l’Italia

L’alta pressione attualmente sul Nord Italia tende in questo fine settimana ad estendersi a tutta l’Italia, favorendo il bel tempo su quasi tutta la penisola ma, nello stesso tempo, riportando in grande stile le nebbie nella pianura padano-veneta e aggravando il problema dell’inquinamento sulle metropoli del Nord.
Tuttavia lunedì una debole perturbazione atlantica poterà un po’ di nubi su gran parte del Nord Italia con conseguente temporaneo allentamento della morsa delle nebbie e degli inquinanti in pianura padano-veneta; nubi anche sulle Isole per una perturbazione nord africana.
 Martedì torna ancora l’alta pressione con bel tempo su tutto il Centronord ma di nuovo con le nebbie al Nord, mentre la perturbazione Nord Africana porterà nuvole su tutto il Meridione.
Mercoledì migliora al Sud; peggiora invece al Nord, ma si allontanano le nebbie, per una nuova più intensa perturbazione atlantica.
Giovedì bel tempo al Nord, senza nebbie; nubi invece sul Medio Adriatico e al Sud per il passaggio della perturbazione atlantica.
Venerdì migliora quasi ovunque ma tornano l’alta pressione e le sue immancabili dame di compagnia – le nebbie- in pianura padano-veneta.

Temperatura

In rialzo nei valori massimi diurni sul Nord Italia e sulle regioni tirreniche.

Ma ecco i dettagli del tempo fino a lunedì


Venerdì 25: nubi su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Lucania, Calabria, Est Sicilia, Est Sardegna. Nebbie sparse in Valpadana di notte e al primo mattino. Qualche pioggia su Molise, Foggiano, Lucania, Calabria ed Est della Sardegna.

Sabato 26: nubi su Alpi centro-orientali, Puglia, Calabria, Sud Sicilia. Nebbie in Pianura padana di notte e al primo mattino.

Domenica 27: sereno quasi ovunque. Nebbie diffuse e persistenti in Pianura padano-veneta.

Lunedì 28: sereno su Alpi e regioni centrali. Nubi in Valpadana, Liguria, Basso Lazio, Sardegna e su tutto il Meridione. Qualche pioggia sul Sud della Sardegna.

Pubblicato il 25 novembre 2011 - Commenti (0)
11
nov

Nebbie protagoniste per molti giorni

Posizione dell’alta pressione alle ore 02.00 di domenica 13 novembre
Posizione dell’alta pressione alle ore 02.00 di domenica 13 novembre

Nuvole e piogge dalla seconda metà della prossima settimana


Sull’Italia si è affacciata di nuovo un’alta pressione e con essa è tornato il bel tempo su gran parte della penisola.
Ma si sa, le alte pressioni favoriranno nei prossimi 5-6 giorni, oltre che la serenità del cielo, la presenza di fitte nebbie nella pianura padano-veneta e nelle valli del Centro.
Ma poi, intorno al 17-18 novembre, il tempo probabilmente si guasterà per l’arrivo di una perturbazione dalla Spagna, la quale, tra venerdì 18 e domenica 20, porterà piogge in prevalenza al Nord e sulle regioni tirreniche. Le piogge, sabato 19, potrebbero essere forti su Piemonte e Ponente ligure.

Temperature

Un po’ di freddo al mattino nelle pianure del Nord.

Ma ecco in dettaglio il tempo per i prossimi giorni

Venerdì 11: nubi su Venezie, Medio-basso Adriatico, Calabria, Lucania. Nebbie in Pianura Padana. Qualche rovescio pomeridiano su Calabria, Salento. Sereno sul resto d’Italia.

Sabato 12: un po’ di nubi sparse su Medio-basso Adriatico e regioni ioniche. Qualche rovescio su Sicilia ionica. Nebbie in pianura padano-veneta e valli del Centro.

Domenica 13: un po’ di nubi sui rilievi calabro-lucani; nebbia in pianura padano-veneta e valli del Centro; sereno sul resto d’Italia.

Lunedì 14: un po’ di nubi sui rilievi del Sud; nebbia in pianura padano-veneta e valli del Centro. Sereno sulle altre regioni.

Pubblicato il 11 novembre 2011 - Commenti (0)
04
nov

L’autunno ora fa sul serio

Ecco la posizione prevista, per domenica 6 novembre, del vortice di bassa pressione che insisterà sull’Italia fino a mercoledì
Ecco la posizione prevista, per domenica 6 novembre, del vortice di bassa pressione che insisterà sull’Italia fino a mercoledì

In arrivo una lunga e intensa fase di tempo piovoso

La fase di maltempo iniziata giovedì 3 novembre sull’Italia, durerà almeno fino a tutta la prossima settimana e sarà accompagnata da forti piogge su molte regioni Centrosettentrionali. Tutto ciò a seguito dell’azione di due intense perturbazioni atlantiche: una, quella appena giunta oggi sul Nord Italia, la quale poi sabato si estenderà a tutta l’Italia, insistendo sulla penisola fino a mercoledì prossimo con un profondo vortice di bassa pressione; la seconda perturbazione, in arrivo tra mercoledì 9 e giovedì 10 novembre, insisterà sull’Italia fino alla fine della prossima settimana. Le piogge risulteranno abbondanti e di gran lunga al di sopra della media del periodo su Alpi, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli e regioni tirreniche; al di sotto della media invece solo su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Gargano, Lucania.

Temperature

In lieve graduale rialzo fino a domenica 6, poi in calo.

Ma ecco in dettaglio il tempo nei prossimi giorni

Venerdì 4 novembre: molte nubi su gran parte del Centronord e Sardegna; un po’ di nubi anche su Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e al Sud. Piogge su tutto il Nord Italia (tranne Emilia-Romagna) e sulla Toscana e di forte intensità sul Levante Ligure e sulle Prealpi lombarde; nevicate sulle Alpi centro-occidentali oltre 1500-1700 metri.

Sabato 5: molte nubi al Nord (tranne Romagna, coste venete), su Toscana e Marche; un po’ di nubi anche su Lazio, Sardegna, Salento, Calabria ionica, Sud Sicilia; piogge su tutto il Nord Italia, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna e di forte intensità su Piemonte e Ponente ligure. Neve su Alpi occidentali, Val d’Aosta oltre 1800 metri.

Domenica 6: schiarite su regioni di Nordovest, Toscana, Marche; molte nubi sul resto d’Italia; piogge su quasi tutta l’Italia e di forte intensità sul Friuli.

Lunedì 7: nubi su Alpi centro-orientali, Venezie, Liguria, Emilia, Romagna, regioni centrali, Sardegna; piogge su Alpi centro-orientali, Venezia, Liguria, Basso Piemonte, Toscana, Umbria, Lazio.

Pubblicato il 04 novembre 2011 - Commenti (0)
21
ott

Cenni d'inverno sull'Italia

Fino a domenica 23 un vortice di bassa pressione abbraccerà tutta l’Italia, sospingendo però correnti umide occidentali solo sulle regioni centro-meridionali
Fino a domenica 23 un vortice di bassa pressione abbraccerà tutta l’Italia, sospingendo però correnti umide occidentali solo sulle regioni centro-meridionali

La perturbazione atlantica giunta sull’Italia mercoledì scorso, è accompagnata da un vortice di bassa pressione il quale insisterà sull’Italia fino a domenica 23, ma solo con un po’ di nuvole al Centrosud e qualche pioggia al Sud. Nel corso di Lunedì invece peggiora su Alpi occidentali e Sardegna per l’avanguardia di una perturbazione in arrivo dalla Francia; peggiora anche su Sicilia e Calabria per una perturbazione africana. Le due perturbazioni tra martedì 25 e mercoledì 26 porteranno piogge su quasi tutta l’Italia.

La temperatura sarà in ulteriore calo tra venerdì e sabato al Centronord e farà un po’ di freddo al Nord fino a lunedì.

Ma ecco in dettaglio il tempo previsto:

Venerdì 21:
sereno al Nord e su regioni del Medio-Alto Tirreno; un po’ di nuvole sul resto d’Italia; qualche pioggia su rilievi di Abruzzo-Molise e al Sud.

Sabato 22: nubi su regioni del Medio-Basso Adriatico, Umbria, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna. Qualche pioggia su zone interne di Marche-Lazio-Abruzzo-Molise e su regioni ioniche.

Domenica 23: un po’di nubi su regioni del Medio-Basso Adriatico, regioni appenniniche, Calabria, Sardegna. Piogge su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Bassa Calabria, Est Sicilia, Sud Sardegna.

Lunedì 24: rasserena dal pomeriggio su regioni adriatiche; nubi su regioni di Nordovest, regioni appenniniche, Calabria, Isole. Piogge su Est Sardegna, regioni ioniche, Sicilia, Alpi occidentali.

Pubblicato il 21 ottobre 2011 - Commenti (0)
14
ott

L’autunno ora mostra i muscoli

Nell'immagine, le correnti fredde ( in blu) che tra venerdì e sabato si riverseranno dai Balcani verso l’Adriatico.
Nell'immagine, le correnti fredde ( in blu) che tra venerdì e sabato si riverseranno dai Balcani verso l’Adriatico.

Torna  definitivamente il fresco. Fino a 3-4 giorni circolavano voci ricorrenti circa un imminente ritorno di un’altra ondata di caldo dal sapore estivo, voci che, alla fine, si sono rivelate un flop.  E questo perche tali previsioni, più che il frutto  delle più recenti proiezioni dei modelli fisico-matematici più accreditati - come il modello europeo ECMWF (European Center  for Medium Weather Forecast) e il modello americano GFS (General  Forecast System) -  erano  il maldestro tentativo di una o più centri meteorologici di fare audience a tutti i costi.

E’ pur vero che  dopo la rinfrescata  portata sulla penisola dalla perturbazione giunta tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, le temperature sono tornate a risalire tra martedì e mercoledì appena passati, mantenendosi  però su valori massimi per lo più inferiori a 27 gradi. Per di più il rialzo termico, come previsto, è stato di brevissima durata  tanto che già ieri, giovedì 13,  una perturbazione atlantica , dopo avere raggiunto i Balcani, si è riversata sull’Italia con fresche correnti nord orientali, le quali porteranno un nuovo sensibile calo  delle temperature, con apice  tra sabato  e domenica prossimi. Il freddo sulle regioni adriatiche sarà reso più pungente dagli attivi venti di Bora. La perturbazione porterà anche rovesci, da venerdì 14 a domenica 16, sulle estreme regioni meridionali.

Ma ecco in dettaglio il tempo  fino lunedì 17 ottobre.

Venerdì 14: un po’ di nubi al Nordovest, Marche, Umbria, Bassa Toscana  e al Sud; sereno al Centro e sulla Sardegna; rovesci e qualche temporale su Alpi Marittime, Molise, Salento, Lucania, Campania, Calabria,  Sicilia est e Sud Sardegna, forti dalla sera su Salento, Messinese.  Nella sera ancora rovesci su bassa Calabria, Sicilia. Fori venti nord orientali su tutti i mari. Temperature in sensibile calo su regioni adriatiche e Valpadana.

Sabato 15: un po’ di nubi su Abruzzo, Salento Calabria, Sicilia; qualche rovescio su Salento, Bassa Calabria, Sicilia; ancora forti venti nord orientali sui mari. Un po’ freddo ovunque, con valori massimi per lo più inferiori a 21 gradi.

Domenica 16: un po’ di nubi solo su regioni ioniche, rilievi campani-lucani; molte nubi su Sardegna; bello  soleggiato sul resto d’Italia; qualche rovescio pomeridiano solo su Bassa Calabria; ancora ventoso per venti da nordest sui mari  del Sud. Ancora un po’ freddo ovunque con massime in genere ancora  inferiori  a21 gradi.

Lunedì 17: un po’ di nubi solo su Lazio, Est Sicilia. Soleggiato sul resto d’Italia. Venti ancora nord orientali ma deboli. Temperature in rialzo ma ovunque gradevoli.

Pubblicato il 14 ottobre 2011 - Commenti (0)
07
ott

Venerdì arriva l'autunno. Stop al caldo estivo

L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel  primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi,  giungendo su Piemonte e Lombardia.
L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi, giungendo su Piemonte e Lombardia.

L’autunno sta per mettere fine in maniera definitiva al tempo bello e soleggiato ma anche al caldo anomalo estivo che insistono sulla penisola quasi ininterrottamente da più di 2 mesi Infatti alla fine di giovedì 6 ottobre un intenso ed esteso nucleo di aria fredda proveniente dalla Groenlandia si porterà a ridosso delle Alpi per poi propagarsi, tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, a tutta l’Italia.
Il nucleo di aria fredda sarà accompagnato, oltre che da rovesci e temporali, anche da forti venti su tutti i mari e persino da nevicate oltre 1000 metri in prossimità delle Alpi di confine.
Ma il dato di maggiore rilievo sarà il brusco e sensibile calo delle temperature fino a sconfinare nel freddo, specie nella giornata del 9 ottobre.
Poi le temperature torneranno a salire un po’, mantenendosi però su freschi valori autunnali .
Ma ecco in dettaglio il tempo previsto sulla penisola da venerdì 7 a lunedì 10 ottobre.

Venerdì 7: al mattino rasserena su regioni di Nordovest per l’arrivo di venti di Fohen; sereno al mattino anche su Abruzzo, Molise, Puglia, regioni ioniche; nubi sul resto d’Italia con rovesci e temporali su Est Lombardia, Venezie, Emilia, Romagna, regioni tirreniche, Marche, Umbria, Ovest Sardegna, Trapanese. Al pomeriggio rovesci e temporali su Friuli, Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Lazio, Campania, Calabria tirrenica e Nord Sicilia. Nella sera rovesci su Abruzzo, Molise, Foggiano, Campania, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Val d’Aosta. Nevicate sulle Alpi di Confine e Alto Adige oltre 1200 metri. Ventoso su quasi tutti i mari.

Sabato 8:
sereno su quasi tutto il Centronord; rovesci e temporali al mattino e pomeriggio su Medio-bassa Puglia, Lucania, Salernitano, Calabria e Sicilia; deboli nevicate sulle Alpi di confine; ventoso su tutti i mari per venti settentrionali.

Domenica 9:
nubi su medio Adriatico e al Sud; sereno sulle altre regioni. Rovesci su Marche, Abruzzo, Puglia, Bassa Calabria, Lucania, Nord Sicilia. Nevicate su Alto Adige oltre 1200 metri. Freddo al mattino al Centronord. Forte Maestrale su quasi tutti mari. Sensibile ulteriore calo delle temperature tranne le regioni di Nordovest.

Lunedì 10: nubi su Medio Adriatico, Dolomiti e Venezie, ma senza piogge. Sereno sulle altre regioni. Ventoso sui mari del Sud e sulle Isole per venti settentrionali.

Pubblicato il 07 ottobre 2011 - Commenti (0)
06
ott

Filippine flagellate dai tifoni

tifone_filippine

Nell’arco di pochi giorni due violenti tifoni hanno investito in rapida successione l’Arcipelago

Nel periodo compreso fra settembre e ottobre con una certa frequenza le Filippine si ritrovano a fare i conti con i danni causati dal passaggio di violenti cicloni tropicali. Tuttavia negli ultimi giorni l’atmosfera si è particolarmente accanita su questo popoloso Paese, scatenando nelle acque tutt’attorno all’Arcipelago due potenti tifoni. Tra il 27 e il 28 settembre difatti il tifone Nesat, qui fotografato dal satellite Aqua della NASA, ha sferzato Luzon, la principale isola dell’Arcipelago Filippino (su cui sorge anche la capitale Manila), con piogge torrenziali e venti a oltre 190 chilometri orari: le improvvise inondazioni provocate dal suo passaggio hanno causato decine di vittime, soprattutto nell’area di Manila, demolito numerose costruzioni e danneggiato pesantemente i raccolti, con la perdita di oltre 30000 tonnellate di riso.

Ma una volta passato questo primo violento tifone i filippini non hanno avuto neanche il tempo di contare danni (che comunque si stimano in circa 90 milioni di dollari) e vittime che ecco un'altra terrificante tempesta, il tifone Nalgae, affacciarsi sui mari a ovest di Luzon: così sabato 1 ottobre, appena due giorni dopo il passaggio di Nesat, la principale isola filippina ha dovuto affrontare le devastazioni di un altro violentissimo ciclone tropicale che ha scaricato sul suo territorio abbondanti e intense piogge accompagnate da venti a quasi 200 chilometri orari. Fortunatamente la città di Manila è stata in gran parte risparmiata dalla violenza di questo secondo ciclone tropicale: nell’attraversare le Filippine difatti il tifone Nalgae ha seguito, rispetto al suo predecessore, una traiettoria più settentrionale, con il nucleo della tempesta che è passato a una certa distanza dalla popolosa capitale.

Pubblicato il 06 ottobre 2011 - Commenti (0)
30
set

Che tempo farà fino a lunedì 3 ottobre

Ecco la robusta lata pressione che in questi giorni seguiterà ad abbracciare anche l’Italia.
Ecco la robusta lata pressione che in questi giorni seguiterà ad abbracciare anche l’Italia.

Ancora caldo  fuori stagione. Ma fino a  quando?


Durante quasi tutta la prima settimana di ottobre farà  bel tempo  su tutta l’Itali ma  insisterà ancora anche il caldo fuori stagione sul Centronord della penisola, ove le temperature massime sono state, negli ultimi 20 giorni, 3-5 gradi sopra la media del periodo.  E questo tutto per merito – o demerito! -  di una robusta alta pressione centrata sull’Europa centro-occidentale ed allungata verso Sud fino all’Italia. Per un cambiamento radicale della attuali condizioni del tempo bisognerà attendere probabilmente fino al 6-7 ottobre.

Ma ecco in dettaglio il tempo che farà fino a lunedì 3 ottobre:


Venerdì 30 settembre: poche nubi sulle Isole maggiori; soleggiato sul resto d’Italia.


Sabato 1 ottobre:  sereno o poco nuvoloso su tutta l’Italia.


Domenica 2 ottobre: ancora sereno o poco nuvoloso ovunque.


Lunedì 3 ottobre: prosegue il bel tempo su tutta la penisola.


Temperature ancora sopra la media, specie sulle regioni centro-settentrionali.

Pubblicato il 30 settembre 2011 - Commenti (0)
23
set

Che tempo farà fino a lunedì 26 settembre

Nuvole in arrivo dal Nord Africa: un attacco con scarse conseguenze

 

Un ammasso nuvoloso, in agguato, venerdì,  su Marocco-Algeria,  sabato 24 settembre  raggiungerà  le Isole maggiori,  per poi spostarsi, domenica 25, sulle regioni centro- meridionali. Tuttavia  le nubi porteranno… molto fumo ma  poco arrosto perché saranno accompagnate da  rare piogge. Solo Lunedì le piogge diverranno più diffuse limitatamente alle estreme regioni meridionali.

Ma ecco in dettaglio il tempo fino a  lunedì.

Venerdì 23
un po’ di nubi su Venezie, Emilia, Romagna, Lombardia orientale, Levante ligure, Puglia,  rilievi di Abruzzo-Molise-Campania-Lucania- Isolati temporali pomeridiani sui rilievi abruzzesi. Bel tempo sul resto dell’Italia.
Sabato 24 un po’ di nubi su Prealpi, Ovest del Piemonte, Appennino centro-meridionale. Molte nubi su Sardegna,  e, dal pomeriggio, anche su Sicilia, Ponente ligure.  Isolati  temporali pomeridiani  su Alpi Piemontesi,  rilievi abruzzesi e Calabro-lucani. Bel tempo sul resto d’Italia.
Domenica 25 un po’ di nubi su Alpi centro-occidentali, Basso Piemonte. Nuvoloso su Lazio, Abruzzo, Molise e su tutto il Meridione.  Sereno sul resto d’Italia. Isolati temporali pomeridiani  su rilievi campani, Calabro-lucani, Bassa Calabria, Est Sicilia, Alpi centro-occidentali.
Lunedì 26 molte nubi su Abruzzo, Molise e al Sud. Sereno sulle altre regioni. Molti temporali su  medio-bassa Puglia, Lucania, Calabria ed est Sicilia.


Temperature

Fino  a lunedì temperature massime diurne ancora ovunque gradevoli e su valori inferiori a 30 gradi

Pubblicato il 23 settembre 2011 - Commenti (0)
22
set

Tifone Roke: in Giappone piove sul bagnato

tifone roke

Dopo il passaggio del tifone Talas, che a inizio settembre ha portato in diverse zone del Giappone piogge torrenziali accompagnate da numerose frane e inondazioni, il Paese del Sol Levante ha dovuto far fronte a una nuova temibilissima tempesta, il tifone Roke, che come testimoniato dall’immagine scattata dal satellite Aqua della NASA già martedì 20 si è pericolosamente avvicinato all’Arcipelago Giapponese.
Nelle prime ore di mercoledì 21 settembre il violento tifone ha quindi investito Honshu, la più grande isola dell’Arcipelago (la stessa su cui sorge Tokio), accompagnato da venti che soffiavano a oltre 160 chilometri orari e con raffiche che hanno sfiorato addirittura i 200 chilometri orari.

Il passaggio di questo intenso ciclone tropicale ha causato in Giappone un generale stato d’allerta e in particolare nella città di Nagoya il timore per la possibile esondazione di due diversi fiumi ha spinto le autorità a ordinare l’evacuazione di circa 80000 persone e a consigliare un analogo comportamento a un altro milione di cittadini.
Fortunatamente la violenta tempesta, oramai indebolita, si sta adesso allontanando dal Giappone, dove però ha causato almeno 8 vittime e provocato numerosi danni e disagi, compresa la chiusura di molte importanti fabbriche e il blocco per diverse ore di una delle linee ferroviarie più congestionate al Mondo, quella di Tokio.
Il passaggio di cicloni tropicali sul Giappone non è tuttavia evento insolito: più della metà delle piogge che mediamente cadono ogni anno sull’Arcipelago Giapponese sono difatti portate dalle tempeste tropicali e dai tifoni (così vengono chiamati in Giappone i cicloni tropicali più violenti) che tra fine estate e inizio autunno attraversano l’Arcipelago.

Pubblicato il 22 settembre 2011 - Commenti (0)
21
lug

I satelliti meteorologici che salvano la vita

Hai visto mai


I numerosi satelliti meteorologici in orbita attorno alla Terra, oltre a fornire una gran quantità di preziose informazioni utili per la ricerca scientifica e per le previsioni del tempo, vengono talvolta utilizzati anche per un altro importantissimo scopo, di cui però la maggior parte delle persone non è a conoscenza: le operazioni di ricerca e soccorso che si svolgono attraverso tutto il Pianeta. Tutto avviene all’interno di un programma internazionale, il COSPAS-SARSAT, che fornisce sostegno alle operazioni di salvataggio in atto in ogni luogo del Mondo: ideato da Canada, Francia, USA e Russia il sistema è progettato per assistere, attraverso l’utilizzo di diverse reti satellitari (fra cui appunto quelle normalmente utilizzate per scopi meteorologici), le operazioni di soccorso e nel corso degli anni ha raccolto l’adesione di numerosi altri paesi, fra cui anche l’Italia.

L’internazionalità del programma si riflette anche nella sua sigla, che per descriverne le principali attività unisce un acronimo russo e uno americano: COSPAS sta difatti per "Cosmichheskaya Sistyema Poiska Avariynich Sudov", che in russo significa Sistema Spaziale per la Ricerca delle Navi in Pericolo, mentre il termine SARSAT indica le parole inglesi “Search and Rescue Satellite Aided Tracking system”, ovvero Sistema Satellitare di Localizzazione per la Ricerca e Soccorso. Ebbene nel corso del 2010 il programma COSPAS-SARSAT ha contribuito a salvare nel Mondo la vita di 2338 persone, in diverse missioni di soccorso indicate, nella mappa riprodotta dagli analisti della NOAA, dai pallini di colore verde.

Pubblicato il 21 luglio 2011 - Commenti (0)
19
lug

Come prevedere la temperatura locale

Diventa metereologo

  • Cielo sereno e venti deboli (inferiori a 2-3 metri al secondo)
In questo caso la radiazione solare raggiunge il valore massimo possibile e pertanto vi è da attendere che la temperatura massima giornaliera Tx assuma valori superiori, di 2-3 gradi, a quelli medi climatici del luogo. Ma con cielo sereno e venti deboli è massima anche la perdita di calore per irraggiamento nell’infrarosso cosicché la temperatura minima giornaliera Tn tende ad assumere invece valori inferiori, di 2-3 gradi, alle medie climatiche. Sempre con cielo sereno e venti deboli la Tx viene raggiunta, in estate intorno alle 16-17 locali e in inverno intorno alle 14-15. La temperatura minima invece si verifica, sempre sotto le condizioni di partenza, intorno all’alba.

  • Cielo con nuvole ma venti deboli
In questo caso la Tx risulta più contenuta, rispetto alle condizioni con cielo sereno, a seguito della minore energia solare in arrivo al suolo. La Tn invece è più alta, sempre rispetto alle situazioni con cielo sereno, perché la presenza di nuvole sta ad indicare che nell’atmosfera del luogo vi è una forte concentrazione di vapore acqueo e quindi una altrettanto forte restituzione al suolo, per effetto serra, del calore perso di notte per irraggiamento nell’infrarosso. La tabelle sotto sintetizza, seppure in prima approssimazione, le variazioni, rispetto alle condizioni di cielo sereno, della temperatura massima Tx e di quella minima Tn a seconda del gradi di copertura del cielo da nubi medio-basse.

Copertura cielo (in ottavi)
  Variazione Tx (in °C) Variazione in Tn (in °C)
 < 3
 0  0
 3-5  -1  +1
 6-7  -2  +3
 8 -3
+4

  • Pioggia
La pioggia tende ad abbassare la temperatura sia perché in genere quando piove in modo più o meno continuo il cielo è per lo più coperto ma anche perché una parte della pioggia, raggiunto il suolo, evapora di nuovo nell’aria sovrastante, a spese del calore sottratto al suolo e all’aria ad esso adiacente. Il raffreddamento è ovviamente tanto maggiore quanto più la pioggia è intensa. Ecco comunque qui di seguito una stima grossolana della variazione di Tx e di Tn, rispetto alle condizioni di cielo sereno.

Intensità pioggia (mm all'ora)
  Variazione Tx (in °C) Variazione in Tn (in °C)
Debole (<2)
 -4  +3
Moderata (da 2 a 6)
 -5  +2
Forte (da 6 a 10)
 -6
 -3
 Forte rovescio (>10)
 -10
 -6

Pubblicato il 19 luglio 2011 - Commenti (0)
18
lug

Cicloni: uragani e tifoni sono cugini

Un tifone tropicale.
Un tifone tropicale.

Curiosando

I cicloni tropicali sono tipiche perturbazioni della fascia tropicale dall’inconfondibile forma a spirale con un “occhio” nella parte centrale, diametro intorno dai 300-500 km, piogge torrenziali, venti violentissimi, spesso fino a più di 250-300 Km/ora.
I cicloni tropicali prendono il nome Il nome di Tifone nel Pacifico, Uragano nell’Atlantico, Ciclone nell’Oceano Indiano, Willy-Willy in Australia.
Si formano solo sugli oceani molto caldi e in particolare al di sopra delle aree marine ove la temperatura della acque superficiali superi i 26-27 °C.

In questi casi l’aria degli strati più bassi, surriscaldata dall’acqua, diviene molto più leggera di quella circostante e, spinta verso l’alto, condensa sotto forma di imponenti nubi temporalesche l’enorme umidità sottratta all’oceano.
Per di più la colonna d’aria calda in ascesa, essendo più leggera dell’ambiente circostante, genera al suolo un profondo vortice di bassa pressione (fino a 940 hPa nella parte centrale) intorno al quale ruota, a forma di spirale, tutto l’ammasso nuvoloso.
La regione sgombra di nubi nel suo centro – l’occhio del ciclone – si genera perché parte dell’aria che sale ricade poi verso il centro del ciclone ove per compressione e riscaldamento dissolve le nubi in formazione.

Pubblicato il 18 luglio 2011 - Commenti (0)
12
lug

Misure di temperatura

Le temperature sono un rilevamento fondamentale nella meteorologia.
Le temperature sono un rilevamento fondamentale nella meteorologia.

Diventa meteorologo

Per sintetizzare l’andamento termico del giorno o del mese o dell’anno si impiegano le seguenti grandezze:

• Temperatura massima (Tx) e temperatura minima (Tn) registrata nel corso delle 24 ore;
• Temperatura media giornaliera ( Tm ) che è appunto la media aritmetica di tutti i valori orari rilevati nell’arco delle 24 ore;
• Escursione media giornaliera data dalla differenza (Tx – Tn) tra il valore massimo e qullo minimo della temperatura nella giornata;
• Media aritmetica mensile delle temperature massime Tx e minime Tn giornaliere;
• Temperatura media mensil data dalla media di tutti i valori giornalieri Tm del mese;
• Escursione media mensile data dalla differenza tra il valore medio mensile delle temperature massime e quello delle temperature minime;
• Temperatura media annua, ottenuta come media aritmetica delle temperature medie mensili

I termometri più precisi sono quelli a mercurio ma ormai nella pratica si usano anche termometri riempiti con liquidi il cui volume vari molto al variare della temperatura e che abbiano punto di congelamento molto basso e punto di ebollizione molto alto.
I termometri portano indici graduati a seconda della scala termometrica usata. Le due scale più impiegate sono quella centigrada ( °C) ove al punto di congelamento dell’acqua viene assegnato il valore 0°C mentre al punto di ebollizione dell’acqua viene associato il valore 100 °C. L’altra scala, molto impiegata nei paesi anglosassoni, è quella Fahrenheit (°F).
In questa ultima al punto di congelamento dell’acqua è assegnato il valore 32 °F mentre al punto di ebollizione dell’acqua viene associato il valore 180 °F. Per trasformare i gradi F° in gradi °C, bisogna impiegare la seguente formula:

°C = 5/9 ( °F -32)

Nelle formule di Fisica, come ad esempio, nell’equazione di stato dei perfetti ( PV = RT) o nella legge relativa alla quantità E di energia irraggiata in un secondo da un metro quadrato di superficie di un corpo nero alla temperatura T ( E = kT4), la temperatura T viene espressa tramite la “scala della temperatura assoluta” o “Scala Kelvin” (°K) ove lo zero delle scala è lo “zero assoluto” ovvero T = -273, 16 °C. Per trasformare i gradi assoluti K° in gradi centigradi occorre usare la relazione

°C = °K + 273,16

Pubblicato il 12 luglio 2011 - Commenti (0)
06
lug

La fobia da maltempo, una recente sindrome

Clima e salute

Nell'ultimo decennio i meteorologi hanno sempre più spesso messo in guardia contro il rischio che i fenomeni atmosferici violenti (uragani, alluvioni, tornado, trombe d’aria, temporali, grandinate, fulmini, Niño) potessero diventare via via più intensi e più frequenti, un fenomeno noto come “estremizzazione del clima”.
Un timore motivato dal crescente surplus di calore immesso nell’atmosfera dal vertiginoso aumento dei gas-serra. Purtroppo oggigiorno il timore sembra ormai diventato realtà, alla luce delle ricorrenti follie stagionali del tempo.
Ecco perché ormai i più hanno la sensazione, in parte a ragione, che l’Italia non sia più il Bengodi del clima, essendo diventato un paese a rischio quasi come gli USA, dove i fenomeni atmosferici violenti ed estremi sono esistiti da sempre. Tale diffuso senso di insicurezza nei confronti delle vicende del tempo spiega in parte anche il boom di audience dei bollettini meteorologici perché quasi tutti vogliono sapere se per caso non siano in arrivo tempestose perturbazioni.

Il maltempo è spesso causa di malumore.
Il maltempo è spesso causa di malumore.

Il generale timore nei confronti delle vicende atmosferiche però ha fatto comparire una nuova meteoropatia, la “Severe Weather Phobia”, così denominata dallo psicologo John Westefeld dell’Università dell’Iowa che per primo l’ha studiata. Insomma sono ormai molti coloro che, non appena i meteorologi annunciano cattivo tempo, vengono assaliti dal terrore di dover fare presto i conti con forti temporali, nubifragi, grandinate e venti catastrofici.

Ma le conclusioni a cui sono approdati gli studi di Westfeld possono essere utili anche per chi ha il timore dei temporali nostrani. Infatti lo psicologo USA ha creato un centro ove chi soffre di questa sindrome ansiosa viene aiutato da un team composto da uno psicologo e un meteorologo.
Lo psicologo aiuta le persone ad affrontare l’ansia mentre il meteorologo risponde alle domande sulle caratteristiche dei fenomeni violenti.
In tal modo che soffre da fobia da maltempo sembra che acquisti un maggiore controllo nei confronti dell’oggetto delle proprie paure.

Pubblicato il 06 luglio 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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