27/03/2012
La lavorazione della canna da zucchero.
Fece discutere qualche anno fa un rapporto del Wwf Internazionale secondo cui Cuba era l'unico Paese al mondo in cui si poteva parlare di “sviluppo sostenibile”.
L'assunto si basava sull'incrocio in un grafico di due dati, l'indice di sviluppo umano (elaborato dalle Nazioni Unite) e la cosiddetta “impronta ecologica”, ovvero quanta energia e risorse consuma un individuo. A sorpresa solo Cuba risultava vincente in entrambi i casi, grazie anche all'elevata aspettativa di vita e all'istruzione per tutti, che sono due primati della politica di Castro.
Uno degli orti urbani di Cuba, frequenti anche all'Avana, che in alcuni quartieri forniscono fino al 30% dei consumi di frutta e verdura (fotografia di Jon Lowenstein, tratta da Il Sole24Ore Luxury24).
I bravi medici (ben uno ogni 170 abitanti) sono uno dei vanti
dell'isola, così come l'istruzione, obbligatoria e assicurata a tutti
fino ai 16 anni.
Vero è che l'agricoltura biologica che caratterizza l'isola, più che una
scelta è una necessità imposta dall'embargo statunitense che non
consente l'arrivo di fertilizzanti e pesticidi. Cosa accadrà quando
(speriamo presto) la situazione cambierà?
Diverso è il discorso degli orti urbani, molto comuni anche all'Avana,
che in alcuni quartieri forniscono fino al 30% dei consumi di frutta e
verdura. Si tratta di una realtà molto importante, necessaria anche
questa per sopperire alle mancanze dell'agricoltura su larga scala.
Viaggiando per il Paese si nota purtroppo l'esito dell'abbandono della
monocoltura della canna da zucchero. Quando, 10 anni fa, hanno chiuso
metà delle fabbriche di zucchero, questi campi sono stati in gran parte
abbandonati e ora sono “desertificati” e invasi da un arbusto invasivo
che è molto difficile tenere sotto controllo.
In America centrale c'è un altro Paese che fa concorrenza a Cuba sul
fronte ambientale, il Costa Rica, che sta lavorando per diventare entro
il 2012 il primo Paese a emissioni zero.
In Costa Rica più del 95% dell'energia elettrica che si consuma viene
prodotta da fonti rinnovabili e, secondo il World Database of Happiness,
questo è il Paese più felice del mondo. Il Costa Rica è il terzo Paese
con l'aria più pulita del mondo e l'unico ad aver protetto la maggior
parte del proprio territorio, dato che circa il 30% è rappresentato da
parchi naturali e riserve statali e più del 5% da aree protette private.
Non a caso il X Forum internazionale dell'Informazione per la
Salvaguardia della Natura, organizzato dall'associazione culturale di
ispirazione cristiana Greenaccord, quest'anno avrà sede proprio a San
José, la capitale, dal 30 ottobre al 3 novembre.
Il tema dell'incontro sarà il rapporto tra “capitale umano e capitale
naturale”, in vista della costruzione di un'economia capace di futuro.
“Ci auguriamo di essere all'altezza delle aspettative – afferma Alfonso
Cauteruccio, presidente di Greenaccord - e di dar modo ai giornalisti
invitati di sperimentare come realmente un'intera nazione possa porsi
l'obiettivo il diventare “green”, valorizzando il proprio immenso
capitale naturale, la propria biodiversità, la propria legislazione
all'avanguardia”.
Gabriele Salari